L’inverno, si sa, è spesso e volentieri sinonimo di febbre, raffreddore, mal di gola e tosse. Anche quest’anno ci stiamo per avvicinare al periodo clou dell’epidemia da influenza, tanto è vero che sono già molti gli italiani alle prese con il naso chiuso, la spossatezza e la febbre. Ma se fino all’anno scorso era praticamente scontato associare tutto ciò all’influenza di stagione, quest’anno bisogna pure capire se si tratti effettivamente di una normale influenza o di una infezione da Covid19.
La sintomatologia data da quest’ultimo, infatti, è assolutamente sovrapponibile a quella che conosciamo già: i sintomi da infezione da Coronavirus si traducono in innalzamento della temperatura corporea, mal di testa, raffreddore, mal di gola e tosse, anche se sembra che la perdita di olfatto e gusto sia il vero campanello d’allarme della situazione. Addirittura, moltissimi pazienti positivi rivelano di riscontrare solo questo sintomo senza lamentare nient’altro.
Come prima cosa, per iniziare a distinguere l’influenza dal Covid-19, bisogna misurare la febbre: se la temperatura supera i 37 gradi e mezzo, le probabilità di essersi presi il Covid non sono moltissime. Il campanello scatta sopra i 38 gradi, specie se oltre a questo sintomo si presentano dolori muscolari e astenia oltre che un senso di spossatezza generale.
E’ chiaro comunque che il tampone rappresenta l’ago della bilancia della situazione, poiché si tratta dell’unico vero strumento capace di stabilire se la sintomatologia sia riconducibile all’influenza di stagione o al Covid19.