Fulcrosupra si caratterizza per essere uno di quei medicinali che fanno parte della categoria dei fibrati. In poche parole, viene usato spesso per diminuire la quantità di grassi (comunemente lipidi) all’interno del sangue, soprattutto i trigliceridi. Fulcrosupra viene di solito utilizzato in associazione con una dieta che prevede il consumo di pochissimi grassi. In alcuni casi è usato insieme ad altre terapie non mediche, come ad esempio attività fisica, con l’obiettivo in comune di abbassare i livelli di grassi che si trovano nel sangue.
Tale farmaco può inoltre essere associato ad altri medicinali, in particolari condizioni in cui i livelli di grasso presente nel sangue non sono crollati solamente con una Statina. È quindi generalmente associato ad una dieta ben precisa, assieme a dell’attività fisica costante. È fondamentale quindi un forte controllo dell’alimentazione, evitando tutti i cibi grassi e fritti, in modo da non ostacolare le funzionalità del farmaco e renderne inutile l’assunzione.
A cosa serve
Questo medicinale può essere impiegato anche in associazione con altri farmaci, come ad esempio le statine. Nello specifico va usato in situazioni in cui la concentrazione di grassi all’interno del sangue non venga tenuta sotto controllo esclusivamente con una statina.
Controindicazioni
Non bisogna utilizzare questo medicinale nel caso in cui il paziente abbia un’allergia nei confronti del principio attivo (fenofibrato) o a uno dei vari eccipienti. Stessa cosa se il paziente presenta un’allergia nei confronti delle arachidi, dell’olio di arachidi. Meglio evitare anche in caso di allergia alla lecitina di soia e di tutti i vari prodotti associati. Si sconsiglia l’assunzione di questo farmaco nel caso in cui il paziente nel corso dell’assunzione di altri farmaci abbia riscontrato una reazione di natura allergica oppure abbia sofferto di un disturbo della pelle provocato dai raggi del sole oppure dalla luce UV. È meglio evitare l’uso di questo farmaco anche nel caso in cui il paziente abbia importanti danni al fegato, così come gravi disturbi alla colecisti o ai reni, ma anche nel caso in cui soffra di pancreatite (una situazione di infiammazione del pancreas che è in grado di causare forti dolori a livello dell’addome) che non è provocata da parte di un’elevata concentrazione di grasso all’interno del sangue.
Precauzioni per l’uso
È sempre meglio chiedere consiglio prima dell’assunzione di questo medicinale nel caso in cui il paziente soffra di disturbi al fegato oppure ai reni, ma anche quando soffre di epatite e presenta tra i vari sintomi l’ittero, un incremento degli enzimi epatici, dolori che colpiscono lo stomaco e prurito. Si consiglia un parere del medico prima dell’assunzione anche nel caso in cui il paziente soffre di ipotiroidismo.
Interazioni
Questo medicinale deve essere assunto con grande cautela e previa valutazione da parte del medico curante o del farmacista. Particolare prudenza va fatta nel caso in cui il paziente faccia uso di anticoagulanti per la fluidificazione del sangue. Altrettanta attenzione anche con l’interazione con altri medicinali usati per tenere sotto controllo la concentrazione di grassi nel sangue. Infatti l’associazione tra Fulcrosupra e altre statine può comportare il pericolo di insorgenza di problematiche a livello muscolare. Particolare attenzione va posta anche nell’interazione tra Fulcrosupra e dei farmaci particolari che vengono impiegati per la cura del diabete. Meglio evitare associazioni con pioglitazione e rosiglitazone, ma anche con la ciclosporina, ovvero un’immunosoppressore.
Fulcrosupra in gravidanza
Prima di iniziare una terapia a base di questo medicinale, in caso di gravidanza è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico. Al momento non ci sono sufficienti studi clinici per escludere ogni effetto negativo di questo farmaco sulla gravidanza. Quindi, deve essere impiegato solamente nel caso in cui il medico lo ritenga indispensabile. Per il momento non si è nemmeno a conoscenza se il principio attivo possa finire all’interno del latte materno. Ecco spiegato il motivo per cui, di conseguenza, se ne sconsiglia l’assunzione.
Posologia
La compressa deve essere assunta insieme ad un bicchiere d’acqua, senza masticarla o romperla, ma solamente deglutendola. La dose che viene consigliata è pari ad una compressa al giorno. Spesso sono solamente i primi giorni di trattamento a richiedere il dosaggio più elevato da 160 mg oppure una capsula di fenofibrato da 200 mg. Altrimenti poi si può tranquillamente passare ad una compressa al giorno da 145 mg. Chi ha problematiche ai reni e al fegato può assumere un dosaggio ridotto, ma solo previa consultazione del medico. L’impiego di questo medicinale non è consigliato a chi ha meno di 18 anni.
Avvertenze
Prima di assumere Fulcrosupra è molto importante sapere che :
- Bisogna informare il proprio medico se è in corso una gravidanza, se la si sospetta oppure se la si sta pianificando, perché non essendoci dati sufficienti sull’impiego di tale farmaco nel periodo della gestazione, bisogna utilizzarlo solo ed esclusivamente se lo ritiene necessario il proprio medico.
- Non è ancora noto, se i principi attivi presenti nel Fulcrosupra possono poi raggiungere il latte materno, per questo non bisogna assumere tale farmaco nel periodo della nutrizione infantile al seno.
- Chiedere sempre consiglio al farmacista di fiducia o al proprio medico prima di intraprendere una cura farmacologica a base di Fulcrosupra.
Questo farmaco non ha effetti negativi sulla capacità di guidare o di utilizzare macchinari e strumenti. Fulcrosupra contiene tra i suoi eccipienti il lattosio e soia, pertanto il suo impiego è sconsigliato a tutti i soggetti che hanno intolleranza o allergia a tali sostanze.
Effetti indesiderati
In alcuni casi l’assunzione di questo medicinale potrebbe portare anche a degli effetti indesiderati. Ciò accade specialmente nel caso in cui non siano state adottate tutte le necessarie precauzioni. Quindi, tra gli effetti collaterali più pericolosi troviamo una reazione di natura allergica. I principali sintomi sono il gonfiore del viso, della lingua, della gola o della labbra. questi ultimi disturbi possono comportare a loro volta una difficoltà a respirare. Un altro effetto indesiderato è legato a dolori o crampi ai muscoli, così come una sensazione di generale debolezza. Qualche volta questi disturbi sono in grado di provocare anche dei danni renali e, nei casi più gravi, perfino la morte. Altri effetti collaterali potrebbero essere dolori al petto, allo stomaco (con una possibile pancreatite). In altri casi compaiono dolore e rossore alle gambe, ittero o incremento degli enzimi epatici.