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La dermatite seborroica, detta anche “eczema seborroico”, è una patologia cutanea che colpisce prevalentemente le aree cutanee ricche di ghiandole sebacee quali ad esempio il viso, il petto, il canale uditivo e, soprattutto, il cuoio capelluto. Vediamo come prevenirla e, eventualmente, curarla.
Le crosticine bianche ai lati del naso, fra le sopracciglia o fra i capelli non sono i segni di una mutazione nè che stiamo cambiando pelle come i serpenti. Questo fenomeno, cosi diffuso e un po’ misterioso, ha un nome: dermatite seborroica. Che tecnicamente altro non e’ che un disturbo dermatologico acuto che si manifesta con desquamazione dell’epidermide, prurito e rossore in una o più zone cutanee e che nella maggioranza dei casi sono il viso, il cuoio capelluto o zone dell’organismo in cui c’e’ una maggiore concentrazione di ghiandole sebacee (inguine, ascelle); da qui il termine seborroica. Ad essere precisi e’ definita (malattia) pur non compromettendo assolutamente lo stato di salute del paziente , ma può creargli seri disagi psicologici soprattutto nelle manifestazioni molto estese o visibili come il volto.
E’ curioso sapere che la dermatite seborroica esisteva già ai tempi di Galeno (150 d.c.) ed era definita “steatorrea” ossia flusso di sebo mentre ancora nel 1870 fu ben descritta dal dermatologo austriaco Ferdinand Ritter Von Hebra come “seborrea oleosa” e nel 1886 il dottor Paul Gerson Unna pubblicò un importante studio sulla malattia dando il la agli studi effettivi su di essa.
Erroneamente si teme che possa essere contagiosa e gridare una scarsa o insufficiente igiene della propria persona, soprattutto se cronica; nulla di più sbagliato, ed inevitabilmente lo stress da disagio rientra tra i fattori che maggiormente la acuiscono . Da un punto di vista medico non sono certe nè definite le cause ma si possono individuare dei fattori che di certo giocano un indiscusso ruolo nella sua manifestazione :
– la malassezia: una forma di vita microscopica (fungo) che cresce insieme ai batteri nel sebo. E’ stato di fatto riscontrato che solo i prodotti che contengono il Ketoconazolo (un agente antimicotico) possono attutire gli effetti del fungo e per tanto sono spesso consigliati nel trattamento topico ;
– predisposizione genetica ;
– stress /affaticamento: non sono noti i meccanismi che nelle situazioni complesse, emotivamente parlando , della vita possano condurre a somatizzazioni cosi forti come la dermatite seborroica ma certamente il nostro umore e lo stato d’animo influenzano il sistema nervoso che può scatenarsi anche in questo modo;
-i cambi di stagione : l’inverno con l’inevitabile disidratazione, dovuta sia al freddo che al fatto che si beva meno , e’ sicuramente il periodo del’ anno in cui si manifesta maggiormente. Il sole e’ da sempre un valido aiuto offerto gratuitamente dalla natura.
E’ spesso sottovalutato mentre il consulto medico e’ fondamentale anche solo per escludere altri disturbi cutanei con sintomi similari ma invece differenti e anche più gravi (psoriasi / dermatite atopica / tigna) e si realizza in tre fasi :
– anamnesi: quali sono i sintomi? Quali farmaci assumete? Che tipo di problemi di salute avete avuto o avete adesso?
– visita: attento esame della zona colpita;
-biopsia cutanea: prelevamento di lembi di pelle e esame di questi.
Sfortunatamente non esiste una cura generale e /o generica , i casi vanno valutati singolarmente in base al tipo di pelle ma di default e’ consigliato l’uso di un antimicotico sotto forma di shampoo, doccia schiuma, gel o crema. Si vendono in farmacia ( senza ricetta) sia all’1 o al 2 % di concentrazione e il più diffuso e venduto e’ il Ketoconazolo seguito a ruota dalla Ciclopiroxdamina e la terbinafina.
Maggiore attenzione bisogna dare all’uso non controllato del cortisone che allevia nell’immediato i sintomi principali ossia il prurito e il rossore ma alla lungo può provocare effetti collaterali significativi come l’ irsutismo o addirittura l’aumento del rischio di infezione, l’iperglicemia e la soppressione di determinati ormoni .
Volendo riepilogare in pochi e semplici consigli poniamo dei punti fissi :
-usare una crema antimicotica
-non usare saponi aggressivi
-usare abiti e accessori esclusivamente in cotone
-radersi sempre (la barba nasconde e fomenta il problema)
-non grattarsi.
Se poi siete contrari ai medicinali abbiamo delle opzioni tratte dal mondo naturale :
-l’olio di tea tree pare efficace come cura soft e non comporta nessun effetto collaterale essendo idonea anche a soggetti allergici ;
-gli acidi grassi omega 3 sottoforma di olio di pesce anche fino a tre grammi. E’ comunque una buona abitudine generale consumare pesce azzurro (alimento consigliato anche per evitare il gonfiore della pancia) i cui acidi polinsaturi sono importanti per il processo di formazione delle membrane cellulari .
Oppure possiamo rivolgere gli occhi al passato e guardare ai rimedi della nonna:
– applicazione di miele diluito in acqua calda ;
-lievito vivo ;
-integratore a base di zinco selenio e the verde ;
-dieta sana e con pochi grassi animali;
-uso di erbe officinali .
La dermatite seborroica del bebe’
Una particolare forma di dermatite seborroica ha accompagnato parte di noi nei primi giorni di vita : la famosa crosta lattea.
La dermatite seborroica a 4 zampe
Non stupitevi nell’ apprendere che anche i nostri amici animali non ne sono esenti, infatti sia cani che gatti possono soffrirne a causa di malattie autoimmuni o dell’apparato endocrino, carenze nutrizionali ma anche parassiti o virus. A tutte queste possiamo aggiungere una predisposizione genetica : per esempio nei gatti il persiano ne e’soggetto per sua natura. Sintomi similari a quelli dell’ uomo ossia prurito, pelo grasso e cute squamosa e maleodorante e va curata con shampoo idoneo, balsamo e vitamine.
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