Farmaci

Colchicina, un composto dei farmaci contro la gotta

La Colchicina è un estratto d alcune piante dal nome omonimo che consiste in un composto di tropoloni, che sono particolarmente solubili con le classiche soluzioni farmaceutiche e fitoterapiche come l’acqua, l’etanolo ma anche il cloroformio. La Colchicina si sfrutta per combattere la got e alcune flogosi, ovvero reazioni infiammatori dell’organismo ad agenti patogeni e danni cellulari. Un largo impiego viene fatto in particolare per alcune patologie auto-infiammatorie come le Febbri periodiche e la Febbre Mediterranea Familiare. Recenti studi hanno portato la Conchicina anche in ambito cardiovascolare, per le infiammazioni del pericardio o la terapia della Sindrome di Dressler.

Come agisce

La farmacodinamica della colchicina è data dalla sua capacità di legarsi ai microtuboli, favorendone così la depolimerizzazione e impedendo la formazione del fuso in mitosi e la suddivisione cellulare. La sostanza ha anche un ruolo antinfiammatorio, che ne giustifica l’utilizzo in caso di patologie acute come la gotta. Il trattamento prolungato della sostanza, a causa dell’azione inibitoria sui microtubuli e sulla polimerizzazione, può determinare l’insorgenza di patologie neuromuscolari.

Nello specifico la colchicina si è dimostrata molto efficace nella riduzione la proliferazione dei leucociti, nel contrastare la fagocitosi e nel ridurre la secrezione di leucotriene di tipo B4, un mediatore con capacità pro infiammatoria. La colchicina assunta per bocca viene assorbita nel duodeno ed è in grado di garantire un picco a livello del sangue nel giro di due ore, per essere eliminata poi attraverso la bile. L’attività pro-apoptotica della colchicina, la rende utilizzabile nel trattamento delle patologie iperplastiche come il cancro.

Terapie

La colchicina, agendo sulle infiammazioni, viene prescritta ai malati di gotta come antidolorifico e antinfiammatorio quando gli effetti dell’artrite gottosa colpiscono il paziente. È il caso del farmaco Colchicina Lirca, specifico per questo trattamento. La colchicina può essere utilizzata, raramente, anche per diversi casi di artrite che non derivino dalla gotta, ma la sua prescrizione viene fatta con cautela, presentando anche effetti collaterali non registrati in altri farmaci, seppur meno efficaci. Questi sono in genere gli antinfiammatori FANS non steroidei. Nell’introduzione a questo articolo si è anche accennato all’utilizzo della colchicina come principio utilizzato nella terapie di alcune febbri auto-infiammatorie, come la Febbre Mediterranea Familiare, ma non in Italia, in quanto non vi sono casi relativi a questa patologia.

Si è anche accennato all’utilizzo, piuttosto recente, per le infiammazioni del pericardio, e gli studi finora effettuati hanno indicato il 90% di successi nell’utilizzo della colchicina in questo campo. Anche se incompleti, questi studi hanno indotto l’associazione dei cardiologi ANMCO, a commissionare uno studio più approfondito per giungere ad un protocollo terapico efficacie nel combattere la pericardite, da utilizzare in fase di prevenzione per le recidive.

Posologia e modo d’uso

La colchicina viene venduta in compresse da deglutire con acqua. In caso di attacco di gotta, si assumeranno fino a 3 compresse al giorno, immediatamente prima del pasto. Nella profilassi invece per mantenere la situazione, si assume una compressa al giorno, a giorni alterni. Il dosaggio viene comunque prescritto dal medico in base al quadro clinico che ha davanti.

Effetti collaterali farmacologici

Come accennato, la colchicina presenta un’elevata tossicità che potrebbe sortire in effetti collaterali più o meno gravi. In caso di controindicazioni, il paziente potrebbe presentare disturbi gastrointestinali quali vomito, diarrea o dolori all’addome, ma terapie troppo prolungare potrebbero portare anche a modificazioni del midollo, miopatie ed alopecia, oltre ad una disfunzione nell’assorbimento della vitamina B12.

