Il dilemma etico tra convenienza e sostenibilità
In questo contesto di crisi si apre per il consumatore il dilemma etico tra convenienza e sostenibilità. È interessante però osservare che le ricerche di mercato indicano come primo e indiscusso driver d’acquisto la convenience, oltre al prezzo, infatti, è anche il comfort, vale a dire la semplicità e la velocità d’acquisto, a determinare la scelta di un prodotto. Cibo sano ma anche comfort food: in tempi di pandemia, restare immuni è diventata la preoccupazione più grande dei consumatori. Le aziende e i diversi brand devono cercare di rispondere al grande obiettivo di offrirci un’alimentazione che ci faccia vivere a lungo e allo stesso tempo ci faccia godere la gioia di stare a tavola. Inoltre, durante i periodi di lockdown sono spuntate un po’ dappertutto campagne di sensibilizzazione all'”acquisto locale” per aiutare le piccole imprese locali duramente colpite da blocchi. La globalizzazione ha creato un nuovo “local”, in cui le diverse cucine si intrecciano, formando nuove tradizioni culinarie.
Il legame con il commerciante
Acquistare dal negozio vicino, che sia italiano, argentino o vietnamita, crea un legame sociale e indica un’opportunità per le imprese iper-locali radicarsi ancora di più nella vita delle persone. Parole d’ordine: innovazione e naturalità. Cresceva dalla terra e ora nasce in laboratorio. Scienza e tecnologia sono le parole chiave per descrivere la nuova dieta alimentare. I consumatori si fideranno sempre di più dei dati inerenti al loro sistema biologico, e compiranno scelte ancora più consapevoli e personalizzate, così da salvaguardare il proprio corpo, la propria mente e anche il proprio umore.