Dolore all’osso sacro e difficoltà a sedersi? Proviamo a capirne insieme le cause e i rimedi!
Sebbene sia un sintomo molto diffuso, spesso il dolore all’osso sacro, a volte confuso col dolore al coccige, non viene trattato con le dovute attenzioni. Per poter comprendere al meglio l’origine del dolore partiamo, in primo luogo, dall’anatomia della colonna vertebrale. L’osso sacro, dalla forma asimmetrica e piramidale con base quadrata, si compone di cinque segmenti ossei tra loro fusi.
Questo si congiunge nella parte superiore all’ultima vertebra lombare, formando l’articolazione lombo-sacrale, mentre nella parte inferiore con al coccige col quale costituisce l’articolazione sacro-coccigea. Ai lati è affiancato, invece, dalle due ossa iliache con le quali forma le articolazioni ossa-iliache. Inoltre, insieme alle due ossa sacro-iliache e al coccige, l’osso sacro prende parte anche alla costituzione della struttura scheletrica del bacino.
Allo stesso tempo è utile capire anche come quest’osso si relaziona con le diverse fasce muscolari. Sotto quest’aspetto, l’osso sacro favorisce l’inserzione di alcuni muscoli come quello multifido, che ha la funzione di stabilizzare e sorreggere la colonna, il muscolo piriforme, spesso chiamato in causa nella cosiddetta sciatalgia falsa, e il muscolo sacro-spinale, anch’esso erettore della colonna e che contribuisce al mantenimento dell’estensione del rachide. L’osso sacro svolge importanti funzioni tra cui proteggere la parte inferiore della colonna vertebrale, sostenere quella superiore nei principali movimenti (come camminare, correre, saltare), ma anche, nelle donne, favorire il parto naturale.
Quando compare, il dolore all’osso sacro viene avvertito soprattutto nella zona vicina al gluteo, ma spesso può irradiarsi anche ai fianchi, alla zona lombare, al gluteo stesso o in altri punti del bacino. Qualora si manifesti solo su uno dei lati della schiena, si parla di dolore monolaterale. In forme molto intense un dolore all’osso sacro potrebbe impedire anche le più comuni attività quotidiane come rimanere seduti, guidare o andare in bicicletta.
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Cause e rimedi
Le cause del dolore all’osso sacro sono diverse. Tra le più frequenti, si possono indicare:
- Un’infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca, che prende il nome di sacro-ileite e può comparire per un prolungato numero di ore passato nella stessa posizione (ad esempio rimanere seduti troppo a lungo), a seguito di movimenti scorretti o per motivi congeniti, come un posizionamento del bacino non perfettamente allineato. Il dolore, in questi casi, può estendersi all’intera colonna vertebrale o irradiarsi giù per il gluteo fino alla gamba.
- Alcune disfunzioni del coccige
- La sclerosi delle superfici articolari, generata perlopiù dopo una serie di infiammazioni
- Cause di origine viscerale, relative, cioè, ad organi interni all’addome come i reni o il colon
- Malformazioni dell’osso sacro, che alterano a livello anatomico e fisiologico la colonna vertebrale
- Gli infortuni muscolari a livello del tratto sacrale della schiena a seguito di un’eccessiva sollecitazione dei muscoli sacrali della schiena. Episodi di infortuni muscolari che coinvolgono la sede sacrale sono molto comuni tra persone che svolgono lavori manuali molto faticosi e tra gli atleti
- Un’origine traumatologica con lesioni o fratture alle vertebre sacrali a seguito di traumi all’osso sacro (possibili dopo cadute, incidenti automobilistici)
- Un’origine sistemica come nel caso dell’osteoporosi che, indebolendo le ossa, le rende più soggette al rischio di fratture
- Cause di origine metabolica come nell’osteomalacia, patologia metabolica dell’apparato scheletrico che, intaccando il normale processo di mineralizzazione delle ossa, può renderle doloranti e fragili
- Il tumore alla prostata, che in fase avanzata, in maniera simile ad altri tumori maligni, può dare origine a metastasi nei linfonodi, verso il fegato o nelle ossa. Pervia della vicinanza alla prostata, l’osso sacro è una delle ossa che più delle altre può essere coinvolta nella formazione di metastasi in caso di tumore prostatico in fase avanzata
- I dolori durante la gravidanza, per via della tensione concentrata nella zona sacro-iliaca
- Condizioni di sovrappeso che possono generare una pressione eccessiva a danno della zona intrapelvica
In generale, qualora si soffra di un dolore osso sacro è utile, comunque, sottoporsi a indagini radiografiche specialistiche (radiografia, tac, risonanza magnetica, termografia), che consentono di individuare con più precisione l’origine del problema, e ad una valutazione posturale.
Come cercare di attenuare ed eliminare il dolore? Dopo aver consultato il proprio medico di base e dopo essersi sottoposti alle opportune indagini radiografiche, sarà possibile stabilire il trattamento più adeguato. Le opzioni terapeutiche variano, infatti, a seconda dell’origine del dolore.
In alcuni casi basterà rivolgersi ad un osteopata, un fisioterapista o ad un esperto di ginnastica posturale. Quest’ultima, infatti, rinforzando la muscolatura, previene con efficacia problemi di schiena, di postura e di cervicale. In altri, sarà necessario intervenire con una cura farmacologica a base di antidolorifici, analgesici o farmaci miorilassanti per la muscolatura. Se necessario l’ortopedico potrà decidere di immobilizzare la zona interessata o prescriverà l’uso temporaneo di un busto. Qualora i trattamenti di tipo conservativo dovessero rivelarsi insufficienti, non si può escludere anche una risoluzione di tipo chirurgica.
Rimane, in ogni caso, opportuno rimanere a riposo. Allo stesso tempo è possibile alleviare il dolore attraverso alcuni facili rimedi fai-da-te: si consigliano, ad esempio, applicazioni di ghiaccio, l’utilizzo di un comodo cuscino per favorire una postura corretta o dei massaggi, perfetti per allentare la pressione e lo stress a carico della schiena!