Non è possibile parlare di una predisposizione a contrarre il Coronavirus di coloro che soffrono di malattie neuromuscolari rare, come ad esempio l’atrofia muscolare spinale – Sma oppure la distrofia di Duchenne e di Becker. Nonostante questo, è bene ricordare che si tratta di pazienti piuttosto fragili, con un sistema immunitario compromesso. Non solo, nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti che soffrono già di problemi respiratori gravi. La preoccupazione è che se questi soggetti dovessero contrarre il virus, le conseguenze respiratore e le infezioni potrebbero comportare complicanze gravi, sino anche alla morte.
Quali sono i consigli che arrivano dagli specialisti? Oltre a seguire tutte le raccomandazioni che il Ministero della Salute ha fatto all’intera cittadinanza, coloro che soffrono di malattie neuromuscolari rare devono prestare attenzione anche a:
- Contatti. Questi soggetti devono avere contatti solo ed esclusivamente con le persone del proprio nucleo familiare.
- Farmaci e attrezzature. È bene che sia presente in casa una fornitura di farmaci per almeno 30 giorni, nonché una fornitura per ugual tempo delle attrezzature per il supporto ventilatorio. Da ricordare che in caso di necessità, è possibile richiedere la consegna dei farmaci a domicilio.
- Ventilazione. I dispositivi per la ventilazione invasiva e non invasiva e la macchina per la tosse sono salvavita. Proprio per questo motivo è necessario continuare ad utilizzarli.
- Igiene dei macchinari. È molto importante che la maschera dei macchinari venga pulita e disinfettata in modo costante e con maggiore frequenza rispetto al solito. Anche i filtri antibatterici devono essere cambiati con maggiore frequenza.
- Sostituzione cannula tracheale. Nei soggetti in ventilazione con tracheostomia, è bene richiedere la sostituzione della cannula a domicilio oppure, se possibile, posticipare questa operazione.
- Fisioterapia. La fisioterapia deve continuare, purché si utilizzino guanti e mascherine. Sarebbe meglio che la fisioterapia avesse luogo a domicilio.
- Aerosol e tracheoaspirazioni. Queste e altre pratiche possono generare goccioline. È quindi bene cercare di evitarle in questo periodo di emergenza sanitaria quanto più possibile.