dottoressa con ragazza - Foto di SHVETS production/pexels.com
La dispareunia è distinta in un ventaglio di tipologie sulla base delle cause, della natura, della localizzazione e del momento di manifestazione. A seconda di questi parametri la terapia sarà diversa.
Il termine dispareunia deriva dal greco e significa difficoltà vicino al letto e indica una condizione dolorosa delle donne nella zona della vagina mentre avviene il rapporto sessuale. Nella maggior parte dei casi questa patologia interessa le donne, ma vi sono anche casi che coinvolgono i genitali maschili, anche se le cause alla base del dolore sembrano avere origini diverse, come per esempio infezioni batteriche, irritazioni dei genitali, problemi alla prostata, patologie dei testicoli e un frenulo breve. La dispareunia solitamente è catalogata come un disturbo sessuale femminile (FDS, ovvero Female Sexual Dysfunctions) e molto spesso si associa a disturbi come il vaginismo e altri disturbi non coitali. Il vaginismo è la denominazione del disturbo che si manifesta precedentemente al rapporto sessuale e consiste nella fobia della penetrazione, mentre la dispareunia è il dolore che si presenza in coincidenza con l’atto sessuale. Questa patologia affligge tra il 12 e il 15% delle donne in età fertile e ben il 45% di quelle in menopausa: a quanto dicono i dati la dispareunia affligge numerose persone, anche se è stato per numerosi anni non considerato dai medici.
La dispareunia ha sfumature di diverso tipo, a seconda del momento esatto nel quale questo disturbo si presenta. Di conseguenza ve ne sono diverse tipologie:
Le tipologie di dispareunia sono classificabili anche sulla base di altri parametri, e in base a queste il medico può comprendere le cause e quindi la tipologia di terapia da applicare. Gli elementi che possono avere a che fare con questa patologia, sono:
Il dolore dato da questa malattia può perdurare anche molto dopo il rapporto sessuale, anche giorni se siamo in concomitanza di altre patologie legate a quella zona. I sintomi in generale legati a questa patologia sono la secchezza vaginale (legata per esempio allo squilibrio ormonale), l’alterazione del normale PH della vagina, un’intolleranza nei confronti di tamponi interni durante le mestruazioni, dolore durante i controlli ginecologici.
La terapia precisa da adottare, come abbiamo detto, dipende dai singoli casi. In linea di massima possiamo dire che vengono utilizzati dei farmaci, anche se sono più utili per attutire il fastidio piuttosto che per curare. La cura efficace è determinata da un approccio psicologico: la psicoterapia singola o fatta in coppia è il punto di partenza più utile a fine terapeutico, per smontare le angosce, la paura e le motivazioni che portano alle manifestazioni della patologia. Il problema va compreso con coscienza e affrontato, i rapporti sessuali non vanno sfuggiti, così nemmeno le situazioni intime con il proprio partner. I farmaci non sono un rifugio valido.
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