Negli ultimi anni anche chi non è particolarmente interessato alle “diete lampo” si è imbattuto nella dieta chetogenica e ne ha riconosciuto il potenziale, ignorando però che non sempre è tutto oro ciò che luccica.
Per chi non lo sapesse, la dieta chetogenica ha come unico obiettivo la drastica riduzione dei carboidrati, un macronutriente essenziale per il nostro organismo che viene quindi sostituito con maggiori quantità di proteine e grassi, gli altri due macronutrienti.
![Dieta](https://medicionline.it/wp-content/uploads/2020/06/Dieta-1024x782.jpg)
L’obiettivo di questa dieta è infatti quello di costringere le cellule dell’organismo ad utilizzare i grassi come fonte energetica e non i carboidrati, in modo da perdere molto peso in pochissimo tempo.
Fino a qui potrebbe sembrare allettante, soprattutto per la possibilità di frequenti spuntini che questa offre, tuttavia il nostro consiglio è quello di rivolgervi ad un nutrizionista e, perché no, optare per alimenti sani e ricchi di vitamine, sostituendo biscotti proteici e pseudo-miracolosi con prodotti naturali come le noci sgusciate unite ad uno yoghurt naturale, oppure, se siete sempre di corsa, uno yogurt da bere con una barretta alla frutta secca.
Perché fa male
La dieta chetogenica a lungo andare può essere pefino controproducente per l’organismo, possiede una grande falla nel suo sistema: le cellule nervose non sono in grado di utilizzare i grassi come fonte di energia e questo determina l’avvio di un processo chiamato chetosi durante il quale si ha la formazione di corpi chetonici che sono utilizzabili dal nostro cervello.
Per raggiungere questo stadio bastano un paio di giorni in cui la quantità di carboidrati giornaliera viene mantenuta al di sotto dei 20-50 gr, anche se per alcuni tali quantità possono essere leggermente diverse.
La chetosi è però una condizione tossica perché questi corpi chetonici vanno eliminati e di questo se ne occupano i reni che, inevitabilmente, ne risentono. Inoltre, la mancanza di glucosio stimola la degradazione non solo dei grassi ma anche delle proteine, stressando anche il fegato.
Il successo di questa dieta è dunque da ricercare nella sua capacità di dare risultati evidenti in poco tempo, ma senza di fatto risolvere il problema del proprio peso: una volta reintrodotti i carboidrati è facile che il soggetto riprenda peso.
Le alternative
Viste le numerose controindicazioni che la dieta chetogenica porta con sé forse è meglio optare per delle valide alternative, magari realizzate da un professionista.
In linea generale l’alternativa migliore e che al tempo stesso si avvicina maggiormente a questo tipo di dieta è in regime alimentare leggermente iperproteico dove si favorisce il consumo delle proteine senza però eliminare i carboidrati e determinare dunque la chetosi.
Per questo motivo vi consigliamo di optare per esempio per alimenti come le noci sgusciate sopra citate, se non si è allergici: queste contengono Sali minerali, oligoelementi ed elettroliti ma anche zinco e ferro, oltre che un’ottima quantità di acidi grassi omega 3 e sono adatte a tenere sotto controllo gli zuccheri, vi basterà mangiarne un paio a merenda con un buon yogurt o come spuntino di metà mattina.