La persona colpita da encefalite deve sottoporsi in maniera tempestiva al trattamento medico, ed in oltre la metà di questi casi deriva da cause che oggi ancora non si conoscono. Spesso, a causare l’encefalite possono essere e formazioni di infezioni virali e tutte le anomalie che vanno ad intaccare il normale funzionamento del sistema immunitario.
Anche se con minor frequenza, è possibile avere una encefalite causata da infezioni batteriologiche, oppure fungine o protozoarie.
Tendenzialmente la malattia si manifesta mediante sintomi che ricordano molto una normale influenza, ma poi in tempi brevi tendono a comparire sintomi molto gravi e debilitanti per l’ammalato. Fare una diagnosi in pochissimo tempo è molto importante, praticamente fondamentale, perché in questo modo il medico può iniziare a prescrivere, sin dai primi sintomi della malattia, la giusta terapia a cui sottoporre il paziente.
In casi molto gravi è possibile che il paziente debba ricoverarsi qualche giorno, ed il trattamento specifico di questa malattia così dipende principalmente dalla causa che ha scatenato il problema.
Individuare la causa fin dall’inizio del decorso patologico risulta quindi fondamentale per la guarigione e per evitare danni permanenti.
Encefalite virale
L’encefalite virale si suddivide in due categorie: quella primaria e quella secondaria.
Nel primo caso l’encefalite si manifesta a causa di virus che vanno a colpire direttamente l’encefalo, mentre nel secondo caso sono le encefaliti che vengono provocate da una reazione sbagliata da parte delle difese immunitarie. In questo caso specifico l’infezione va ad alterare le difese immunitarie, come abbiamo già detto, di una persona già affetta da un’infezione, rendendole aggressive verso l’organismo stesso, invece di tutelarlo.
I virus che si possono provocare l’encefalite sono:
I virus dell’Herpes che a sua volta si suddividono in: Herpes simplex virus di tipo 1, Herpes simplex virus di tipo 2, Varicella, Epstein-Barr virus e Zoster, che genera la mononucleosi.
Tra i virus il più pericoloso per la salute vi sono l’HSV1 a l’HSV2, e sono in grado di danneggiare irreparabilmente l’encefalo fino a provocare la morte del paziente, anche se le probabilità che questo arrivi ad invadere l’encefalo sono molto basse.
Anche gli entorovirus, ovvero il polivirus ed il coxsackievirus, possono penetrare fino all’encefalo e accendere l’infiammazione.
L’encefalite può essere causata anche da punture di insetti, oppure da morsi di animali, può comparire in alcuni casi, come ad esempio quelli sotto elencati.
West Nile Virus, il Virus di La Cross, quello dell’encefalite equina, l’encefalite giapponese e l’encefalite di Saint Louis.
Gli agenti che appartengono a queste categorie sopra citate sono:
- i virus da puntura di zecca, che tendono ad comparire successivamente alla puntura e vengono chiamati con il nome di TBE, ovvero encefalite da puntura di zecca.
- Il virus della rabbia: si contrae dopo essere stati morsi da animali infetti ed attualmente è assai rara.
- Il virus da parotite, virus della rosolia e morbillo: possono causare una forma di encefalite secondaria.
- Il virus dell’HIV: può causare encefalite cronica che tende a peggiorare nel corso del tempo.
- Il virus JC: può causare una encefalite di tipo cronico che viene chiamata Leucodistrfia Multifocale progressiva.
Sintomi della malattia
I sintomi che si manifestano dopo aver contratto l’encefalite sono: mal di testa, febbre alta, sonnolenza, alterazione a livello mentale, convulsioni e deficit neurologici, spesso preceduti da disturbi gastrointestinali oppure respiratori.
Alcuni casi specifici hanno presentato disturbi che interessavano i centri nervosi, come la comparsa di paralisi dei nervi situati nel cranio, disturbi della respirazione della motilità. Quando il malato percepisce odori molto forti e sgradevoli anche in assenza di questi, è possibile che sia affetto da cacosmia, che coinvolge il lobo temporale ed è un segno evidente di Herpes Simplex.
L’encefalite virale, nella fase più acuta, può manifestarsi anche attraverso edema cerebrale e se non viene trattata in maniera tempestiva, potrebbe causare anche emorragia. Per diagnosticare tale problema, il paziente deve sottoporsi alle analisi del liquido cefalorachidiano, oppure l’elettrocardiogramma con la neuroimaging e la risonanza magnetica. La terapia da effettuare sul paziente permette di tenere sotto controllo la febbre, i disturbi elettrolitici, le convulsioni e la disidratazione. In alcune forme che vengono diagnosticate come patogene, molto spesso vengono somministrate al paziente farmaci antivirali.