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Sono importanti anche dal punto di vista endocrinologico perché secernono ormoni. Esternamente, le ovaie sono rivestite da un sottilissimo epitelio superficiale, ma nonostante la sua fragilità, questo è in grado di rigenerarsi, e risulta utilissimo alla deiscenza del follicolo.
L’epitelio poggia sul tessuto connettivale dalla consistenza molto densa che prende il nome di “falsa albiginea”, utile a delimitare il parenchima dell’organo stesso.
Il parenchima è costituito da una parte periferica ed una situata nel midollo centrale, mentre la parte corticale è costituita prevalentemente da follicoli oofori che si presentano in differenti stadi di maturazione e si trovano immersi nel tessuto connettivo, assai ricco di cellule fusate. Partecipano alla mutazione da parte dei follicoli nel periodo del ciclo ovarico.
I follicolo oofori si distinguono a sua volta in: primari, secondari, primordiali, vescicolosi, atresici e maturi.
La parte midollare è situata al centro dell’ovaia ed è caratterizzata da tessuto connettivale lasso, mentre si presenta dalla consistenza spugnosa e di colore rosso intenso, pigmento conferito dall’attraversamento di moltissimi vasi sanguigni che formano a sua volta un tessuto erettile e che una volta riempito completamente di sangue, causa lo scoppio dei follicoli.
Questa parte midollare è in grado di raggiungere la superficie una volta in equilibrio con l’ilio.
L’ovario a sua volta si presenta con un a duplice irrorazione:
Tutte le vene presenti nelle ovaie si trovano in una sorta di plesso pampiniforme che nella parte destra si scarica attraverso la vena cava posizionata inferiormente, mentre nella parte sinistra raggiunge direttamente la vena renale.
Queste ramificazioni sono prevalentemente formate fibre simpatiche, ma sono presenti anche fibre sensitive e parasimpatiche.
Molto spesso il dolore alle ovaie si presenta nel periodo dell’ovulazione e la causa di questo è semplicemente dovuta al follicolo che tende a premere sul peritoneo.
A metà del ciclo mestruale, questo dolore è molto frequente e si estende nella parte basse dell’addome fino ad arrivare alle ovaie.
Questo fastidio è tipico quando la donna si sta avvicinando all’ovulazione, e si crea perché il follicolo aumenta di volume, fino ad arrivare sul peritoneo, ovvero la membrana che funge da rivestimento della cavità addominale, ricchissima di fibre molto sensibili.
L’intensità del dolore varia da donna a donna ed in alcuni casi è addirittura impercettibile e si manifesta generalmente dal decimo al quattordicesimo giorno di ciclo mestruale. Scompare una volta che il follicolo ha espulso l’ovocita.
Piccoli fastidi alle ovaie si possono avvertire anche qualche giorno prima dell’arrivo del ciclo mestruale e sono dovuti alla presenza del corpo luteo, ovvero una ghiandola che produce progesterone e che tende ad ingrandirsi fino al primo giorno di ciclo, per poi ridursi e cicatrizzarsi in maniera veloce.
Spesso il dolore alle ovaie è un’avvisaglia di un altro problema di grave entità, come l’appendicite oppure la presenza di fibroma.
Esclusa la gravidanza, il dolore ovarico molto intenso potrebbe essere causato anche dalla presenza di cisti, oppure dietro ad un dolore che è facile confondere con quello delle ovaie, si possono nascondere, come abbiamo già accennato, appendicite, o lombalgia che si manifesta con un dolore che si espande fino al fianco, o una colica che produce spasmi all’uretere.
Per accertarsi della provenienza del dolore e dalla sua causa, il paziente deve effettuare una semplicissima ecografia, per escludere eventuali dubbi e chiarire la natura del fastidio.
Nei primissimi mesi di gravidanza, il dolore alle ovaie è molto frequente e a determinarlo è il corpo luteo che continua a produrre progesterone in elevate quantità.
Questi piccoli dolori che spesso mettono in allarme la futura mamma, sono in realtà dei tipici segnali dello stato di gestazione.
Sono sintomi di natura fisiologica e non c’è nulla di cui allarmarsi. Se il dolore, con il trascorrere del tempo, aumenta e viene accompagnato da perdita di sangue, potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina oppure di un aborto spontaneo. In questo caso la donna deve recarsi immediatamente dal suo ginecologo.
Il dolore ovarico viene percepito come sordo, con crampi o dolori acuti nella parte inferiore dell’addome. Il dolore può svilupparsi lentamente o all’improvviso, può essere intermittente o costante, a seconda della sua causa.
In genere, come abbiamo ampliato nel paragrafo precedente, il dolore alle ovaie è legato anche alla formazione di una cisti ovarica che provoca un dolore che si irradia fino alla schiena. Inoltre, il dolore ovarico può essere associato alla sindrome dell’ovaio policistico, un disturbo di origine benigna, e al cancro ovarico. Ogni tipologia di dolore acuta deve essere trattata e seguita da un medico.
