Depressione: ecco come si combatte in cucina

Il mistero è presto svelato. Secondo quanto ha spiegato al locale Guardian l’ideatrice dell’iniziativa, Emma Thomas, l’idea è quella di combattere la depressione attraverso la cucina, diffondendo delle pietanze dai colori cupi e, appunto, antistress (il colore cupo dovrebbe rappresentare l’oscurità dello stato d’animo dei “cuochi”). Inoltre,chi vuole può contribuire a creare gli stessi dolci, andando a intervenire in maniera diretta sulle varie fasi della predisposizione dei propri alimentari, e confrontandosi così con pasticceri esperti che aiuteranno a ritrovare la perduta serenità.

“Sfornare è creativo e ti fa sentire meglio” – ha affermato Thomas – “ho realizzato che preparare una torta può aiutare le persone ad aprirsi e a parlare dei propri problemi. Il depressed cake shop serve proprio a questo“.

Ad esserne fermamente convinto è anche John Whaite, ex depresso e oggi molto più felice grazie alla diffusione di un libro (“Recipes for every day and mood”) nel quale dedica un intero capitolo a quelle ricette che contribuirebbero a scacciare la tristezza. “Preparare un dolce” – afferma l’autore – “può essere visto come impastare le forze distruttive della depressione per creare qualcosa di costruttivo; un risultato ottenuto con le sole proprie forze, di cui essere fieri. Qualcosa che si può persino mostrare orgogliosi agli amici e mangiare in compagnia“.

L’ideatrice del progetto ha ora in mente nuovi piani, tra cui l’organizzazione di sessioni itineranti di terapia ai fornelli in tutto il Regno Unito.