La gravidanza è un momento molto particolare per le donne ed è di altrettante importanza sapere cosa potrebbe comportare il fibrinogeno alto. Il fibrinogeno è prodotto dal fegato ed è importante per permettere il corretto processo di coagulazione del sangue qualora ci siano dei tagli sul nostro corpo. La sua misurazione risulta molto utile per verificare se la coagulazione avvenga in maniera corretta, oppure ci siano dei livelli di fibrinogeno alto (rischio di malattie cardiovascolari) o basso(un esempio è l’anemia).
Cause e sintomi in gravidanza del fibrinogeno alto
Avere il fibrinogeno alto in gravidanza non è un fattore anomalo, anzi. La presenza di questo nel sangue è utile per la futura mamma in dolce attesa a ridurre le perdite di sangue nella fase di parto. Avendo una funzionalità molto importante, soprattutto in gravidanza deve essere prontamente monitorato, poiché valori anomali (troppo elevati) possono esser causa di aborto. Durante la gravidanza il valore di fibrinogeno devono rimanere costanti per un valore che oscilla tra 400 e 700 mg/dl. Qualora la soglia di 700 venga superata, si parla di fibrinogeno alto. Il ginecologo che seguirà la donna incinta potrà rivelare le cause che hanno potuto provocare tale dislivello e procedere a far rientrare i valori nel range indicato. Quindi, è normale che il fibrinogeno aumenti durante la fase di gravidanza, ma non deve eccedere determinati valori poiché potrebbe provocare problemi placentari.
Come riconoscere i sintomi di fibrinogeno alto in gravidanza? La risposta è che non ci sono sintomi e per accorgersi di questa potenziale problematica bisognerà fare dei controlli regolari. Allo stesso tempo, non ci sono dei farmaci che permettono la diminuzione del fibrinogeno, ma ci sono delle sane abitudini da rispettare per non incorrere in problemi del genere. Evitare di fumare sigarette e mantenere un peso forma ottimale è la strada giusta. Inoltre, è sconsigliata una vita troppo sedentaria, mentre è più che approvato ingerire nutrienti sani e pochi grassi. Il test più comune per verificare i livelli di fibrinogeno è quello del sangue, tramite un prelievo.
Il fibrinogeno deve essere sempre monitorato, soprattutto nelle donne incinta
La futura mamma deve essere attenta a prevenire situazioni spiacevoli per lei e per il/la suo futuro/a figlio/a. Altra causa, oltre quelle elencate, c’è il fattore ereditario. Il ruolo del ginecologo è di fondamentale importanza, ma ancor più autorevole è quello della donna, perché tramite una conduzione di vita attenta potrà evitare di dover avere questo genere di preoccupazioni. Ad ogni modo, c’è un problema anche quando il fibrinogeno è troppo basso. Presentare dei valori troppo al di sotto di quanto indicato dai medici, può comportare delle emorragie e l’ aborto. I motivi sono piuttosto chiari, dato che il fibrinogeno ha la funzione di permettere una corretta coagulazione del sangue.
Monitorare in maniera perpetua e costante questa proteina è la cosa migliore che ci possa fare. Evitare che si raggiungano dei livelli troppo alti (ma anche troppo bassi) è un processo di prevenzione che può essere portato avanti solamente prendendosi curva del proprio corpo, bevendo molto e stando lontani da cibi o sostanze poco sane o tossiche. Lo sbalzo di valore, essendo asintomatico, non permette di accorgersene, ma nel caso in cui le analisi o i test effettuati riportino dei valori poco chiari bisognerà contattare prontamente un medico che interverrà, se necessario, per cercare di ripristinare un corretto valore di fibrinogeno. La prevenzione, oltretutto, risulta lo strumento più utile per allontanare possibili ansie e angosce.