L’occhio di pernice è in realtà un classico ispessimento degli strati più superficiali della nostra pelle, molto simile ad un callo, che si presenta in varie zone dei nostri piedi. Questo callo è chiamato così in quanto spesso compare tra due dita del piede e presenta una forma tipicamente circolare. Il disturbo è spesso fastidioso e doloroso, ma è ovviamente possibile curarlo attraverso varie cure e trattamenti che il podologo potrà consigliarci. Approfondiamo dunque di seguito questo argomento parlando delle cause del problema, dei sintomi, e delle possibili terapie da seguire, buona lettura.
Le cause che provocano questo problema
Questo specifico callo si presenta, come detto, con una forma circolare, e sarà di un colore giallastro, morbido al tatto, che si genere a causa dello strofinamento tra le dita all’interno di una calzatura, in particolare se stretta. L’occhio di pernice, infatti, risulta morbido, stando agli esperti, proprio a causa del continuo flusso di sudore che si crea all’interno delle scarpe e sui nostri piedi. I calli si generano per evitare che il continuo sfregamento tra le dita produca delle vere e proprie lacerazioni, ed ecco spiegato il perché dell’inspessimento degli strati di pelle.
Sebbene i calli e l’occhio di pernice sembrino essere la stessa cosa, ciò non è propriamente corretto, i primi, infatti possono svilupparsi su tutto il corpo, sono molto comuni ad esempio i calli sulle mani, come quello “dello scrittore”. L’occhio di pernice, invece, si può osservare solo sui piedi, e sarà molto più profondo rispetto ad un callo generico, e dunque più difficile da eliminare.
![Una incredibile quantità di calli è presente sulle mani di quest'uomo](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/07/Una-incredibile-quantita-di-calli-e-presente-sulle-mani-di-questuomo-1024x683.jpg)
I calli si generano solo a causa dello sfregamento?
I calli non si generano in un solo modo, anzi, la presenza di patologie al piede come: alluce valgo, eccessiva attività fisica che necessita di uno sforzo dei piedi, il piede torto, possono tranquillamente causare la proliferazione di calli. Le ballerine, ad esempio, a causa degli eccessivi sforzi e delle ore passate in piedi, presentano molto spesso numerosi calli nella zona plantare, proprio come risposta fisica che tenta di proteggere la zona fortemente irritata. Spesso, inoltre, l’occhio di pernice è causato dall’utilizzo di calzature non adatte ai nostri piedi, sia perché troppo strette che troppo larghe, o perché magari si indossano spesso tacchi.
![Un uomo ha male ai piedi a causa delle calzature troppo strette](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/07/Un-uomo-ha-male-ai-piedi-a-causa-delle-calzature-troppo-strette-1024x732.jpg)
Il legame tra questo disturbo ed il diabete
Come detto, l’occhio di pernice è una tipologia di callo, e solitamente, seppur doloroso, non intacca più di tanto la nostra salute generale. Quando però questo callo affligge una persona che soffre di diabete la questione sarà differente, infatti, stando ai medici, in questi individui l’occhio di pernice potrebbe provocare dei problemi anche seri. Nelle persone diabetiche il callo finisce molto spesso con l’infiammarsi e l’infettarsi generando dolori intensi in chi ne soffre. Se non curata adeguatamente, inoltre, l’infiammazione potrebbe degenerare in dolorosissime ulcere.
Spesso però il diabete altera il funzionamento dell’intero sistema nervoso dell’essere umano, ed infatti è risaputo che chi soffre di questa malattia spesso non si accorge della presenza di lacerazioni, abrasioni e tagli presenti sul proprio corpo. A causa di ciò sono molti i pazienti diabetici che non si accorgono della presenza di un occhio di pernice particolarmente gonfio ed infiammato, che col tempo dunque peggiore all’insaputa dell’individuo che ne soffre.
Quando rivolgersi al medico?
Risulta importante rivolgersi ad un podologo quando si soffre di questo fastidio per affrontarlo in maniera corretta, il medico infatti riuscirà a riconoscere ed eliminare il callo abbastanza facilmente. L’occhio di pernice è infatti facilmente visibile ad occhio nudo proprio grazie alla sua particolare forma, ed è per questo motivo facilmente diagnosticabile da una persona esperta del settore. Nonostante ciò, stando alle parole dei podologi, è sempre importante capire anche la causa scatenante del problema per evitare che quest’ultimo si riverifichi in futuro. Spesso l’occhio di pernice si presenta e scompare in maniera del tutto automatica dopo qualche giorno, ma, quando ciò accade spesso durante il corso dello stesso anno, o se con l’ausilio di appositi cerotti il fastidio continua ad esserci, è utile anche contattare il proprio medico di base, che sarà in grado di prescrivervi farmaci specifici o degli esami specifici.
Come si elimina l’occhio di pernice?
Il podologo consiglierà al paziente di cercare di eliminare innanzitutto le cause che scatenano il problema, e di iniziare ad utilizzare calzature apposite, eliminando dunque scarpe eccessivamente strette e scomode. Una volta fatto ciò, solitamente, il medico consiglierà di utilizzare creme idratanti che hanno proprio il compito di ridurre l’ispessimento della pelle e l’infiammazione in atto. Molto utili sono anche alcuni sali naturali ed il bicarbonato, che riescono spesso a risolvere il problema in maniera abbastanza semplice. Particolarmente efficaci sono anche dei cuscinetti plantari , o cerotti in gomma, che evitano che la zona interessata continui a sfregare sulle altre dita, acuendo così ancora di più il fastidio.
Quando queste cure non hanno successo il podologo potrebbe considerare l’ipotesi dell’operazione, ma solitamente tale pratica non risulta mai necessaria, sebbene la procedura sia molto semplice e sicura. I chirurghi, nello specifico, effettueranno una piccola incisione sul callo per rimuovere gli strati di pelle eccessivamente duri che si trovano sotto l’occhio di pernice. L’assenza di recettori del dolore aiuta sicuramente, ed infatti tale processo non ci causerà particolari fastidi, ed eliminerà tutte le cellule morte presenti in quella specifica area. Consigliamo comunque di rivolgersi sempre e solo a persone altamente qualificate al fine di evitare l’insorgere di ulteriori patologie.