I dolori intercostali sono una sindrome dolorosa che riguarda una vasta regione della gabbia toracica. Purtroppo per la facilità di diagnosi, i fattori che sono all’origine di questi problemi possono essere numerosi ed eterogenei, più o meno gravi, e più o meno semplicemente individuabili. Una prima “traccia” per comprendere in maniera esatta e specifica di cosa si tratti è rappresentato dalla consapevolezza che la localizzazione dei dolori in una determinata zona non vuol dire che il problema è necessariamente legato a organi presenti in quella specifica sede. Dunque, sebbene questo sia in fondo un elemento che complica ulteriormente la diagnosi, è bene cercare di non drammatizzare un dolore nella zona di un polmone o del cuore: potrebbe dipendere da un organo anche molto distante.
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Dolori intercostali, come riconoscerli
Stabilito quanto sopra, si può procedere con fiducia alla loro individuazione cercando di suddividerli non tanto sulla base della zona di localizzazione, quanto sulla base delle ragioni che li inducono.
In tal senso, i dolori intercostali possono essere distinti in quelli:
- dovuti a disturbi ossei, muscolari e cutanei
- dovuti a patologie a carico di organi situati internamente al torace
- dovuti a patologie a carico di organi situati in sedi extratoraciche
- legati a problemi di carattere psicologico.
Per quanto concerne i primi, ovvero i dolori intercostali dovuti a disturbi ossei, muscolari e cutanei, si può facilmente ricordare come rientrino in questa categoria tutti i dolori intercostali che sono determinati da pregiudizi alla colonna vertebrale e alle varie articolazioni, o ancora i problemi a carico della muscolatura del petto, del collo e della schiena. Una frequente causa di dolori intercostali è ad esempio legata all’esistenza di problemi posturali: le posture errate (che molto spesso riguardano i lavoratori che stanno seduti in ufficio, o svolgono dei lavori manuali in posizioni non idonee) possono infatti condurre a contrazioni muscolari, con conseguenti dolori nella regione intercostale.
Non solo. Come intuibile dalle poche righe che precedono, i dolori intercostali possono altresì essere determinati da particolari condizioni quali quelle conseguenti a fratture di strutture ossee toraciche e la sindrome dello scaleno superiore.
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Per quanto attiene i dolori intercostali che sopra sono stati definiti quali conseguenti a patologie a carico di organi situati internamente al torace, si può evidenziare come rientrino in questa categoria i dolori intercostali dovuti a processi patologici che colpiscono gli organi intratoracici (cuore & co.). Considerato che le malattie che possono interessare tali organi sono invero piuttosto numerose, non si può che indurre al proprio medico curante una diagnosi più attenta.
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Ad esempio, i dolori intercostali di questa categoria possono essere riferibili a un infarto cardiaco, con sensazione dolorosa che viene avvertita sotto lo sterno per poi irradiarsi al braccio sinistro. Altre patologia possono essere relative all’ischemia cardiaca, che ha fra i suoi sintomi principali proprio i dolori intercostali, così come la stenosi della valvola aortica; altre patologie relative all’organo cardiaco che possono annoverare i dolori intercostali nella sintomatologia sono il prolasso della valvola mitralica, o ancora la cardiopatia dovuta all’ipertensione arteriosa e la pericardite.
Altre determinanti sono poi quelle ricollegate ai dolori intercostali legati al polmone, che possono essere sintomo di polmonite, tumore polmonare o altre malattie quali, ad esempio, la bronchite (patologia infiammatoria a carico dei bronchi). Altri dolori intercostali, legati alla pleura, possono inoltre essere dovuti a patologie come il mesotelioma pleurico, la pleurite, lo pneumotorace. Tra le cause più ricorrenti di dolori intercostali vi è inoltre la gamma che deriva dai reflussi gastroesofagei, una sindrome clinica che ha una sintomatologia molto ampia, che comprende – tra le altre principali cose – anche i dolori intercostali.
Ancora, molti dolori intercostali sono dovuti a patologie a carico di organi situati in sedi extratoraciche: si consideri, in tale ambito, quelli che sono originati da organi localizzati esternamente alla cavità toracica come, per esempio, lo stomaco, o la milza e, di conseguenza, patologie che interessano gli organi extratoracici come l’ulcera peptica o i calcoli biliari, così come la splenomegalia (cioè, l’ingrossamento della milza), la colite, ecc.
Infine, un rapido cenno alla classe di dolori intercostali legati a problemi di carattere psicologico. Sempre più spesso può capitare che i dolori intercostali non si riferiscano affatto ad una causa organica, poiché il problema risulta essere generato da eccessivi stati di ansia che determinano contrazioni muscolari che possono provocare dolenzia intercostale. In proposito, ricordiamo – ne abbiamo parlato più volte all’interno del nostro portale – come l’ansia possa provocare anche iperventilazione, una sgradevole condizione che causa una riduzione della CO2 disciolta nel sangue, con una sintomatologia conseguente che può risultare dolorosa, ripercorrendo i tradizionali sintomi di un infarto.