Dislessia - Foto di Andrea Piacquadio/ Pexels.com
La dislessia è un disturbo dell’apprendimento oggi abbastanza diffuso nella popolazione. Quando si ha a che fare con questa patologia, la capacità di lettura e scrittura viene compromessa ma c’è anche la difficoltà nell’eseguire correttamente i calcoli, anche quelli più semplici.
Questa patologia solitamente si manifesta fin dalla giovane età infatti, sono soprattutto i bambini ad essere colpiti. Tendenzialmente loro hanno delle difficoltà in più rispetto ai propri compagni di classe nel fare il tipo di attività appena descritte sopra. Per fortuna però, con un percorso molto specifico è possibile correggere o riuscire a contenere le problematiche manifestate. Una cosa è certa: si deve agire tempestivamente. Ecco quali sono i segnali che ci devono allarmare.
In realtà, con il termine dislessia non si intende una patologia vera e propria ma una condizione di neurodiversità che fa parte della categoria dei disturbi del neurosviluppo. In questo caso, come abbiamo già detto, il bambino colpito da questa condizione presenta difficoltà nella lettura e nella scrittura, perché il soggetto processa in modo diverso le informazioni e gli stimoli di fronte al quale si trova.
Anche se si tratta di una condizione permanente, grazie ad una diagnosi tempestiva e l’inizio di un percorso con una terapeuta infantile è possibile contenere le difficoltà manifestate dal bambino durante la fase di apprendimento. Gli ostacoli possono diventare in un certo senso un punto di forza. Se i bambini iniziassero a ragionare in modo dinamico infatti, presenterebbero una maggiore flessibilità di pensiero e dunque una visione di ciò che imparano decisamente più ampia.
Di solito le neurodiversità non sono visibili, almeno fino a quando il bambino non viene posto davanti ad uno stimolo come, per l’appunto, la scrittura o la lettura. In questo momento è essenziale prestare più attenzione alla difficoltà manifestata nel piccolo nel leggere ad alta voce, ma anche nel comprendere il testo che ha di fronte.
Inoltre, il bambino ha anche difficoltà nel riconoscere parole che hanno suoni simili o anche a distinguere i sostantivi dalla preposizioni. Per effettuare una vera e propria diagnosi precoce però, può essere utile cogliere alcuni segnali prima dell’inizio dell’anno scolastico. Tra questi: ritardo nell’imparare a parlare o imparare nuove parole, difficoltà a pronunciare termini più lunghi o complessi, difficoltà a ricordare oggetti o parole in ordine, difficoltà nel coordinare i movimenti e infine difficoltà anche nell’apprendere nuove abilità.
In questi casi è necessario sottoporre il bambino ad un controllo più specifico ed iniziare un percorso che possa aiutare a superare questa serie di difficoltà prima dell’inizio della scuola elementare. Questo è infatti, il periodo durante il quale il bambino dovrà comunque essere seguito, dal momento che si troverà di fronte a nuovi ostacoli e abilità da apprendere.
La vitamina D, conosciuta anche come "vitamina del sole", è un nutriente fondamentale per il…
Il dentista, figura professionale fondamentale nella salute pubblica, spesso visto con timore, specialmente dai bambini.…
Avere una pelle del viso luminosa e senza macchie è un desiderio condiviso da molte…
Se le cellule tumorali viaggiassero da un individuo all'altro, un normale sistema immunitario sarebbe in…
I funghi porcini sono molto spugnosi, quindi non lavarli sotto l'acqua corrente o lasciarli in…
Pronte a cambiare la tua routine di bellezza? Grazie a quest'olio per mesi la vostra…