Particolare attenzione deve essere posta ai sovra-dosaggi, che possono presentare fino al 30% di mortalità dovuta alla colchicina, che è tossica in dosi al si sopra dei 10mg, limite da ridurre in caso di pazienti con problemi ai reni.

La pianta da cui viene estratta la colchicina

Parliamo adesso della pianta dalla quale viene etratta la colchicina. Si tratta della Colchicum L o più comunemente Colchico. Si tratta di una pianta dalle tossine mortali. Non esiste un antidoto al suo veleno. Ciò che ha portato delle persone erroneamente a consumarla è la somiglianza dei suoi fiori con i fiori delle piante appartenenti al genere Crocus.

La specie più comune è la colchicum autumnale. Vengono usati i fiori, ma anche il bulbo e i semi per estrarre varie sostanze come la resina e la gomma. La colchicina ugualmente viene ottenuta e utilizzata poi in medicina ma in dosi molto basse, di circa 0.5 e 1 mg.

La colchicina contro la gotta

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La colchicina viene usato per realizzare farmaci proprio contro la gotta. Questo per via della sua potente azione antinfiammatoria, utile soprattutto per la gotta acuta. Si tratta di un’infiammazione che interessa le articolazioni del corpo, portando a forti dolori. La gotta viene causata da un’eccessiva produzione di acido urico, il quale è si presente nell’organismo, ma in dosi inferiori.

I valori di acido urico nel sangue portano alla formazione di cristalli all’interno delle articolazioni, i quali provocano poi il dolore. La causa è su base genetica e interessa quasi sono gli uomini. Ci sono comunque alcuni fattori di rischio, come per esempio consumare troppa carne, in particolare quella ricca di purina come il manzo, il maiale, il cuore, il fegato, la trota e l’acciuga.

La gotta si manifesta come un dolore intenso alle articolazioni, specialmente delle mani e dei piedi e in particolar modo la notte. La prima parte del corpo colpita di solito è l’alluce. Oltre al dolore compare anche gonfiore e rossore, oltre che prurito intenso. In alcuni casi può comparire anche febbre e malessere generalizzato.

Cos’è la Colchicina Lirca

La colchicina lirca viene usata proprio caso di artrite gottosa. Ma anche per trattare la pericardite acuta e quella ricorrente. Il medico può, in caso di attacco acuto di gotta, prescrivere al paziente di prendere 2-3 compresse al giorno prima dei pasti. Per una profilassi nel lungo periodo invece, può essere che consigli l’assunzione a giorni alterni, di una sola compressa.

Interazioni

La colchicina non va assunta in concomitanza con le ciclosporine, perché aumenta il rischio di nefrotossicità e mielotossicità data dalle concentrazioni di ciclosporine nel sangue.

Avvertenze e controindicazioni

E’ molto importante far sapere al proprio medico eventuali malattie o farmaci assunti, in modo che possa capire se la Colchicina Lirca può andar bene o meno o semplicemente se c’è da adottare qualche precauzione ulteriore. Quasto vale per esempio per le patologie intestinali, epatiche, cardiache e renali. E più in generale per gli anziani.

E’ sconsigliato a chi soffre di intolleranza o allergia al lattosio. Viene sconsigliata l’assunzione del farmaco in gravidanza e in allattamento.

L’interazione nota fino a oggi è quella della colchicina insieme a ciclosporina. Questo perché è associato all’aumento di mielotossicità e nefrotossicità.

Tra gli effetti indesiderati di questo farmaco troviamo nausea, diarrea e dolori addominali.  Nel lungo periodo potrebbe portare a conseguenze più serie, come un deficit di vitamina B12, ma anche agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia.

Effetti collaterali

La colchicina può determinare la comparsa di problemi a livello gastrointestinale. Nello specifico nausea, dolori addominali, vomito e forte diarrea. L’assunzione per tempi prolungati di della colchicina può determinare agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia, neuriti e anche malassorbimento reversibile di vitamina di tipo b12. Di rado l’assunzione del farmaco è stato causa di emorragie gastrointestinali, alopecia, danni renali, epatici, miopatie. Il sovradosaggio può determinare una mortalità al 30 %, a causa di un collasso cardiocircolatorio.

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