Dal fronte coronavirus sembrano non arrivare più notizie. Eppure, in alcune zone del mondo, questa nefasta infezione continua a causare problemi. Stavolta è il turno dell’ultima variante, denominata “Arturo”, che si starebbe iniziando a diffondere in India. I casi sarebbero già più di mille, ma secondo gli esperti non c’è da preoccuparsi, e soprattutto non ci sono prove a sostegno del fatto che questa variante potrebbe essere in qualche modo più pericolosa delle sue precedenti.
Sebbene siano state segnalate nuove varianti COVID, i sintomi COVID sono stati gli stessi più o meno di recente senza nuovi sintomi a cui prestare attenzione per il pubblico in generale. Ma c’è stato un aumento del numero di casi di influenza a causa dei cambiamenti stagionali che hanno causato uno stato di panico dovuto ai sintomi simili a quelli del COVID. Pertanto, è ancora importante che il pubblico in generale rimanga vigile e si protegga seguendo le misure preventive COVID come mascherarsi, lavarsi frequentemente le mani e limitare i viaggi e gli spostamenti in caso di malattia.
I sintomi più comuni del COVID includono febbre, tosse e affaticamento insieme ad altri stati di salute cagionevole come mancanza di respiro e difficoltà respiratorie generali, dolori muscolari e ossei, mal di gola, naso che cola, dolore toracico e mal di testa, solo per citarne alcuni. Questi sono tutt’oggi i sintomi che si riscontrano più spesso. I sintomi sono abbastanza simili al virus dell’influenza, con questa situazione che ha anche causato malintesi e confusione tra le persone. Mentre in India esiste solo una dose precauzionale, in diversi paesi i governi stanno somministrando 4 dosi di vaccino COVID in totale che include due dosi primarie e due dosi di richiamo. L’emergere di una nuova variante rende forse ancora più evidente la confusione sulla necessità di un quarto vaccino. Il sistema immunitario ha già iniziato a sviluppare anticorpi dopo la vaccinazione iniziale, il che aiuta a combattere il COVID-19 e le sue varianti.
Per evitare COVID e influenza le persone dovrebbero continuare a praticare abitudini igieniche come indossare mascherine, rimanere volontariamente in casa se si notano sintomi, autoisolamento nel caso in cui qualcuno con cui sei stato in contatto risulti positivo alle infezioni virali, igienizzare frequentemente le mani, disinfettare le aree comuni delle case, evitando di toccare le superfici esposte senza pulirle. Attualmente, la variante dominante a livello nazionale è XBB.1.5, con l’89,6% dei casi, seguita da BQ.1.1, con il 6,7% dei casi. Quando ricevi un test COVID-19, non scoprirai quale variante ha causato la tua infezione. Questo perché i test COVID-19 rilevano solo la presenza del virus, non determinano la variante. Il sequenziamento genomico esamina il codice genetico del virus per determinare quale variante ha causato l’infezione.