Riceviamo continuamente informazioni e allerte sugli alimenti. Spesso sul web leggiamo notizie che ci lasciano davvero senza parole, ma non sappiamo mai se siano vere oppure no. Avete mai sentito parlare della farina di grillo? In pochi lo sanno ma è uno degli ingredienti che mangiamo spesso. Cosa ci aspetta in futuro e cosa ci capiterà di mangiare nei prossimi anni?
Farina di grillo e la proteina proveniente dagli insetti
Oggi, sono tantissime le persone contrarie all’utilizzo della farina derivante dai grilli. Infatti, la maggior parte di loro prima di acquistare un pacco di farina legge prima l’etichetta. Innanzitutto ci teniamo a precisare che si tratta di un prodotto autorizzato dall’Unione Europea e dunque fabbricato secondo un rigido protocollo. In questo caso quindi, la sicurezza alimentare è comunque salvaguardata, ma la scelta è soggettiva. Alcune persone sono spaventate dal fatto che questa farina venga inserita subdolamente nelle preparazioni e che possiamo quindi ingerirla senza saperlo o volerlo. La farina di grillo ha buoni valori nutrizionali, ma ci sono alcune persone che scelgono di non consumarla. Altre persone invece, sono contrarie a questa scelta e sono convinti che la farina di grillo sia una valida alternativa alla farina tradizionale.
In ogni caso, anche la Commissione Ambiente della Camera, pare che voglia effettuare degli approfondimenti su possibili effetti nutrizionali avversi. Ma c’è anche dell’altro da sapere che riguarda etichette e allergie.
Etichette e allergie
I detrattori della farina di insetti ritengono che è molto importante leggere l’etichetta del prodotto prima di consumarlo. L’indicazione di proteine rappresenta l’esistenza di insetti o larve, per questo consigliano di non usare le farine proteiche. Secondo Coldiretti il 54% degli italiani non è d’accordo a mangiare insetti e derivati, per questo molti di loro pensano che la polvere sia nascosta negli alimenti. Ma basta informarsi per capire che si tratta di un allarme infondato. Il regolamento n. 5/2023 dell’Unione Europea, infatti, precisa che gli alimenti che contengono polvere di grillo al loro interno devono riportarne chiaramente l’indicazione in etichetta.
Nel 2011 con il regolamento n. 1169 l’Unione Europea aveva dichiarato che l’utilizzo di larve e insetti dovesse essere indicato sull’etichetta. Questo vuol dire che non è necessario interpretare ciò che viene indicato sulle confezioni. Gli ingredienti presenti nel prodotto vengono specificati in modo chiaro, per questo non bisogna aver timore di consumare un alimento che magari contiene una proteina d’insetto.
Attenzione! La polvere in questione, parzialmente sgrassata può creare alcune reazioni allergiche nei soggetti sensibili ai crostacei. Per questo è necessario che venga scritto anche il nome specifico di acheta domesticus che quello comune di grillo domestico.
Quali prodotti contengono la farina di grillo
Bisogna sempre controllare l’etichetta sui prodotti. Ma quali alimenti conosciuti contengono la farina di grillo? Il pane, i grissini, i biscotti, le salse, le minestre di vegetali o legumi, questi sono tutti alimenti che potrebbero contenerne. Anche la pizza, l siero del latte in polvere, i preparati a base di carne, la birra o i prodotti al cioccolato sono nella lista dei cibi da controllare. La cosa importante è che impossibile ingerire questo prodotto senza saperlo. Le regole sono ben stabilite, l’etichetta contiene tutti gli inaridenti.
Leggi anche: