Il nervo sciatico viene chiamato scientificamente nervo ischiatico e nasce dal plesso sacrale, parte del sistema di plessi nervosi, che sono in tutto sei, e sono parte del sistema nervoso periferico. Questa parte dell’organismo viene composto dai rami anteriori dei nervi spinali.
Le radici del nervo, in prossimità dell’osso sacro, si congiungono e fondono in un unico tronco, uscendo poi dalla cavità pelvica posteriormente all’osso ischiatico, in posizione inferiore al muscolo piriforme, e al lato del nervo cutaneo posteriore del femore.
Il nervo sciatico prosegue poi attraverso la natica e nella coscia, in contiguità con il femore, per irradiare i suoi rami nei muscoli posteriori e nell’adduttore della coscia. Infine, raggiunta la cavità poplitea, si scinde negli ultimi due rami finali, quelli che fanno capo al piede con il nervo tibiale e il nervo peroniero comune.
Perché si infiamma
Compresa l’importanza del nervo sciatico, possiamo compiere un piccolo passo in avanti cercando di comprendere quali siano le cause che ne determinano l’infiammazione.
Considerato che l’elenco delle potenziali determinanti è ben ampio ed eterogeneo, possiamo partire dalla c.d. “ernia del disco”, ovvero con la condizione di deterioramento dei dischi della colonna vertebrale, che possono condurre a una fuoriuscita della loro parte gelatinosa, con conseguente compressione della radice del nervo.
Ancora, e sempre a proposito di dischi, è bene ricordare come con il progredire degli anni la degenerazione dei dischi possa condurre a protusioni che premono e comprimono le terminazioni nervose, conducendo poi all’infiammazione di quella sciatica. Tra le altre cause relative alla compressione alla radice, anche la c.d. stenosi del canale spinale, ovvero il restringimento del canale attraverso cui scorre il midollo.
Di contro, se la compressione avviene non alla radice, bensì lungo il percorso del nervo sciatico, potrebbe trattarsi della c.d. sindrome piriforme, della compressione esercitata dalla giunzione sacroiliaca, della spondilolistesi, dei danneggiamenti traumatici delle vertebre, dei tumori spinali, dei tumori che interessano lo stesso nervo, o di vari traumi.
Generalmente, la medicina riconosce come fattore primario dell’infiammazione, la radicolopatia, oppure, in ordine decrescente, la mielopatia e la neuropatia. Ma anche i danni alla radice del nervo possono essere causa di sciatalgia.
La prima causa individuata ad inizio del paragrafo, ovvero i problemi dovuti all’ernia del disco, sono comunque considerati il fattore scatenante nel 90 per cento dei casi.
Come funziona l’infiammazione del nervo sciatico
La sciatica, o infiammazione del nervo sciatico, di solito inizia con un’ernia del disco nella colonna vertebrale lombare (inferiore). Le vertebre (ovvero, le ossa che compongono la colonna vertebrale) sono separate e ammortizzate da dischi piatti, flessibili e rotondi, di tessuto connettivo. Quando un disco si consuma – sia a causa di una lesione o solo per l’avanzare degli anni – il suo centro molle può iniziare a spingere fuori dall’anello esterno duro.
Quando si verifica un’ernia del disco, la condizione potrebbe generare pressione sui nervi intorno ad esso e, questo, potrebbe determinare una condizione di particolare e profondo dolore. Ovvero, si potrebbe infiammare il nervo sciatico.
Il nervo sciatico è il nervo più lungo del nostro corpo, iniziando nella parte bassa della schiena e dividendosi poi per correre lungo i fianchi, i glutei, le gambe e i piedi su entrambi i lati del corpo. Gli speroni ossei e la stenosi spinale (restringimento) possono altresì essere condizioni in grado di esercitare una pressione sul nervo sciatico nella parte bassa della schiena.
Il segno più distintivo della sciatica è il dolore che si irradia dalla parte bassa della schiena verso i lati o le gambe. Può variare da un dolore lievemente fastidioso a dolori acuti e severi. È inoltre possibile avere sensazioni di intorpidimento, di formicolio e di debolezza alla gamba o al piede.
Fattori di rischio dell’infiammazione del nervo sciatico
Diversi sono i fattori di rischio dell’infiammazione del nervo sciatico, che potrebbero rendere più facile andare incontro a un simile pregiudizio.
