Secondo quanto emerso di recente, le dichiarazioni di alcuni neurologi sembrano non essere positive riguardo al Covid 19. Proprio in tal senso sembra che soggetti giovani e più anziani siano colpiti a livello mentale perché soffrono dell’allontanamento delle persone a loro care.
Un disagio da non sottovalutare, seppur sembri poco significativo. Le relazioni sociali sono un punto fondamentale per l’individuo perché gli consente di stare bene; basti pensare allo stimolo della fame, mangiamo per stare bene quindi se manca questo elemento noi sentiremo un vero e proprio disagio.
Il cervello è uno degli organi piu’ complessi ed affascinanti. Le relazioni sociali vanno ad incidere su alcune aree cerebrali.
Nel periodo di Lockdown si è dovuti arrivare a delle restrizioni abbastanza importanti e non tutti sembrano aver vissuto queste privazioni affettive in maniera positiva. Un isolamento che è durato a lungo e che allo stesso tempo ha permesso di capire l’importanza di alcune persone nella propria vita.
Rispetto alle generazioni passate noi abbiamo la fortuna della tecnologia che ci ha permesso di abbattere queste barriere invisibili del Covid 19. Come? Attraverso l’utilizzo dello smartphone, in particolar modo dell’utilizzo delle videochiamate!
Nonostante questo però si è riscontrato un aumento consistente di depressione. E’ finito il periodo più buio del lockdown, come lo abbiamo vissuto nei primi mesi di blocco, però troviamo sempre una difficoltà nel ritornare alla normalità.
Un dettaglio che spaventa gli scienziati perché potrebbero peggiorare questi stati di salute mentale. Speriamo quindi nell’arrivo della prima dose del vaccino che, secondo quanto trapelato, sembrerà essere disponibile a partire dalla metà di gennaio 2021.