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D’altronde, chi soffre di cheilite angolare difficilmente dimentica i fastidi che si soffrono nel dover sopportare la labbra spaccate sui lati della bocca: una spaccatura sottile, che pur rende particolarmente doloroso il ridere e lo sbadigliare, l’ingerire bevande con bocconi voluminosi o l’ingestione di bevande.
Pertanto, al di là dei riferimenti più pragmatici, è ben possibile definire la cheilite angolare come una tradizionale e comune manifestazione dermatologica di un problema che può avere numerose determinanti.
Tra le cause interne più frequenti troviamo la candida e altre infezioni, la carenza di ferro o di vitamina A, l’utilizzo di farmaci, e so così via.
Tra le cause esterne, invece, le più comuni sono certamente l’utilizzo di prodotti cosmetici per la pelle particolarmente aggressivi, il mordersi le labbra, il contatto con sostanze irritanti, e tante altre ancora.
Stabilito quanto precede, possiamo ben ricordare come sia molto facile individuare la cheilite angolare, e riconoscerne i sintomi, principalmente contraddistinti da una sensazione di evidente bruciore che è avvertita negli angoli della bocca, i quali appariranno arrossati e infiammati, a volte ricoperti di crosticina.
Ora, se è vero che riconoscere la cheilite angolare è molto facile, purtroppo lo stesso non si può certamente dire nei confronti della sua cura, visto e considerato che ogni terapia dovrebbe partire dall’analisi della determinante, e che purtroppo non esiste una specifica e unica causa per la cheilite angolare.
Pertanto, se soffrite periodicamente di questo problema (o in misura quasi cronica) è possibile che il medico prima di indicarvi una cura desideri poter indagare quali sono le cause interne ed esterne che vi hanno indotto a soffrirne.
Alla fine di questo processo valutativo, il medico vi indicherà certamente quella che ritiene essere la migliore terapia, come ad esempio l’astensione dall’utilizzo di specifici prodotti cosmetici, o evitare l’assunzione di determinati cibi e bevande.
Di contro, se la causa è interna, è probabile che il medico possa suggerirvi una specifica terapia a base di farmaci o, se viene determinata la carenza di ferro e di vitamina A, integratori alimentari per ripristinare i corretti livelli di tali elementi.
Pertanto, il punto di partenza se soffrite di cheilite angolare non può che essere quello di recarvi dal proprio medico di fiducia che, in caso di dubbi sulla situazione, potrebbe richiedere anche l’intervento di uno specialista o effettuare ulteriori esami.
Una volta contattato il medico, è inoltre possibile che dobbiate condividere con lui eventuali abitudini alimentari e/o farmacologiche, aiutando dunque il dottore di fiducia a individuare la causa di un simile scenario.
Bibliografia
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