Abbiamo riassunto i principali:
- Età. La maggior parte delle persone che soffrono di infiammazione del nervo sciatico hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni.
- Peso. I chili di troppo possono esercitare una eccessiva pressione sulla colonna vertebrale. Pertanto, le persone in sovrappeso e le donne incinte hanno maggiori possibilità di andare incontro a simili problematiche.
- Diabete. Può causare danni ai nervi.
- Lavoro. I lavori che richiedono il sollevamento di carichi pesanti, o posizioni di prolungata seduta, possono peggiorare i rischi.
Naturalmente, i fattori di rischio sono ben più numerosi di quelli sopra individuati. Provate a parlarne con il vostro medico!
Come curare la sciatica
La maggior parte delle persone che soffrono di sciatica migliorano in poche settimane senza necessità di interventi chirurgici. Gli antidolorifici da banco come l’ibuprofene e il naproxene sodio possono aiutare ad alleviare il dolore, sebbene siano in grado di rappresentare solamente una soluzione a breve termine.
Il medico potrebbe anche consigliare di porre impacchi freddi sulla parte bassa della schiena per un paio di giorni e poi passare a impacchi caldi per alcuni giorni dopo. Ci sono altresì alcuni buoni esercizi di stretching che potreste fare per poter alleviare il dolore alla schiena e alla sciatica e che, come intuibile, dovreste fare con l’aiuto di personale specializzato.
Si tenga anche conto come il primo istinto in caso di infiammazione del nervo sciatico potrebbe essere quello di riposare e prendersi una pausa, ma in realtà è più importante continuare a muoversi. Se vi sedete, infatti, il nervo continuerà ad essere irritato, mentre rimanere in movimento ridurrà l’infiammazione.
Se i rimedi domestici non funzionano, il medico probabilmente prescriverà farmaci più forti, come antinfiammatori o miorilassanti muscolari. Si potrebbe anche provare iniezioni di steroidi, terapia fisica, agopuntura, o cure chiropratiche.
Se il dolore dura più di 3 mesi, potrebbe essere il caso di valutare un intervento chirurgico. Consultare inoltre immediatamente il proprio medico se la sciatica causa forti dolori e debolezza, intorpidimento e perdita della funzione vescicale o intestinale.
Trattamenti per l’infiammazione del nervo sciatico
Abbiamo dunque visto che la sciatica è un dolore che inizia nella parte bassa della schiena e si dirama alle gambe e, a volte, nei piedi. Tale infiammazione compare quando qualcosa nel proprio corpo – si pensi a un’ernia del disco o uno sperone osseo – comprime il nervo sciatico. Alcune persone provano un dolore acuto e intenso, mentre altre hanno formicolio, debolezza e intorpidimento delle gambe.
Fortunatamente, esistono numerosi trattamenti che potranno aiutarvi a curare l’infiammazione del nervo sciatico, a cominciare dalle opzioni non chirurgiche. La maggior parte delle persone con sciatica è infatti in grado di migliorare in poche settimane con i rimedi casalinghi, e se il dolore è abbastanza lieve e non impedisce di compiere le proprie attività quotidiane, il medico vi consiglierà prima di provare alcune combinazioni di queste soluzioni di base.
Per esempio, un fisioterapista può sviluppare una routine di stretching e di esercizio fisico, e anche contribuire a migliorare la postura per contenere la pressione dal nervo sciatico. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, inoltre, l’infiammazione può migliorare quando siete in movimento, quindi brevi passeggiate possono essere una buona idea. Per quanto concerne il riposo a letto, cercate di limitarlo e, in ogni caso, assicuratevi che sia su un materasso rigido.
Sul fronte dei medicinali, la prima opzione dovrebbe essere analgesici da banco. Acetaminofene e FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’aspirina, ibuprofene e naprossene sono molto utili, ma non dovreste usarli per lunghi periodi senza parlare con il vostro medico.
Se le opzioni da banco non aiutano, il medico potrebbe prescrivere rilassanti muscolari più forti o antinfiammatori. Gli antidepressivi triciclici come l’amitriptilina e i farmaci antiepilettici a volte possono aiutare, così come le iniezioni di steroidi direttamente nel nervo irritato.
Bibliografia
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Voci correlate