Che dormire (bene) apporti dei contributi significativi per il miglioramento o la conservazione del nostro stato di salute, è ben noto. A confermare ulteriormente queste valutazioni è giunto, negli scorsi giorni, un report condotto da un team di studiosi olandesi, che sulle pagine dello European Journal of Preventive Cardiology hanno raccontato come dormire bene e correttamente sia alla base della migliore protezione del cuore dai problemi e dalle patologie più frequenti.
Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 12 mila uomini e donne, senza patologie cardiovascolari, con un monitoraggio costante durato per ben 12 anni. Alla fine del monitoraggio è emerso che coloro che riposavano bene e di più avevano un rischio di meno del 22 per cento di poter subire eventi cardiaci letali o molto gravi, e una diminuzione del 43 per cento nei confronti delle altre patologie collegate.
Insomma, in altri termini – afferma lo studio – il sonno “protegge il cuore e i vasi sanguigni tanto come il non fumare”. Di questa opinione è la coordinatrice dello studio, Monique Verschuren, secondo cui la combinazione di una sana alimentazione, l’esercizio fisico, il rifiuto del fumo e la moderazione dell’alcol potrebbe abbassare il pericolo di malattie del 57%, e il pericolo di infarti e di ictus mortali di ben il 67%. Se oltre a quanto sopra si aggiunge il contributo del “dormire bene”, le percentuali di riduzione dei problemi salgono al 65% per quanto attiene il pericolo di malattie, e all’83 per cento per quanto invece riguarda infarti e ictus mortali.
L’analisi ribadisce pertanto come “dormire bene” sia un vero e proprio toccasana per tutto il nostro organismo e, in particolar modo, per alcune parti specifiche come il cuore. Val la pena pensarci su, soprattutto quando si è abituati a uno stile di vita frenetico, che pregiudica il regolare sonno.