L’insorgere di emergenze mediche in odontoiatria prevede una gestione che deve mettere in condizione il personale medico di trattare il paziente in modo estremamente rapido e immediato. Si tratta di situazioni che sono contraddistinte da un carattere tipicamente di imprevedibilità e per poterle affrontare è necessario avere un’importante preparazione di base relativa a tanti aspetti. Per questa ragione, chi opera in un centro odontoiatrico deve avere una conoscenza approfondita delle manovre di assistenza relative alle funzioni vitali, ma deve poter anche contare su tutti quegli strumenti e quei mezzi che permettono di garantire un minimo, ma assolutamente fondamentale soccorso che può salvare la vita del paziente.
Ecco spiegato il motivo per cui l’intero personale deve avere una certa preparazione sul comportamento da tenere nel caso in cui si verificasse un’emergenza ed è altrettanto importante avere sempre nelle vicinanze l’attrezzatura necessaria, che deve essere sempre conservata seguendo la massima efficienza e il rispetto delle regole previste dalla legge. È certamente vero che l’incidenza delle emergenze in ambito odontoiatrico è particolarmente risicata, ma è altrettanto importante affermare come tale dato sia destinato a crescere sempre di più, soprattutto in virtù del fatto che a richiedere prestazioni e interventi odontoiatrici è un numero sempre più elevato di persone di una certa età, che sono chiaramente più soggetti a essere colpiti da un’emergenza.
Quali sono i farmaci di primo soccorso
Non esiste un vero e proprio elenco ufficiale di tutti i farmaci per le emergenze mediche in odontoiatria che si devono conservare all’intero di uno studio odontoiatrico. Più che altro si tratta di un dovere e di una norma di buon funzionamento dell’attività poter contare su tale dotazione, soprattutto in previsione di quelle che sono le più tipiche e comuni emergenze che possono insorgere nel corso delle varie prestazioni che vengono eseguite in uno studio odontoiatrico. L’obiettivo è quello di avere a disposizione tutti quei farmaci che possono tutelare il più possibile la salute del paziente, tenendoli in modo aggiornato con le adeguate istruzioni.
All’interno dello studio odontoiatrico, di conseguenza, è sempre meglio avere a disposizione una bombola di ossigeno, cannule di Mayo e pallone Ambu con maschere facciali, che devono essere sempre conservate prestando la massima efficienza possibile. Per quanto concerne i farmaci da tenere come per le emergenze mediche in odontoiatria è meglio avere a disposizione una piccola lista di medicinali adatti alle necessità più diffuse. Si tratta, ad esempio, di Adalat in capsule da 10 mg, di Adrenalina in fiale da 1 mg/ml, etilefrina in fiale da 10 mg/ml, diazepam in fiale da 10 mg/2ml e in gocce da 5 mg/ml, lidocaina in fiale 2% da 10 ml, atropina solfato in fiale da 0,5 mg/ml, isosorbidedinitrato in compresse sublinguali da 5 mg e metilprednisolone sodio in polvere e solvente da 1000 mg/16ml.
Tra gli altri farmaci che devono essere necessariamente conservati per affrontare le emergenze troviamo Lasix, Contramal, Tavor, Glucosio, Solumedrol, Bentelan e Ventolin. A tutti questi medicinali, come si può facilmente intuire, devono essere associati anche eventualmente dei presidi medico sanitari particolare per l’ambiente in cui si lavora, anche se comunque si tratta di una lista che deve essere compilata insieme ad un medico che abbia una competenza specifica nella medicina del lavoro.
Cosa deve contenere la cassetta di pronto soccorso in uno studio odontoiatrico
Il contenuto minimo di tale attrezzatura è interamente regolato dalla legge, che sottolinea prima di tutto come la cassetta debba sempre avere una segnaletica adeguata e deve essere conservata in un luogo a cui si può accedere con facilità. Dal punto di vista del contenuto minimo di tale cassetta di pronto soccorso, devono figurare al suo interno cinque paia di guanti in lattice, che devono essere monouso e sterili, un termometro, cotone idrofilo, due teli sterili, una confezione di rete elastica nella misura media, tre flaconi da 500 ml di sodio cloruro e un flacone da 1 litro di disinfettante, ma anche due garzette sterili, una visiera in plastica, uno sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa, lacci emostatici, buste di compresse di garza sterile, cerotti di diverse misure, forbici ad impiego sanitario, due scatole di ghiaccio istantaneo che si può utilizzare nell’immediato, due sacchetti che servono per la raccolta dei rifiuti sanitari, che devono essere rigorosamente monouso.
Altre attrezzature d’emergenza obbligatorie
In base a quanto è stato stabilito dalla legge, all’interno di uno studio di odontoiatria non deve essere presente unicamente la cassetta di pronto soccorso tradizionale con il contenuto minimo che è stato enunciato in precedenza. Infatti, devono esserci per legge anche altri tipi di attrezzi che possono tornare utili per la risoluzione delle emergenze mediche in odontoiatria. Si tratta, ad esempio, dell’apribocca, come della bombola d’ossigeno portatile, ma anche del tiralingua, delle cannule orofaringee, delle mascherine oronasali, che devono essere di differenti misure in maniera tale che possano essere usate sia per gli adulti che per i bambini, un pallone rianimatore che si espande in modo del tutto automatico, siringhe sterili monouso di differenti dimensioni, sfigmomanometro per gestire e tenere sotto controllo la pressione. Seguendo anche le indicazioni di massima, si consiglia di avere sempre a disposizione un defibrillatore esterno, in maniera tale che sia sempre a portata di mano e subito pronto all’uso.
Qualsiasi tipo di emergenza, come si può facilmente intuire, deve essere trattata all’interno di un ambiente adeguato: ecco spiegato il motivo per cui tutto ciò che può fare l’odontoiatra, nel caso in cui si dovesse verificare un’emergenza nel suo studio, è quella di stabilizzare le condizioni di salute del paziente nell’attesa che arrivi un’ambulanza che possa portare quest’ultimo in pronto soccorso o in ospedale in maniera tale da poter ricevere i trattamenti terapeutici più adatti al suo stato di salute. Nel caso in cui si dovesse verificare un’emergenza, quindi, la prima cosa che l’odontoiatra deve fare è quella di cercare di rendere più tranquillo possibile il paziente, chiaramente quando si trova in uno stato di coscienza. Devono essere controllati con attenzione alcuni fattori, come ad esempio la pervietà delle vie aeree, la respirazione, la circolazione sanguigna, lo stato di coscienza.