Carenza di ferro - Foto di Karolina Grabowska/ Pexels.com
Il ferro è molto importante perché viene utilizzato da tutti gli esseri viventi per mettere in moto i processi biochimici, senza quindi, nessuno potrebbe vivere. Anche l’uomo non fa eccezione, per noi il ferro è un minerale troppo importante per far sopravvivere il nostro organismo. Questo minerale ha un suo ruolo principale, sebbene non sia l’unico, ed è quello di essere un componente essenziale dei globuli rossi, le cellule del sangue che invece, hanno il compito di legare l’ossigeno e trasportarlo a tutti gli altri tessuti.
Ogni volta che ci troviamo difronte ad una carenza di ferro significa che si è manifestata la cosiddetta anemia sideropenica. Questa è una delle più comuni condizioni patologiche del sangue.
L’assenza di ferro solitamente dipende da varie condizioni e patologie. Sicuramente i principali fattori di rischio per l’anemia da carenza di ferro sono la gravidanza e l’allattamento, questo perché nel momento in cui il feto cresce e si sviluppa, la donna ha bisogno di un apporto maggiore di ferro. La carenza di ferro poi, può essere associata anche a emorragie, interne ed esterne e spesso non visibili.
Ancora, l’anemia può essere provocata anche da alcune patologie intestinali croniche che di solito interferiscono con il metabolismo. Tra questa abbiamo ad esempio, la malattia di Crohn, la colite ulcerosa o la celiachia. Anche gli interventi chirurgici con asportazione di alcune parti dell’intestino possono provare anemia. E ancora gli individui sani che seguono una dieta poco equilibrata senza il consumo di alimenti che contengono ferro possono presentare anemia.
Ma quali sono i sintomi principali di questa patologia? La carenza di ferro provoca astenia, ovvero una stanchezza e debolezza abbastanza forte, mancanza di respiro, mal di testa, tachicardia, pallore, insonnia, irritabilità, capogiri, freddo agli arti, formicolio alle game, perdita di capelli e fragilità delle unghie. Di conseguenza l’anemia provoca un indebolimento dell’organismo, sia perché l’ossigeno è di meno che per l’alterazione di numeroso reazioni enzimatiche, che dipendono appunto dalla presenza di ferro. L’anemia comporta squilibri al sistema immunitario, al sistema termoregolazione e a quello di neurotrasmissione cerebrale.
Il ferro lo ritroviamo nei cibi che di solito mangiamo abitualmente in forma di ferro emico, se si tratta di alimenti di origine animale o di ferro non emico, se si tratta di alimenti vegetali. Il primo viene assorbito velocemente dall’organismo e in grandi quantità, mentre il secondo viene assorbito solamente per il 10%. Gli alimenti ricchi di ferro emico sono: fegato, carini bovine, di maiale, di pollo, di agnello, di tacchino. Attenzione alla carni rosse che invece, possono comportare un aumento del colesterolo e essere fattore di rischio per alcune patologie. Per quanto riguarda il pesce, gli alimenti da consumare per far fronte alla carenza di ferro sono i i crostacei, i molluschi e pesci come trota, tonno, baccalà, acciughe e sarde.
Anche le verdure a foglia verde, come ad esempio la lattuga e la frutta fresca, come noci, nocciole, mandorle e pistacchi contribuiscono all’apporto di ferro. Nella nostra dieta possiamo integrare anche fonti proteiche ricche di ferro come i fagioli, le lenticchie, i ceci, i lupini e il tofu. Per un’alimentazione equilibrata possiamo consumare anche pasta, pane e cereali che contengono vari e importanti nutrienti. Non dimentichiamoci della vitamina C, anch’essa contribuisce all’assorbimento del ferro. Come assumerla? Con il trucco del limone, basta aggiungere il succo agli alimenti che stiamo per mangiare o anche all’acqua che beviamo durante il pranzo o la cena. Oppure consumare verdure ricche di vitamina C, come pomodori, cavoli, broccoli, peperoni o ancora terminare il nostro pasto con frutta come kiwi, ribes e uva.
Abbiamo visto che gli alimenti che apportano ferro sono davvero tanti, ma ce ne sono tanti altri da non consumare. Concludendo quindi, se vogliamo limitare del tutto lo sviluppo di anemia dobbiamo assolutamente evitare di consumare alcuni alimenti che ostacolano l’assorbimento di ferro. Quelli meno indicati sono: i latticini, il caffè, il tè e il cioccolato.
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