Testa e pancia sono strettamente collegate tramite l’azione dei due cervelli di cui è provvisto il corpo umano: quello tradizionale e quello enterico. “Tra i due – evidenzia la specialista in nutrizione e dietetica applicata Catia Cecchini, titolare del Centro Caduceo di Ermete di Scandicci (Firenze) – vi è un rapporto sia chimico sia psichico. Se la funzione principale dell’intestino è quella di occuparsi del trasporto delle sostanze attraverso la sua membrana, questo però percepisce anche le emozioni che poi agiscono anche sul fisico tramite gli ormoni”.
Le cellule nervose
La scoperta del cervello enterico risale a un paio di decenni fa, quando si è visto che l’intestino ha una quantità di cellule nervose confrontabile con quella del cervello tradizionale, con il quale interagisce in uno scambio continuo di informazioni.
Vitamine e magnesio contro la depressione
“In questo quadro – sottolinea Catia Cecchini – un ruolo importante lo ha l’alimentazione. Studi scientifici hanno dimostrato come l’apporto di alcune sostanze può aiutare a risolvere malattie anche importanti. Ad esempio dietro alla depressione vi può essere la mancanza di vitamine e magnesio. Uno studio sulla schizofrenia ha evidenziato come arricchendo la dieta di pesce ricco di omega 3 nei pazienti si registrava un miglioramento quasi pari a quello ottenuto con i farmaci. Anche alcune forme di epilessia traggono beneficio dall’alimentazione, in quanto gli omega 3 e gli omega 6 riducono le tossine presenti nelle cellule. Le predisposizione genetica per le malattie neurodegenerative, infine, può essere modificata tramite lo stile di vita e l’alimentazione della persone”.