Fluibron Aerosol è un prodotto farmacologico adatto per i bambini e per gli adulti. Ideale per combattere i problemi di natura respiratoria del tipo broncopolmonare (acuti e cronici), può costituire un valido presidio contro le turbe della secrezione in questo tipo di affezione.
Utilizzato come soluzione da nebulizzare attraverso l’aerosol, si tratta di un medicinale particolarmente efficace per poter ritrovare un pronto benessere nelle terapie contro le affezioni broncopolmonari. Vediamo insieme quali sono le indicazioni di utilizzo e quali le specifiche caratteristiche legate alla sua somministrazione.
Posologia e dosaggi
Il medicinale deve essere assunto seguendo i dosaggi che saranno consigliati dal proprio medico curante, e con le modalità condivise da quest’ultimo.
Nel caso in cui tuttavia non si riesca a condividere posologia e dosaggi con il medico, o qualora il medico rimandi al foglietto informativo, non si potrà che cercare di ricordare quanto contenuto in questo documento.
La posologia sarà dunque, per i bambini che hanno compiuto il quinto anno d’età e per gli adulti, una fiala per due volte nelle ventiquattro ore. Nel caso invece dei bambini dal secondo al quinto anno d’età, la posologia sarà di una fiala per una o due volte nelle ventiquattro ore.
I bambini che non hanno ancora compiuto il secondo anno d’età non devono invece utilizzare il Fluibron Aerosol.
Come risulta essere facilmente intuibile, si sconsiglia di evitare il superamento delle dosi suggerite all’interno del foglio informativo. In questo modo, sarà possibile contenere gli effetti collaterali e i pregiudizi stimati. Bisogna altresì cercare di evitare il trattamento troppo prolungato. Ne consegue che, se dopo un periodo di trattamento breve, i risultati che avete ottenuto non sono ritenuti apprezzabili, si dovrà consultare il proprio medico per poter valutare eventuali altri trattamenti.
Si ricorda altresì che la soluzione di Fluibron Aerosol può essere vaporizzata per il tramite di un normale apparecchio per la aerosolterapia, e che può essere anche diluita in acqua, purché distillata, nel rapporto di soluzione di uno a uno.
Cosa fare in caso di sovradosaggio
Se per errore il Fluibron Aerosol viene somministrato in dosi superiori a quelle consigliate, come già rammentato, i rischi di andare incontro ad effetti indesiderati potrebbero aumentare. Ne consegue che nell’ipotesi in cui si siano ingerite o si siano assunte delle dosi eccessive di tale medicinale, sarà necessario avvertire immediatamente il proprio medico curante o, in alternativa, rivolgersi al più vicino pronto soccorso.
Utilizzo
Fluibron si può utilizzare attraverso un normale apparecchio per l’aerosol terapia. Può inoltre essere diluito in acqua distillata, con rapporto 1:1. Per l’utilizzo sarà dunque sufficiente flettere il contenitore nelle due direzioni, staccarlo dalla prima striscia sopra e poi al centro, aprire il contenitore ruotando l’aletta nel senso che è indicato dalla freccia, far uscire il medicamento nella quantità prescritta e immetterlo nell’ampolla del nebulizzatore.
In ogni caso per un utilizzo corretto del Fluibron Aerosol è sempre indispensabile una buona lettura del foglietto illustrativo. Inoltre, si consiglia sempre di consultare il proprio medico anche nel caso in cui il disturbo si ripresenti in modo ripetuto nonostante il trattamento. Stessa buona regola, se il disturbo presenti delle modifiche durante il trattamento senza, però, scomparire.
Il Fluibron Aerosol ha delle controindicazioni?
Come avviene per tutti i medicinali, anche Fluibron Aerosol ha delle contrindicazioni. Tra le principali, possiamo certamente segnalare i casi di ipersensibilità accertate nei confronti del proprio principio attivo (l’Ambroxolo) o di qualsiasi eccipiente contenuto nella fiala.
In aggiunta a ciò, anche se in rari casi, potrebbero verificarsi alcune alterazioni a carico del rene e/o del fegato, eventualmente anche gravi. In ogni caso Fluibron Aerosol non deve essere somministrato a bambini che non abbiano compiuto almeno il secondo anno d’età.
Fluibron Aerosol produce effetti indesiderati?
