La pandemia da Coronavirus è senza dubbio un problema che affligge tutto il mondo. Tra lockdown, perdite di impiego, isolamento sociale, stati di depressione e il rischio di infettarsi, molte persone hanno iniziato a pensare idealmente un trasferimento momentaneo nei paesi dove il Coronavirus non c’è. Ovviamente questo non è possibile, vi ricordo che al momento è possibile viaggiare solo per seri problemi di salute, per motivi di lavoro e per rientrare nel proprio domicilio di residenza.
In ogni caso, per quanto risulta difficile da credere, ci sono posti talmente isolati del mondo dove il virus non è riuscito ad arrivvare. Altri invece, hanno dichiarato che il virus non lo hanno all’interno del loro stato, però è un po’ più difficile da credere per ovvi motivi geografici che dopo vi spiegheremo.
I sette posti dove il virus non è arrivato
Parliamo di questo non certo per trasferirci li, anche se a molti piacerebbe. Vi ricordo infatti che non è possibile viaggiare, specialmente perché andare a vivere in uno di questi posti ed essere portatori senza saperlo di Covid19, significherebbe infettare popolazioni che al momento sono salve.
I posti dove sembra che non vi siano casi di coronavirus sono in tutto sette. Risulta anche plausibile perché di fatto sono isole e arcipelaghi molto isolati. Si tratta di:
- Nauru
- Tonga
- Kiribati
- Micronesia
- Palau
- Samoa
- Tuvalu
Fino a pochi mesi fa rinetrava nell’elenco anche Vanuatu, fino a quando però il 10 di novembre rinetrò un cittadino asintomatico. Nelle isole Marshall e le isole Salomone invece, i primi casi ci sono stati a ottobre. Nonostante questo, essendo stati subito riconosciuti come portatori di Coronavirus, sono stati messi in isolamento e nessun altro è stato infettato.
Questi paesi si trovano nel bel mezzo del Pacifico, questo ha permesso di chiudere i confini e isolarsi dal mondo esterno. Hanno subito preso in seria considerazione il rischio del virus, anche per via del loro sistema sanitario che per certo non avrebbe retto la diffusione del covid19.
Ciò non vuol dire che non hanno subito nessun tipo di danno a causa della pandemia. Si tratta di paesi dove l’economia si basa soprattutto sul turismo. Inutile dire che la chiusura dei confini ha causato gravi perdite economiche al paese, riducendo anche gli approvvigionamenti di cibo.
Esistono inverità altri posti dove non è arrivato il coronavirus, per esempio Kure, un atollo delle Hawaii, con un numero di persone che vi abitano pari a 4. Vediamo invece quali sono i due paesi dove ufficialmente il virus non c’è, però restano alcuni dubbi sulla veridicità dell’informazione.
Due paesi senza Covid: Turkmenistan e Corea del Nord
Ufficialmente hanno dichiarato che nei due paesi non vi è il coronavirus, nemmeno un caso di contagio. E’ però difficile da credere, soprattutto perché confinano con paesi che sono stati colpiti più o meno pesantemente dalla pandemia.
Da una parte abbiamo Turkmenistan, confinante con l’Iraq, il quale ha 566 mila casi totali a oggi, con 12.460 decessi. Per quanto riguarda la Corea del Nord invece, confina con la Cina stessa e con la Corea del Sud, dove sono stati registrati quasi 40 mila casi di Covid e 556 decessi.
Molte persone dubitano che davvero non sia arrivato il Coronavirus in questi paesi, un po’ perché geograficamente è difficile contenere i contagi, un po’ perché si tratta di paesi con governi autoritari dove non vi è la libertà di stampa.
A luglio alcuni funzionari dell’OMS viaggiarono per Turkmenistan e hanno raccolto testimonianze di persone che hanno denunciato un aumento di infezioni respiratorie e polmoniti e pensano si tratti di coronavirus. Le autorità hanno si detto che vi è stato un aumento di morti legate a problemi respiratori nel corso del 2020, però hanno attribuito la causa al maggior inquinamento.
Parlando della Corea del Nord, alcuni esperti hanno avanzato l’ipotesi che effettivamente non ci sono casi perché furono tra i primi a chiudere i confini e annunciò dall’inizio che non li avrebbe aperti fino alla scoperta di una cura per il Covid19. Mise le mascherine obbligatorie dall’inizio e impose forti restrizioni per quanto riguarda i ritrovi pubblici. Vi è perciò l’effettiva possibilità che il paese, agendo con tempestività, abbia tenuto fuori dalle porte di casa il covid19.