Nel caso di dolore alle ovaie dovuto a mestruazioni e cisti possiamo consigliarvi alcune erbe che alleviano la sensazione di malessere e vi aiutano a sentirvi meglio giorno dopo giorno.
Igname selvatico
Chiamata anche Wild Yam o dioscorea, è una pianta che possiede alcuni effetti analgesici. Risulta particolarmente utile per alleviare il dolore dei crampi associato alle cisti ovariche. Può essere assunta in capsule o in tisane per rilassare il muscolo liscio e ridurre l’infiammazione che porta al dolore.
Dong Quai
La conoscete probabilmente con il nome di “Angelica cinese”. Alle sue spalle ha una lunga storia di utilizzo come spezia e medicinale. Di origine cinese, come si può facilmente comprendere dalla nomenclatura, si presenta con radici spesse di colore giallo-marrone le quali vengono raccolte per essere usate nelle preparazioni a base di erbe.
La Dong Quai può essere utilizzata per trattare i sintomi del dolore alle ovaie, compresi i problemi scaturiti dall’ovaio policistico. È particolarmente utile nel caso di crampi.
La pianta è disponibile come radice secca, polvere e tintura. Ma prima di utilizzarla, consultate il vostro medico per conoscere qual è il dosaggio corretto per voi. Questo perché non c’è a oggi alcun dato ufficiale che definisca una dose standard.
Valeriana
È un’erba perenne che si trova in diverse parti del Nord America, in Europa e in Asia. La sua radice viene raccolta per uso medicinale. È famosa per le sue proprietà rilassanti e viene spesso usata per trattare l’ansia e l’insonnia. Ma anche proprietà analgesiche. Infatti, sembra avere un effetto rilassante sul muscolo liscio, rendendo la valeriana efficace nell’alleviare il dolore alle ovaie.
A causa del suo effetto sedativo, evitare di assumere la valeriana quando dovete mettervi alla guida. Inoltre, non continuate l’assunzione per oltre le due settimane.
Gli approcci medici per le cisti ovariche sono in genere invasivi, ma non sono l’unica opzione. Studi scientifici approvati hanno dimostrato che esistono almeno tre tipologie di approcci che possono contribuire a sostenere la salute delle ovaie, soprattutto quando tocca affrontare condizioni dolorose come le cisti.
Alimentazione
Le cisti ovariche compaiono più facilmente se si assume troppa carne. Non è necessario eliminarla dalla vostra dieta, anche perché la carne è comunque un alimento molto importante in quanto ci fornisce alcune proprietà fondamentali per la nostra sopravvivenza. Il consiglio è però quello di ridurne la quantità e di assumerne quanto basta. Prediligete, se potete, la carne fresca dal macellaio ed evitate quelle confezionate del supermercato.
Evitate anche di cucinare al microonde e di conservare il cibo in contenitori di plastica. Preferite confezioni in vetro ed evitate anche tutti i prodotti che contengono alluminio. Utilizzate prodotti con ingredienti naturali, preferibilmente organici.
Enzimi
Hanno un’ampia gamma di effetti benefici che possono aiutare le donne con le cisti ovariche. Gli enzimi sono naturalmente contenuti nel cibo e, nessun trattamento impedirà il riformarsi delle cisti, se non si ci preoccupa di definire una dieta sana ed equilibrata.
È interessante inoltre notare che il trattamento enzimatico per le cisti ovariche è lo stesso per i problemi di fertilità. Questo non dovrebbe sorprendere in quanto le cisti sono spesso un fattore che contribuisce all’infertilità.
Ci sono diversi tipi di enzimi e ognuno fornisce un beneficio differente. Quelli che supportano la gestione delle cisti alle ovaie sono la bromelina, la pancreatina e la tripsina.
Iodio
Dietro il dolore alle ovaie causato dalle cisti potrebbe esserci un problema alla tiroide. Lo iodio è una sostanza importante per la salute della tiroide. Lo possiamo trovare nel sale ma noi consigliamo di non assumere sale innaturale perché tutti i micronutrienti importanti sono stati eliminati dal prodotto finale. Pertanto, se si hanno problemi di tiroide, consigliamo di prendere iodio nascente.
Attenzione, però, se non avete problemi di natura tiroidea non assumetelo.
Per concludere, i trattamenti medici moderni non sono per tutti quando si parla di cisti ovariche. Alcuni approcci possono fare più male che bene. Quindi, se volete risolvere un problema complesso come questo, dovete prima fare un’analisi della vostra salute generica. Assicuratevi che la vostra alimentazione corrente sostenga un buono stato di salute e state assumendo tutti i nutrienti necessari. Dovete sapere che ogni individuo è diverso per cui ciò che va bene per voi potrebbe non funzionare per qualcun altro, perciò consultate il vostro medico per capire cosa sia meglio per voi.
Se soffrite di dolore alle ovaie ora sapete che cosa fare. Sono tutti consigli naturali che non prevedono additivi chimici o procedure invasive. Di certo non vi faranno male ma potranno, al contrario, aiutarvi molto e ridarvi la sprinta necessaria per affrontare la giornata con il piede giusto, senza farvi abbattere dal dolore cronico e pesante.
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