Anche in questo caso, val la pena ricordare che, come per tutti i medicinali, la risposta è affermativa. Il farmaco può infatti causare effetti collaterali non desiderati, sebbene ciò accada in casi molto rari. Ove mai si dovesse notare la comparsa di uno o più di uno dei seguenti effetti, occorre interrompere immediatamente l’assunzione di Fluibron Aerosol e ricorrere all’intervento del proprio medico. Gli effetti sono:
- gonfiore (angioedema) al volto, agli occhi, alle labbra e/o alla gola con respirazione difficile, dovuto a manifestazione allergica (ipersensibilità);
- macchie sulla pelle (rash cutaneo, orticaria);
- prurito.
Quanto frequentemente possano manifestarsi tali effetti collaterali non è dato sapere. Tuttavia, è opportuno comunque monitorare eventuali cambiamenti nel proprio stato di salute, al fine di comprendere se si stia ricadendo in una delle ipotesi di cui sopra.
È inoltre sempre informare il proprio medico curante se di dovessero notare questi effetti (mediamente in meno di un paziente ogni dieci):
- diminuzione o alterazione del senso del gusto (disgeusia);
- diminuita sensibilità (ipoestesia) della faringe e della bocca (cavo orale);
- nausea.
Sono sicuramente più rari i seguenti effetti indesiderati, verificati statisticamente in meno di un paziente su cento, quali:
- secchezza delle fauci;
- dolori all’addome;
- digestione difficile (dispepsia);
- diarrea;
- vomito.
Ancora meno diffusi sono gli effetti indesiderati relativi al mal di testa, che si verificano statisticamente in meno di un paziente ogni mille. Effetti indesiderati a frequenza non conosciuta sono inoltre quelli riconducibili a ostruzione bronchiale e gola secca.
Fluibron Aerosol durante una gestazione o in allattamento
Il principio attivo di tale medicinale (l’ Ambroxolo cloridrato) riesce ad oltrepassare la barriera costituita dalla placenta. Ricerche condotte su animali non hanno posto in evidenza alcun effetto nocivo, tanto diretto quanto indiretto sulla gestazione, sullo sviluppo dell’embrione o del feto, a carico del parto o dello sviluppo dopo la nascita. Sia gli studi che l’esperienza di natura clinica dopo la ventottesima settimana di gestazione non hanno evidenziato alcun effetto nocivo sul feto.
Nonostante ciò, la raccomandazione dei medici è quella di osservare le normali e consuete precauzioni in merito all’assunzione di farmaci durante una gestazione. Nel dettaglio si raccomanda dunque di NON usare il Fluibron Aerosol nel primo trimestre della gestazione.
Per quanto attiene, invece, il periodo di allattamento, si sa che il principio attivo viene comunque secreto nel latte della mamma. Anche se non si sono mai notati effetti non desiderati sul lattante, identicamente a quanto affermato, si raccomanda di NON utilizzare il Fluibron Aerosol quando si allatta.
Le precauzioni per l’uso
Prima di iniziare un trattamento a base di Fluibron è fondamentale chiedere consiglio al proprio medico. Nello specifico deve essere posta particolare attenzione nel caso in cui il paziente soffra di alcuni disturbi. Ad esempio, quando soffre di lesioni allo stomaco.
Oppure nel caso in cui abbia una funzionalità del rene parzialmente modificata. O, ancora, nel caso in cui la paziente stia affrontando i primi tre mesi di gravidanza o stia procedendo con l’allattamento.
Nel corso della terapia con dei farmaci che hanno come principio attivo l’ambroxolo, in alcuni rari casi possono manifestarsi delle reazioni alla pelle.
Alcuni pazienti, infatti, hanno lamentato di aver sofferto della sindrome di Stevens-Johnson e di necrolisi tossica epidermica. Le gravi reazioni alla pelle legate alla terapia a base di farmaci come l’ambroxolo possono ricordare quelli dell’influenza. Infatti, si tratta di febbre, dolori muscolari e alla gola, ma anche tosse e infiammazione del naso.
Nel caso in cui, però, il paziente si accorga che si siano sviluppate delle lesioni sulla cute piuttosto che sulle mucose, deve sospendere subito il trattamento. E poi, ovviamente, deve consultarsi con il proprio medico curante.
Cosa fare in caso di sovradosaggio
In alcuni casi può capitare che il paziente, in modo accidentale, assuma un quantitativo eccessivo di Fluibron, superiore al dosaggio consigliato. In questi casi, c’è il pericolo di avere a che fare con degli effetti indesiderati. La prima cosa da fare è quella di rivolgersi al medico piuttosto che recarsi nel pronto soccorso dell’ospedale più vicino. Può capitare che un giorno, durante la terapia, il paziente dimentichi di assumerlo.
Quindi, è molto importante che la volta seguente non ingerisca un doppio dosaggio.