Cardicor, così come gli altri medicinali betabloccanti agisce intervenendo sulla risposta che l’organismo da a specifici impulsi provenienti dal sistema nervoso, specialmente nel muscolo cardiaco. In generale si può affermare che Cardicor, con il suo principio attivo bisoprololo agisce rallentando la frequenza del battito cardiaco rendendo il cuore maggiormente efficiente nel pompaggio del sangue in tutto il sistema circolatorio del corpo umano.
Le indicazioni
Cardicor è indicato per il trattamento delle insufficienze cardiache croniche stabili. Una insufficienza cardiaca è la incapacità, spesso per debolezza, del cuore nell’effettuare il pompaggio del sangue nelle quantità sufficienti a rispondere alla richiesta dell’intero organismo.
Questo farmaco viene utilizzato associandolo ad altri farmaci che abbiano le medesime indicazioni, quali, ad esempio, quelli della famiglia degli ACE inibitori, i glicosidi cardioattivi ed i diuretici.
Le controindicazioni
Quand’è che non bisogna utilizzare il Cardicor? E’ preferibile non utilizzarlo qualora ci si dovesse trovare in una delle seguenti condizioni:
- Allergia accertata verso il principio attivo o verso uno qualsiasi degli altri componenti (ad esempio gli eccipienti);
- Grave asma o malattie polmonari corniche gravi;
- Problemi circolatori gravi delle estremità, tra le quali ricordiamo a titolo di esempio la sindrome di Reynaud, i quali potrebbero dare origini a formicolii qualche alterazione del colorito delle dita, tanto dei piedi che delle mani (pallore o colorito bluastro);
- Feocromocitoma non sottoposto a trattamento (un tumore alquanto raro a carico della ghiandola surrenale);
- Acidosi metabolica, vale a dire una situazione per la quale vi è eccessivo acido nel liquido ematico;
ed anche se ci si trovi afflitti da una delle seguenti patologia a carico del cuore:
- Grave insufficienza cardiaca;
- Insufficienza cardiaca in fase di peggioramento, la quale richieda somministrazioni farmacologiche per endovena che, a sua volta, incrementa la forza di contrazione cardiaca;
- Frequenza del battito cardiaco bassa;
- Pressione arteriosa bassa;
- Specifiche situazioni a carico del cuore che diano origine a pressione arteriosa bassa o aritmia;
- Shock cardiogeno, una situazione di grave compromissione cardiaca che da origine a scompensi circolatori e pressione arteriosa bassa;
Quali precauzioni occorre prendere prima di utilizzarlo?
Se ci si trovi in una delle seguenti situazioni, è assolutamente consigliabile consultare il proprio medico prima di prendere Cardicor; lo specialista, infatti, potrebbe richiedere l’adozione di alcune misure particolari (quali, ad esempio, un trattamento in aggiunta o controlli effettuati più frequentemente):
- Stretto digiuno;
- Specifiche patologie a carico del cuore, come, ad esempio, disturbi a carico del ritmo, o anche grave dolore al torace (angina di Prinzmetal);
- Patologie a carico dei reni o del fegato;
- Problemi a carico dal sistema circolatorio, ma meno gravi di quelli relative alle stremità;
- Eventi asmatici o patologie a carico dei polmoni meno gravi;
- Eventi di eruzione cutanea desquamante, come una psoriasi;
- Tumore a carico del surrene (feocromocitoma);
- Disturbi a carico della tiroide non gravi;
Inoltre, è consigliabile conferire con il proprio medico se ci si deve sottoporre a:
- Terapie desensibilizzanti (preventive per la febbre da fieno, ad esempio), in quanto il medicinale potrebbe render più facili delle reazioni allergiche o renderle più gravi;
- Anestesie per interventi chirurgici, ad esempio, in quanto il medicinale potrebbe intervenire sulle reazioni dell’organismo a queste situazioni.
Adolescenti e bambini
L’uso di Cardicor è sconsigliato negli adolescenti e nei bambini.
Per chi svolga attività sportive: l’uso del prodotto farmacologico senza che ve ne siano necessità terapeutiche può costituire doping e può comunque determinare positività ad eventuali test antidoping.
Interazioni
Esistono medicinali o cibi che possono modificare gli effetti di Cardicor? Se ci si trovi sottoposti ad altre terapie o se ne siano terminate da poco, ed anche se si sa di dovervisi sottoporre a breve, è assolutamente raccomandato di informare il proprio medico o farmacista di fiducia. Inoltre si raccomanda di non assumere i seguenti farmaci se ci si sta sottoponendo ad una terapia con Cardicor:
- Specifici farmaci utilizzati per trattare l’irregolarità del battito cardiaco (propafenone, flecainide, fenitoina, lidocaina, disopiramide);
- Specifici farmaci utilizzati per trattare l’ipertensione arteriosa (diltiazem e verapamil);
- Specifici farmaci utilizzati per trattare l’ipertensione arteriosa, quali rilmenidina, moxonidina, metildopa, clonidina, ma comunque occorre non sospendere l’assunzione di questi farmaci se non si è prima chiesto consiglio al proprio medico;
- Specifici farmaci utilizzati per trattare l’ipertensione arteriosa o anche l’angina pectoris, della famiglia dei calcioantagonisti, quali, ad esempio, amlodipina, felodipina e diidropiridina.
