Una app che aiuta il paziente diabetico a gestire meglio la patologia, con sensori che in tempo reale misurano la glicemia e la trasmettono allo smartphone, può migliorare la qualità di vita del paziente e potrebbe ridurre il rischio di complicanze, quindi di ospedalizzazioni e accessi in Pronto Soccorso per eventi connessi con la malattia e le sue complicanze. L’uso di questi dispositivi, oltre a migliorare la qualità di vita dei pazienti, potrebbe quindi, per gli esperti, tradursi in un risparmio anche per il Servizio Sanitario Nazionale, grazie alla riduzione di visite e ricoveri. È il cuore di un progetto di ricerca condotto da VIHTALI – Value in Health Technology and Academy for Leadership and Innovation (spin off dell’Università Cattolica, campus di Roma) – in collaborazione con l’Agenzia Regionale di Sanità della Regione Toscana e promosso da Abbott.