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Il calciofediolo è una vitamina D3 e, come appartenente al gruppo della vitamina D, è importante per l’assorbimento del calcio dallo stomaco e per il funzionamento del calcio nel nostro organismo.
Rammentiamo che il calcifediolo, elemento fondamentale del Didrogyl di cui oggi parliamo, è usato per trattare l’iperparatiroidismo (ghiandole paratiroidee iperattive) in persone che hanno insufficienza renale cronica e bassi livelli di vitamina D. Calcifediolo non può essere utilizzato per le persone che stanno ricevendo dialisi.
Didrogyl, come altri integratori a base di calcifediolo, può anche essere utilizzato per scopi non elencati nel breve elenco di cui sora, sulla base delle indicazioni del proprio medico di riferimento.
Per il suo utilizzo, è opportuno seguire tutte le indicazioni riportate sull’etichetta e sulla confezione, condividendo con il medico e con il farmacista tutte le informazioni sulle proprie condizioni mediche, allergie, e tutti i farmaci (da prescrizione o da banco) che si stanno usando.
In ogni caso, non si dovrebbe usare calcifediolo se si ha mai avuto una reazione allergica alla vitamina D.
Per assicurarsi che Didrogyl sia adatto a voi, informate il medico se avete:
Non è noto se questo medicinale possa generare degli effetti negativi su un bambino e sulla mamma in dolce attesa: per questo motivo sarebbe dunque opportuno non assumere il medicinale in gravidanza e, inoltre, informare il medico se siete incinta o se avete intenzione di rimanere incinta.
Non è noto se il calciofediolo possa passare nel latte materno o se possa influenzare il bambino allattato. Anche in questo caso, è bene non utilizzare il medicinale in queste condizioni, e informare il medico se si sta allattando al seno.
Come tutti i farmaci che contengono calciofediolo, è bene domandare assistenza medica di emergenza se si notano segni di una reazione allergica, come orticaria; respirazione difficoltosa; gonfiore del viso, labbra, lingua o gola.
Domandate inoltre un’assistenza medica se notate:
Effetti collaterali comuni possono includere:
Si tenga comunque conto che questo non è un elenco completo degli effetti collaterali di Didrogyl, e che dunque potrebbero verificarsi altri segnali. Parlatene con il vostro medico di riferimento.
Il calciofediolo interagisce con altri farmaci e prodotti, anche da banco. Pertanto, bene domandare al medico o al farmacista prima di utilizzare vitamine o integratori minerali. Molti integratori alimentari non soggetti a prescrizione, e contengono già del calcio o della vitamina D. L’assunzione di alcuni prodotti insieme può causare l’assunzione di troppi di questi ingredienti.
Si tenga anche conto che a volte non è sicuro usare certi farmaci allo stesso tempo. Alcuni farmaci possono infatti influenzare i livelli ematici di altri farmaci si assumono, e dunque aumentare gli effetti collaterali o rendere i farmaci meno efficaci.
Informate il medico di tutti i farmaci attuali e di tutti quelli che iniziate o smettete di usare, in particolare:
Per poter assumere correttamente il calciofediolo, seguite tutte le indicazioni riportate sull’etichetta di prescrizione. Il medico potrà occasionalmente cambiare la dose sulla base del trattamento desiderato. In ogni caso, non utilizzare questo medicinale in quantità maggiori o minori o per più tempo di quanto raccomandato. Mentre si utilizza calcifediol, potrebbe essere necessario esami del sangue.
Ricordiamo infine che i sintomi di sovradosaggio possono includere vomito, costipazione, perdita di appetito, sensazione di stanchezza o irritabilità, debolezza muscolare, sensazione di sete o caldo, tendenza a urinare meno del solito.
Nel caso in cui si sia saltata una dose, è possibile prenderla non appena se ne ricorda. Saltare la dose dimenticata se tuttavia è quasi ora per la dose successiva. Non prendere una dose extra per compensare la dose dimenticata.
Didrogyl deve essere preso seguendo sempre le indicazioni del proprio medico, che andrà a ponderare la dose “giusta” sulla base dei livelli di calcio del paziente nel sangue e nelle urine, e altri parametri.
Da foglietto illustrativo, la dose abituale di Didrogyl è comunque pari a 10-25 gocce e più al giorno secondo necessità in caso di osteomalacia; 10-25 gocce e più al giorno secondo necessità in caso di osteoporosi; 10-25 gocce e più al giorno secondo necessità in caso di problemi alle ossa dovute a malattie ai reni; 10-25 gocce e più al giorno secondo necessità in caso di ipocalcemia dovuta a problemi al fegato; 10-25 gocce e più al giorno secondo necessità in caso di ipocalcemia da scarso funzionamento delle paratiroidi.
Nell’ipotesi di contrazioni involontarie ed improvvise determinate da mancanza di vitamina D, il medico potrà suggerire 10 gocce al giorno per 2-3 mesi o 30 gocce al giorno per 6 settimane, da valutare periodicamente.
Per i bambini, la dose abituale di Didrogyl è evidentemente più bassa rispetto a quella degli adulti. Per le ipotesi di ipocalcemia non nei neonati, ad esempio, è generalmente di 5-20 gocce al giorno.
Come tutti i farmaci, anche Didrogyl può causare effetti indesiderati, anche se la gran maggioranza dei pazienti, ovviamente, non li avverte. Non ci sono inoltre effetti indesiderati comuni, con la conseguenza che quelli più “diffusi”, categorizzati come “non comuni”, interessano comunque non più di 1 persona su 100, e sono legati a vomito e diarrea.
Esistono poi altri effetti indesiderati, ma ben più rari, come vertigine e svenimento, debolezza ai muscoli o problemi sensoriali, aumento del calcio, del fosforo o del magnesio nel sangue, sete o diminuzione della fame o dell’assunzione di acqua, prurito, macchie rosse sulla pelle, perdita di peso.
Didrogyl non richiede specifiche modalità di conservazione. È dunque sufficiente tenerlo alla lontana dalla portata dei bambini e degli animali domestici, non usarlo dopo la scadenza e, dopo l’uso, non gettarlo nei rifiuti domestici o nell’acqua di scarico.
Didrogyl, in 1 ml, contiene 0,15 mg di calcifediolo. Una goccia contiene 5 mcg di calcifediolo. Gli altri componenti sono relativi al glicole propilenico.
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