In particolare, una buona preparazione alla colonscopia dovrà includere non solamente l’aggiustamento eventuale delle terapie farmacologiche che sono in atto, e l’adozione di misure profilattiche apposite, e l’utilizzo di farmaci ad effetto lassativo, quanto anche una dieta che si caratterizzi per un basso contenuto di fibre.
Solamente seguendo con attenzione gli accorgimenti di cui sopra sarà infatti possibile pulire bene l’intestino, subendo minori fastidi durante la colonscopia e riducendo il rischio di complicazioni.
Se le pareti dell’intestino non sono sufficientemente libere dai residui fecali, il medico potrebbe infatti decidere di arrestare l’indagine e rimandare la colonscopia, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi.
In cosa consiste la dieta per la colonscopia
Chiarito quanto sopra, dovrebbe apparire piuttosto chiaro per quale motivo la dieta sia parte integrante e raccomandata di ogni buon percorso di preparazione alla colonscopia.
Cosa non mangiare
La dieta è un elemento importante per la preparazione alla colonscopia. Lo scopo è quello di pulire l’intestino dai residui fecali, che possono rimanere anche se si somministrano purganti. Una visione poco nitida delle immagini può lasciare nascosti piccoli polipi. La dieta è un passo quindi fondamentale e se ben fatta può avere anche maggiore efficacia del lassativo.
A partire da 5-7 giorni prima dell’esame il soggetto deve interrompere l’assunzione d frutta e verdura contenente semi, come per esempio i fichi, l’uva, i kiwi, le melanzane, le fragole, i pomodori. Non dovrebbe inoltre prendere eventuali integratori che contengono ferro, perché essi tendono a colorare di nero le pareti intestinali (per questo vanno evitati anche gli alimenti con alta percentuale di coloranti) e oltretutto hanno un effetto costipante.
La dieta prevede di non assumere bevande gassate, assumendo almeno due litri di acqua al giorno. Vanno evitati pasti abbondanti. Dal regime alimentare vanno banditi alimenti ricchi di scorie (fibre), come i legumi, la frutta, la verdura, i succhi con tanta polpa, i cereali integrali (come pane, pasta, biscotti, cereali), le carni grasse, i formaggi, il cioccolato, le bevande alcoliche. Vanno evitati i frutti a guscio, le noci e tutti gli alimenti che li contengono. Meglio non assumere le zuppe o le marmellate che contengono bucce o semini.
Cosa mangiare
La dieta per la preparazione alla colonscopia dovrebbe contenere principalmente alimenti di origine animale: uova, pesce, brodo, carne magra, omogeneizzati, formaggi magri e piccole quantità di pane bianco. Per condire gli alimenti si può utilizzare l’olio d’oliva, ma in quantità moderata. Lo yogurt si può assumere, ma solo se scremato e soprattutto privo di frutta in pezzi. Anche le patate, senza buccia, si possono consumare in tranquillità.
La dieta liquida: a 24 ore dall’esame
Il giorno precedente all’esame bisogna rimanere a digiuno o semi-digiuno. L’alimentazione deve essere solo a base di liquidi, evitando a scelta fra brodo di dado, acqua, caffè d’orzo, tè dolcificati molto scarsamente o al massimo con il miele.
In associazione a questa dieta liquida si deve seguire un protocollo che prevede purgante per via orale. Due ore prima dell’esame si devono sospendere anche i liquidi: è necessario digiuno totale.
Le regole di cui sopra, come anticipato, valgono per qualsiasi tipologia di colonscopia, ma nell’ipotesi di quella virtuale le indicazioni sono generalmente meno stringenti, e la dieta è meno restrittiva.
Bibliografia
- Medicina Interna. Compendio essenziale per la pratica clinica. Gerd Herold; Ed. Monduzzi Editoriale; 2016
- Harrison Principi di Medicina interna. Dennis L. Kasper Anthony S. Fauci Dan L. Longo Stephen L. Hauser J. Larry Jameson Joseph Loscalzo; Ed. Ambrosiana; 2016
- La dieta di preparazione alla colonscopia. Fondazione Umberto Veronesi
Voci correlate