Cisto: una pianta poco conosciuta dalle molteplici proprietà

Non conosciuta molto bene in ambito erboristico, il cisto è una pianta dalle diverse e varie proprietà benefiche, utilizzata sia in campo cosmetico che farmacologico. Anche se non ne hai mai sentito parlare, sicuramente l’avrai già vista in lungo le coste del Mediterraneo.

Cisto in botanica

Il cisto è un arbusto sempreverde che fiorisce da marzo a giugno. La sua altezza va da 30 centimetri ad 1 metro. Il fiore è di un colore rosa intenso, da cui prende il nome comune di rosola. Il nome Cistus deriva invece dal greco “kistos” che vuol dire vescichetta, in riferimento ai frutti dalla forma rigonfia. Le foglie sono tomentose e ricoperte da una leggera peluria. Questa pianta erbacea appartiene alla famiglia delle Cistaceae. Il fiore prende il nome di cistus incanus ma è chiamato anche cisto rosso o cisto villoso.

Cresce spontaneamente lungo le coste dei paesi mediterranei, in particolare nelle aree calcaree e nei prati aridi di paesi come Spagna, Italia, Turchia, Grecia, Creta e nord Africa. Durante il periodo di fioritura emana un profumo fortissimo dovuto alla resina aromatica prodotta dalle foglie.

Il secondo nome più conosciuto del cisto è “Rosa delle Rocce”, ed è da sempre legato ai famosissimi Fiori di Bach.

Sostanze estratte dal cisto a scopo cosmetico/terapeutico

Diverse sostanze si estraggono dal cisto, in particolare dalle varietà Citus Ladaniferus e Cistus ereticus. Dalle parti aeree della pianta si ottiene un estratto acquoso ricco di polifenoli e flavonoidi come miricetina, quercetina, kaemferolo, epigallocatechine, procianidine. Dall’essudato dei peli ghiandolari presenti sulle foglie si ottiene invece una gommo resina composta da sostanze terpeniche, oltre 170 pineni come canfene, cimene, sabinene, eugenolo, geraniolo, mircene, ecc.

Utilizzo del cisto nel passato

La gommo resina che si estrae dalle foglie del cisto è stata la prima sostanza utilizza in campo cosmetico per aromatizzare i prodotti. Lungo le coste del bacino del Mediterraneo le popolazioni invece lo utilizzavano in campo medico come rimedio per combattere episodi di diarrea, febbre, ulcere e come antinfiammatorio.

Il cisto veniva impiegato anche medicamento per placare il dolore e per combattere i problemi legati alla tosse. Comunemente si aggiungeva al vino invecchiato ed usato come astringente intestinale e diuretico.  Veniva impiegato anche per la produzione di liquori, bevande alcoliche e insaccati.

Il cisto oggi

La resina che si ricava delle foglie del cisto oggi è adoperata in campo cosmetico come fissativo o come componente di fragranze in profumi e lozioni, solitamente della linea antirughe e anti-age. Sempre in campo cosmetico il laudano estratto dalla resina si utilizza come antisettico per contrastare le infezioni batteriche per le pelli impure o infiammate.

Internamente il cisto è apprezzato anche sotto forma di the per contrastare febbre, diarrea, irritazioni cutanee e più in generale le infiammazioni. In particolare è un ottimo rimedio naturale per le infezioni della pelle causate dai lieviti, come nel caso della Candida albicans. Queste proprietà sono da attribuire all’estratto acquoso di Cistus incanus, poiché più ricco in polifenoli rispetto alle altre piante e varietà. I polifenoli inoltre collocano il cisto tra quei rimedi con proprietà antiossidante, antibatterica, antivirale, immunomodulante, spasmolitica, gastro protettiva e antinfiammatoria.

L’assunzione interna di cisto permette di modulare la risposta del sistema immunitario agli attacchi di agenti patogeni esterni, contribuendo così ad affievolire intensità, severità e durata del problema, in particolare per quanto riguarda patologie dell’apparato respiratorio dovute a infezioni virali o batteriche. Alcuni studi hanno evidenziato che i polifenoli presenti nell’estratto acquoso ricchi di polimeri interagiscono direttamente con i virus impedendo il loro assorbimento tramite le cellule e la loro moltiplicazione.

L’azione immunomodulante e la protezione da parte dei virus che attaccano l’organismo fa del cisto una pianta perfetta per combattere i tipici fastidi invernali, come raffreddore, tosse e nasco chiuso.

Cistus Plus: l’integratore a base di cisto per azione fitoterapica

L’integratore naturale Cistus Plus gode di una formulazione ricca d’ingredienti di qualità e benefici.Al primo posto c’è l’estratto secco di cisto che apporta tutte le proprietà descritte nel paragrafo precedente. Seguono a questo ingrediente anche:

  • Vitamina C: un potente antiossidante, aiuta a combattere i radicali liberi che si accumulano nell’organismo responsabili dell’invecchiamento cellulare. Svolge anche funzione antinfiammatoria e aumenta le energie;
  • Arancia amara: l’estratto di arancia amara rafforza il sistema immunitario, respiratorio e digerente. È un efficace ansiolitico;
  • Zinco: questo minerale migliora la concentrazione, dona energia e protegge le ossa;
  • Vitamina D3: stimola il sistema immunitario;
  • Rutina: svolge azione antiossidante e antinfiammatoria;
  • Semi di melograno: l’estratto secco del melograno rigenera il corpo e fornisce azione antinfiammatoria.

Una confezione contiene 60 capsule, equivalenti ad un mese di trattamento. La posologia indicata è di 2 capsule al giorno trenta minuti prima dei pasti assunte con circa 300 ml di acqua.

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