Tutti noi siamo abituati a sentire parlare dei due tipi principali di diabete, quello di tipo 1 e quello di tipo 2. Ma forse non tutti sanno che il diabete, in realtà, non ha niente a che fare con l’alto livello di zucchero nel sangue. Esatto, si tratta di un termine generico utilizzato per qualsiasi condizione che provoca un elevato flusso di urina.
Nel diabete mellito, infatti, è l’elevato tasso glicemico a richiedere una sovraproduzione di urina per spingere l’espulsione dello zucchero in eccesso. Nel diabete insipido, invece, è il sistema di equilibrio idrico del corpo stesso che non funziona correttamente. Questo provoca un forte rischio di disidratazione e una serie di complicazioni molto gravi. Ne esistono di due tipologie: il diabete insipido nefrogenico e il diabete insipido centrale, più conosciuto come neurogeno.
Le cause
Le due forme di diabete insipido hanno anche due cause differenti. Pur essendo legati entrambi da un ormone antidiuretico chiamato vasopressina, si differiscono delle seguenti cause:
nel diabete insipido nefrogenico vi è una secrezione di vasopressina nella norma, ma il problema risale dai reni che non riescono a fornirle una risposta adeguata.
nel diabete insipido neurogeno vi è una mancanza, totale o parziale, della produzione di vasopressina, provocata dalla ghiandola pituitaria del cervello che non riesce a secernere l’ormone.
Meno comune è il diabete insipido gestazionale che, come è possibile intuire dal nome, si presenta in gravidanza e ha il suo picco durante il terzo mese. È molto raro ed è causato da un enzima rilasciato dalla placenta che contrasta con la vasopressina.
Sintomi
I segnali principali del diabete insipido sono due e sono collegati tra di loro: la poliuria, elevato flusso di urina, e la polidipsia, una sete eccessiva, risultato della perdita di acqua attraverso l’urina. E più si ha sete e più si beve. È quindi un circolo vizioso che può provocare anche forti situazioni di stress.
Tutto questo può portare alla disidratazione. Se la situazione si aggrava è possibile trovarsi di fronte all’ipernatriemia, una condizione in cui, a causa dei bassissimi livelli di acqua nel corpo, la concentrazione di sodio nel sangue aumenta, privando le cellule di acqua. L’ipernatriemia può portare problemi neurologici come una neuromuscolare eccitabilità, una forte sensazione di confusione, convulsioni e, nei casi più gravi, il coma.
Trattamento e prevenzione
![Trattamento e prevenzione diabete insipido](https://medicionline.it/wp-content/uploads/2020/05/Trattamento-e-prevenzione-diabete-insipido-1024x683.jpg)
Il diabete insipido diventa un serio problema se non si è in grado di sostituire il liquido che viene perso con le urine. In caso contrario, la condizione è abbastanza gestibile.
Nel diabete insipido neurogeno e nel gestazionale, un trattamento a base di farmaci può correggere lo squilibrio di fluido grazie alla sostituzione della vasopressina. Nel diabete insipido nefrogenico è necessario affrontare il problema ai reni.
Ma come funziona il farmaco?
È un trattamento che sostituisce la vasopressina utilizzando un ormone sintetico analogo, la desmopressina. Il medicinale è disponibile in spray nasale, in compresse e per iniezione. Non è efficace contro le cause renali per cui in quel caso è necessario affrontare la condizione a seconda del fattore scatenante. Se assunto sotto controllo medico, il farmaco è sicuro e prevede pochi effetti collaterali.
Nei casi meno gravi in cui vi è solo una perdita parziale di vasopressina, non è necessaria la sostituzione ormonale ma è possibile gestire la situazione con una maggiore assunzione di acqua.
I trattamenti per le malattie renali che comportano il diabete insipido possono variare. I più comuni sono:
- farmaci anti-infiammatori
- pillole di acqua
- bassa assunzione di sodio e aumento di liquidi supplementari.
Chiarito quanto sopra, non possiamo che ricordarvi brevemente che tutte i dati che sono riportati nel nostro odierno approfondimento sono riportati esclusivamente a scopo informativo, e che se desiderate saperne di più – su questa e su altre forme di diabete – non potete che rivolgervi direttamente al vostro medico di principale riferimento.
Vi consigliamo pertanto di approfondire qualsiasi aspetto legato a questa malattia direttamente con il vostro medico, condividendo con lui tutti i principali sintomi che potrebbero configurare questa condizione, arrivando così all’individuazione dei migliori trattamenti per la gestione delle proprie situazioni cliniche.