- Tutti i farmaci che possano ridurre la pressione arteriosa sia come effetto specifico del farmaco che come effetto non desiderato, vale a dire i medicinali antiipertensivi, alcuni farmaci contro la depressione (amitriptilina e imipramina), taluni farmaci utilizzati per trattare le forme epilettiche o durante le anestesie (barbiturici, come, ad esempio, il fenobarbital), o anche altri farmaci utilizzati per trattare i disturbi mentali che fanno perdere il contatto con la realtà (la levomepromazina, un fenotiazinico, ad esempio).
Le avvertenze
Non si escludono rischi che l’assunzione del farmaco in gravidanza possa danneggiare il feto: prima di assumerlo, se si è in stato interessante, è fortemente raccomandato di consultare il proprio medico. Non si sa con certezza se il bisoprololo possa passare nel latte materno, per questo motivo, durante una terapia con il farmaco si raccomanda di non allattare al seno.
Utilizzo di macchinari e guida di autoveicoli
La propria capacità di utilizzare macchinari e/o di guidare autoveicoli potrebbe venire influenzata a seconda della propria tolleranza al farmaco. Quindi in entrambe le situazioni si raccomanda una particolare attenzione all’inizio della terapia, oppure quando si aumentino i dosaggi oppure ancora se si bevono alcolici.
La posologia di Cardicor e modo d’uso
La posologia deve essere SEMPRE quella prescritta dal proprio medico. Se si hanno dubbi, non si esiti a contattare il proprio medico o il proprio farmacista. Si ricordi, anche, che la terapia con questo farmaco richiede che il medico curante esegua dei controlli periodici, soprattutto all’inizio della terapia, quando si aumentino i dosaggi o quando il trattamento venga sospeso.
Domande e risposte
Cardicor fa ingrassare?
È un fatto particolarmente diffuso che i farmaci, come il Cardicor, che fanno parte della categoria dei betabloccanti vanno a rallentare il metabolismo. A lungo termine questi farmaci presentano l’effetto collaterale di rendere meno efficiente la capacità dell’organismo di provvedere a bruciare grassi e calorie. Chiaramente, i betabloccanti non sono i soli medicinali che rendono più semplice un incremento di peso. Infatti, ad esempio corticosteroidi, antidepressivi e farmaci per combattere il diabete possono portare ingrassare. Tutti quei chili di troppo sono estremamente difficili da perdere anche seguendo una dieta rigida e andando costantemente in palestra.
È veramente efficace?
Il Cardicor non è altro che bisoprololo, che appartiene alla categoria dei betabloccanti. Si tratta di farmaci che possono essere impiegati anche come anti-ipertensivi. In base diverse teorie, però, nel momento in cui mancano altre malattie, come ad esempio la cardiopatia ischemica, la situazione cambia. E i farmaci betabloccanti non riescono più ad essere così efficaci se usati come prima cura antipertensiva.
Betabloccanti e ipertensione arteriosa
Il Cardicor appartiene, come detto più volte, alla categoria dei betabloccanti che possono essere usati per la cura dell’ipertensione arteriosa. Quest’ultima è una condizione in cui i valori della pressione vanno oltre la soglia di 140/90 mmHg, ma sono stabili. L’ipertensione può essere primaria oppure può derivare da altre malattie. Si definisce essenziale l’ipertensione che si sviluppa senza alcuna causa apparente. Nella maggior parte dei casi, un notevole concorso di colpe spetta a fattori ambientali e genetici. Come ad esempio fumo, stress, obesità e un’alimentazione troppo salata. È secondaria quando è legata ad altri disturbi come l’ipertiroidismo, l’iperaldosteronismo e il feocromocitoma.
Cardicor si può usare anche per la cura dell’ansia?
Il Cardicor, come altri farmaci betabloccanti, può essere usato anche per il trattamento di alcune forme di ansia. Ad esempio, può essere prescritto per il trattamento della fobia di parlare davanti a tante persone. Infatti, diversi farmaci betabloccanti possono essere utili per contrastare alcuni tipici sintomi dell’ansia, come sudorazione, tremori e tachicardia. In alcuni casi, tra l’altro tali farmaci vengono sfruttati illegalmente anche in diverse discipline sportive come forma di doping. Si tratta più che altro di sport in cui è richiesta un’estrema precisione del gesto tecnico. Ad esempio, stiamo facendo riferimento al tiro con l’arco, golf, automobilismo, biliardo e freccette.
Controindicazioni relative ai betabloccanti
L’impiego di questa categoria di farmaci è sconsigliato nel caso in cui il soggetto soffra anche di alcune malattie polmonari. Ad esempio quando sono in corso asma e BPCO. Il possibile effetto collaterale è broncospasmo, che comporta anche notevoli difficoltà a respirare. Anche in caso di diabete non bisogna usare i betabloccanti. In caso contrario, verrebbero nascosti quelli che sono i sintomi tradizionali dell’ipoglicemia, ovvero tremori, tachicardia e nervosismo. È da evitare anche in caso di bradicardia. Il rischio, altrimenti, è quello che il paziente possa essere colpito da blocco atrioventricolare. Nei casi più gravi si può arrivare anche alla morte. Sconsigliato anche l’uso nei soggetti che soffrono della sindrome di Raynaud. L’effetto collaterale possibile, in questi casi, è legato al peggioramento della sintomatologia. È meglio evitare l’utilizzo di questo betabloccante anche nel caso in cui il paziente soffra di angina variabile o di feocromocitoma.