Il ginkgo biloba o anche ginko, è uno degli ingredienti più utilizzati nelle formulazioni d’integratori alimentari allo scopo di migliorare circolazione, memoria e ridurre il gonfiore degli arti.
Origine
Il ginkgo biloba è una pianta originaria dalla Cina, risalente a più di 200 milioni di anni fa. Nel paese d’origine il suo nome vuol dire albicocca d’argento. Raggiunge un’altezza fino a 30-40 metri e il tronco può arrivare ad un metro di diametro. Oltre ad essere conosciuto come uno degli alberi più antichi sulla terra, rappresenta anche la categoria degli alberi più longevi, poiché può raggiungere i 1000 anni di vita. Per questo motivo in Giappone è considerato un albero sacro, spesso lo si ritrova nella vicinanza dei templi. È stato introdotto in Europa a partire dal XVIII secolo come pianta ornamentale di parchi e strade.
Ciò che si utilizza di questa pianta sono le foglie, ricche di principi attivi che apportano diversi benefici all’organismo. In Italia, ma più in generale in Europa, è una pianta conosciuta principalmente a scopo officinale, come ingrediente d’integratori alimentari e cosmetici. In oriente, dove viene coltivato, è considerato un albero sacro. In Cina e Giappone oltre le foglie si usano anche i semi, previo trattamento per eliminare la parte velenosa, al fine di condire e accompagnare numerosi piatti tradizionali.
Ginko: proprietà
Le proprietà del ginkgo biloba sono tante. Può essere usato per il trattamento di diversi disturbi come l’aterosclerosi, l’invecchiamento mentale, la cardiomatia ischemica, la malattia di Raynaud, vasculiti, insufficienza vertebrobasilare, acufeni e sindromi vertiginose in genere, microangiopatia diabetica, ipertensione arteriosa e retinopatie. Alcune di queste proprietà sono state ufficialmente approvate. Ad esempio l’uso di questa pianta è efficace al cento per cento nel trattamento di:
- Vertigini
- Acufeni
- Claudicatio intermittens
- Migliorare la memoria e le funzionalità cognitive
Ciò che particolarmente interessa è la sua funzione positiva sulla memoria. Infatti, quest’integratore alimentare è particolarmente indicato nei pazienti della terza età. Numerosi sono stati gli studi condotti in questo campo. È emerso che il ginkgo biloba migliora le funzioni cognitive e la memoria nei soggetti con più di cinquanta anni di età, affetti con problemi di memoria. È del tutto inutile invece nei pazienti con età compresa tra i venti e i quaranta anni. L’azione positiva è da imputarsi ai flavonoidi e terpeni, i quali svolgono attività antinfiammatoria e antiossidante. Per questo genere di problema si suggerisce una dose di 120 mg/die di estratto di ginkgo standardizzato al 24% in flavonoidi e al 6% in derivati terpenici.
Altri studi sono stati condotti su questa pianta dalle tante proprietà. Si è visto che assumendo ginko, si riduce l’intensità, la durata e gli attacchi di vertigine. Mentre per quanto riguarda il trattamento degli acufeni, ad oggi il dibattito è ancora aperto e molti sono i pareri contrastanti.
La claudicatio intermittens è una malattia che non consente la corretta deambulazione a causa di una patologia occlusiva arteriosa periferica. L’assunzione d’integratori naturali a base di questa pianta riduce il dolore causato dal disturbo.
Tra tutte queste proprietà benefiche, quelle che sicuramente fanno parlare del ginko sono quelle antinfiammatorie ed antiossidanti. È stato dimostrato che il ginkgolide B è capace di inibire l’attività delle PAF, un fattore di attivazione piastrinica. Questo fattore svolge ruoli nei processi d’infiammazione. L’azione antiossidante è data dai flavonoidi e terpeni che oltre a prevenire la perossidazione dei grassi, spazzano via i radicali liberi. L’azione antiossidante è mirata a livello del fegato. Recenti studi hanno dimostrato che il ginkgo biloba aumenta l’efficacia e la tollerabilità del 5-fluorouracile in pazienti affetti da cancro del colon-retto resistenti al trattamento con solo 5-FU.
Ginkgo biloba e medicina tradizionale
Nella medicina popolare cinese e giapponese, paesi di origine di questa pianta, il ginkgo viene usato per trattare l’asma, l’angina pectoris, tinnito e come rimedio per l’ipertonia. Tutt’oggi è utilizzato nella medicina omeopatica. Ad esempio si usa in granuli per trattare le tonsilliti o le cefalee.
Come acquistarlo
Dall’albero di ginkgo biloba, in particolare dalle sue foglie, sono estratti tutti i principi attivi utilizzati poi sotto diversi aspetti. È possibile acquistare questo prodotto sotto forma di tavolette o capsule, da assumere secondo la dose indicata. Lo si può trovare anche liquido in fialette.
Possibili effetti collaterali
Il ginko, anche se si tratta di un integratore alimentare molto comune, non è privo di effetti collaterali. Particolare attenzione devono prestare i soggetti che assumono farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, diuretici, trombolitici e a base di acido acetilsalicilico. È inoltre sconsigliato in caso di gravidanza, allattamento e nelle persone affette da epilessia. Non va associato a prodotti a base di aglio o derivati del salice, poiché la gastrolesività potrebbe aumentare.
Prodotti consigliati
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Viene indicato per il trattamento di problemi legati alla memoria e alla senilità, alla pelle, varici, emorroidi, gambi pesanti e per il miglioramento della circolazione capillare e venosa. In particolare è efficace negli anziani, e nei soggetti che superano i cinquanta anni di età, per migliorare la concentrazione e le capacità cognitive. Le alte percentuali di componenti rispetto alla concorrenza, permettono di beneficiare al massimo di tutte le proprietà benefiche.
Se ne consiglia l’assunzione di una capsula al giorno. Il prodotto è conforme alle leggi in vigore in Italia. Le alte concentrazioni di principi attivi è confermata da costanti analisi consultabili on-line.
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