Quali sono i sintomi principali e più frequenti quando si soffre di emicrania?
Sono molte le persone che utilizzano il termine emicrania per far riferimento ad alcuni sintomi come il mal di testa, in realtà però si tratta di qualcosa di molto più brutto rispetto ad un semplice mal di testa. Quali sono le differenze tra i due? Il mal di testa è sicuramente una delle caratteristiche principali dell’emicrania, per questo motivo le persone confondono spesso i due termine. Se però, il mal di testa può essere relativamente lieve e ignorabile, l’emicrania è debilitante. Infatti, le persone che ne soffrono devono restare per ore stradiate in una stanza buia.
I sintomi
I sintomi dell’emicrania cambiano da persona a persona e a seconda della tipologia. Quelli più frequenti sono: nausea, ipersensibilità alla luce e agli odori, vomito, alterazione della vista e infine, il classico mal di testa. Ad alcune persone capita di vedere luci sfarfallanti o linee agli occhi. Se non viene curato, un attacco di emicrania può durare dalle 4 alle 72 ore.
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Un nuovo studio
Per la prima volta, è stato fatto uno studio che ha identificato gli spazi perivascolari allargati nel cervello di chi soffre di questo brutto problema. In corrispondenza di questi spazi nel cervello emicranico sono emerse anche alcune lesioni strutturali della materia bianca, quindi delle fibre nervose. I risultati di questo studio saranno mostrati la settimana prossima all’incontro annuale della Radiological Society of North America (RSNA).
Il coautore dello studio Wilson Xu, della Keck School of Medicine della University of Southern California di Los Angeles ha dichiarato: “Nelle persone affette da emicrania cronica e da emicrania episodica senza aura, si osservano cambiamenti significativi negli spazi perivascolari di una regione cerebrale chiamata centrum semiovale. Questi cambiamenti non sono mai stati segnalati prima”.
Lo studio in questione ha coinvolto diversi pazienti, 10 che soffrono di emicrania cronica, 10 di emicrania episodica senza aurea e 5 soggetti sani. I medici hanno utilizzato una risonanza magnetica ad alta risoluzione per ottenere risultati attendibili. La risonanza è stata in grado di visionare dettagli come appunto, gli spazi perivascolari, aree ripiene di liquido limitrofe ai vasi sanguigni del cervello. Secondo i medici, l’ingrossamento di questi spazi lascia intravedere la possibilità di anomalie nel sistema di smaltimento dei rifiuti molecolari del cervello nei pazienti con emicrania.
Una serie di rimedi per chi soffre di emicrania
I sintomi dell’emicrania possono variare da lievi mal di testa a dolori pulsanti molto forti, accompagnati talvolta da disturbi visivi, nausea, vomito e fotofobia. Per la maggior parte delle persone affette da emicrania, i sintomi possono essere alleviati con l’assunzione di farmaci come gli antinfiammatori non steroidei, i triptani o gli inibitori della ricaptazione della serotonina. Tuttavia, ci sono molti rimedi naturali che possono aiutare a gestire i sintomi dell’emicrania.
In primo luogo, è importante che le persone affette da emicrania siano ben idratate. L’assunzione di piccole quantità di liquidi durante tutto il giorno può aiutare a mantenere l’equilibrio idrico e prevenire l’emicrania. Inoltre, è importante evitare alcolici, caffeina e bevande gassate.
Un altro modo per prevenire l’emicrania è quello di seguire una dieta sana ed equilibrata. Una dieta ricca di alimenti salutari, come frutta, verdura, cereali integrali, latticini magri e proteine magre, può aiutare a ridurre i sintomi dell’emicrania.
Altri consigli da non sottovalutare:
- Praticare attività come la meditazione, lo yoga, la respirazione profonda o l’esercizio fisico moderato può aiutare a rilassare la mente e il corpo. L’esercizio fisico regolare può anche aiutare a ridurre lo stress e a rilasciare endorfine, sostanze chimiche naturali che aiutano a ridurre la gravità dei sintomi dell’emicrania.
- Mantenere un programma regolare di sonno. Le persone affette da emicrania dovrebbero cercare di andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno. Dovrebbero anche limitare al massimo l’esposizione alla luce blu dei dispositivi elettronici prima di dormire.
- Evitare alcuni fattori scatenanti noti. Alcuni comuni fattori scatenanti dell’emicrania comprendono l’esposizione alle luci intense, i cambiamenti improvvisi di temperatura, i cambiamenti ormonali, l’esposizione all’odore di alcuni prodotti chimici, l’esposizione a certi alimenti o bevande, la privazione del sonno e lo stress.