Preoccuparsi della salute del colon è importante - Foto di Anna Tarazevich/pexels.com
Il colon è un organo cavo e può ammalarsi causando particolari tipi di problemi. Il colon è la parte finale dell’ intestino tenue e bisogna prestargli molta attenzione come vedremo. Esistono diverse cause che comportano la patologia del colon irritabile e ciò può provocare dei grandi fastidi soprattutto nella zona dell’ addome. Di colon irritabile o intestino irritabile ne soffrono molte persone e per prevenire e curare questo disagio, c’è bisogno anche di un tipo di regime alimentare ben studiato che può esser consigliato da specialisti del settore. È un problema che non deve essere sottovalutato per nessuna ragione ed ora vedremo che cibi ingerire per evitate situazioni spiacevoli.
L’ intestino irritabile è un fastidio che colpisce circa una persona su dieci. Di solito, il colon irritabile è una sindrome che riguarda in maggior numero le donne e prevale nella fascia di età che va dalla ventina ai cinquantina di anni. Non è semplice per il soggetto colpito riconoscere il motivo scatenante e perciò sarà molto utile rivolgersi ad un professionista per avere le giuste indicazioni. Essendo un fastidio che provoca dolore e gonfiore, potrà risultare utile anche bere molto nel quotidiano. I cibi da ingerire qualora di soffra di colon irritabile sono vari, tra questi sicuramente la frutta e la verdura. Infatti, questi tipi di alimenti hanno una gran percentuale di acqua. Molto indicati sono cereali come l’ avena, la quinoa e il riso. Inoltre, sarà necessario limitare l’ assunzione di cibi contenenti glutine perché potrebbero urtare la sensibilità del colon.
Restando in materia di cibo, ci saranno anche degli alimenti assolutamente sconsigliati, che se assunti potrebbero essere la causa di possibili complicazioni. Un alimento non raccomandato è il latte. Anche bere bevande a base alcolica non è indicato, infatti potrebbe provocare irritazioni alla zona intestinale ancor più evidenti. Altri alimenti sconsigliati da assume sono: cioccolato a latte (è possibile mangiare piccole quantità di cioccolato fondente), fritti e zucchero in modo non regolato. Qualora si soffra di colon irritabile bisognerà prestare molta attenzione allo stile alimentare ogni giorno e frequentare in maniera periodica medici specialisti che offriranno i migliori consigli per limitare i problemi.
Abbiamo elencato alcuni alimenti che è raccomandato assumere in queste specifiche situazioni, ora ne elencheremo altri. Le uova rappresentano un alimento molto semplice da digerire e oltre ai molti principi proteici che forniscono al nostro organismo, non tenderanno a peggiorare la situazione di un colon irritabile. Un’ altra fonte proteica da poter assumere sono le carni bianche come il pollo. Detto ciò, è palese come sia comunque semplice stilare un piano alimentare completo e saporito anche se si soffra di colon irritabile. Altamente sconsigliati tutti quei cibi troppo unti (quindi fritti) o troppo grassi, poiché questi saranno i vostri peggior alleati nella protezione di colon e intestino. Una domanda molto accreditata è: se soffro di colon irritabile, chi dovrei consultare? Vediamo, allora, chi bisogna ascoltare in questi casi.
Abbiamo visto che gestire questo problema è possibile attraverso una buona alimentazione, ora vediamo a chi rivolgersi per avere dei consigli dettagliati sulla questione. Il nutrizionista è la persona che vi aiuterà a gestire questi sintomi scomodi. Il medico sarà in grado di creare un piano alimentare ad hoc per il vostro organismo, stabilendo i cibi da assumere e il corretto dosaggio delle quantità. Talvolta potranno essere consigliati degli integratori per rinforzare l’ organismo e tenere a bada possibili aggravamenti. Lo stesso medico stabilirà, in base alla vostra situazione specifica, quante volte al mese o all’ anno bisognerà effettuare un controllo. Nello specifico, il nutrizionista, per contrastare il dolore e i sintomi del colon irritabile, avrà la possibilità di consigliare una dieta low FODMAP. I FODMAP sono fruttosio, lattosio, fruttani, galattooligosaccaridi, polioli e sono identificati come dei carboidrati a catena corta. Quest’ ultima prevede una drastica diminuzione, ma non l’ eliminazione, di alimenti che alternano la sensibilità del colon. Per darne un’ idea, questa dieta prevede di diminuire abbastanza il quantitativo di carboidrati per cercare di rilassare la zona finale dell’ intestino.
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