Farmaci

Discutiamo del Triatec, un farmaco per chi soffre di insufficienza cardiaca

Il Triatec è un farmaco contenente il principio attivo ramipril, questo medicinale è indicato per tutti i pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca, ed è spesso prescritto dai medici come cura sa seguire nei giorni successivi ad un episodio di infarto del miocardio. Come ogni farmaco, però, anche il Triatec può provocare gravi effetti collaterali, tra questi non possiamo non citare l’aritmia, un forte aumento dei battiti del cuore, ed anche l’ischemia miocardica, una diminuzione della quantità di ossigeno che raggiunge il muscolo cardiaco. Proprio per questi motivi è fondamentale informarsi in maniera attenta prima di utilizzare questo medicinale, e vi ricordiamo sempre di contattare il vostro medico di fiducia prima di ogni tipo di trattamento.

Come si assume questo medicinale?

Il farmaco esiste in due diverse forme, in compresse o sotto forma di liquido, una sorta di sciroppo che viene assunto tramite bocca. Parlando delle compresse, generalmente, si consiglia, nel caso degli adulti, di assumere una singola unita di medicinale ogni quattro o sei ore, a seconda del dolore che si sente, e di non superare mai le cinque o sei dosi giornaliere. La dose di sciroppo invece è di circa dieci ml di sostanza ogni quattro ore, come al solito in base al dolore, tanto che possiamo aumentare il dosaggio fino  raggiungere i venti ml.

Si consiglia l’uso di una piccola siringa orale che facilmente possiamo reperire in farmacia, questa infatti assicura una misurazione molto più accurata rispetto ai classici cucchiai che noi tutti abbiamo a casa. Le cifre indicate sono però solo generiche, e molti fattori possono influenzare la dose giornaliera di farmaco necessaria, come l’età ed il peso corporeo. Proprio per questo motivo consigliamo di non procedere ad una cura fai da te ma di consultare sempre il proprio medico di fiducia, questo saprà sicuramente consigliarvi la strategia migliore proprio in base al vostro fisico ed al quadro clinico.

Un medico mostra dei farmaci bianchi- Karolina Grabowska-pexels.com

Discutiamo di alcuni effetti indesiderati

Molti farmaci possono causare effetti collaterali, con tale termine si indica una risposta indesiderata del nostro corpo ad un trattamento con dosi normali di farmaco. Gli effetti collaterali che il medicinale può provocare sono vari, e sono sia lievi che gravi, ma ovviamente non si verificano in tutte le persone. A tutti capita di provare timore leggendo un foglio illustrativo, ed è per questo importante contattare sempre il proprio medico che riuscirà a darvi rassicurazioni importanti in merito. Infatti, solo l’un percento delle persone lamenta effetti negativi sulla salute dopo l’assunzione di questo specifico medicinale, che risulta dunque estremamente sicuro per la nostra salute.

Nella maggior parte dei casi, comunque, gli effetti indesiderati sono di lieve entità e scompariranno nel giro di pochissimi giorni, se ciò non accade, ovviamente contattare il proprio medico di fiducia è sempre una scelta saggia. Tra gli effetti collaterali più comuni possiamo sicuramente citare: nausea, senso di spossatezza, stanchezza fisica, dolori muscolari generalizzati, perdita di appetito, ed incubi. Solo nei casi più gravi si è notata la presenza di: allucinazioni, dolori lombari, perdita di peso, irritazioni cutanee, ecc.

Farmaci di diverso colore-Ylanite Koppens-pexels.com

Come si stoppa l’assunzione di questo medicinale?

Se hai assunto questo farmaco per un lungo periodo di tempo, una cosa fondamentale da tenere a mente è questa, non interrompere l’assunzione in maniera brusca e repentina, e contattare il proprio medico. Fermare in questo modo una cura è infatti altamente sconsigliato, e ciò vale per ogni tipo di medicinale, infatti potrebbero facilmente sopraggiungere dei sintomi d’astinenza, anche molto seri. Tra i sintomi che potrebbero manifestarsi annoveriamo: ansia, febbre, diarrea, forte sudorazione, tremori delle mani e dei piedi, nausea, disturbi del sonno, ed anche allucinazioni. Il medico, infatti, molto probabilmente vi consiglierà di ridurre gradualmente le dosi assunte fino ad arrivare ad uno stop definitivo e finale, solo in questo modo possiamo lenire i sintomi dell’astinenza.

 

Pasquale Arrichiello

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