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Capillarema è un medicinale appartenente alla classe delle sostanze capillaroprotettrici, ovvero quei prodotti farmaceutici che possono essere utilizzati per poter favorire il trattamento di stati di fragilità capillare, vene varicose e altre condizioni che meritano un approfondimento terapeutico.
È sconsigliato l’uso di Capillarema in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Dovrebbero non utilizzare il medicinale i soggetti che soffrono deficit di glucosio-6 -fosfato deidrogenasi (favismo), a causa del rischio di anemia emolitica.
Come tutti i medicinali, anche Capillarema potrebbe interferire con altri farmaci, anche da banco. Proprio per questo motivo è buona norma condividere il loro uso con il proprio medico. In linea di massima, il foglio illustrativo ricorda come l’aminaftone contenuto non interferisca con i derivati cumarinici, né con le sostanze antifibrinolitiche.
Per quanto attiene le avvertenze particolari sul medicinale, evidenziamo come l’aminaftone venga eliminato in parte con le urine, e che dunque può conferire alle stesse una leggera colorazione rossa che non dovrebbe allarmare il paziente.
Considerato che non sono attualmente disponibili dei dati sull’uso dell’aminaftone contenuto in Capillarema su pazienti in gravidanza, il medicinale è generalmente controindicato in caso di gravidanza. Non è altresì noto se aminaftone possa o meno essere escreto nel latte materno: val dunque la pena di rammentare, anche in questo caso, che la fruizione durante l’allattamento al seno è controindicata.
Come ogni medicinale, l’uso di Capillarema dovrebbe essere oggetto di condivisione con il proprio medico di riferimento.
Ci si può comunque riferire al contenuto del foglietto illustrativo, secondo cui i pazienti adulti dovrebbero assumere 1 capsula due volte al giorno, anche per periodi prolungati. Solamente nei casi più gravi, e sotto monitoraggio del proprio medico, la dose giornaliera può essere elevata a 1 capsula tre volte al giorno.
In caso di eccessivo dosaggio del medicinale, è opportuno condividere tale condizione con il proprio medico affinchè possano essere congruamente monitorati i propri sintomi.
Anche se Capillarema è generalmente un farmaco ben tollerato, in alcuni casi potrebbero esservi alcuni effetti indesiderati più o meno di rilievo. Reazioni avverse al medicinale sono state comunque segnalate molto raramente: si pensi all’anemia emolitica nei soggetti con deficit di G6PD, o ancora ipersensibilità, eruzione cutanea, prurito. Non sono effetti indesiderati comuni la cefalea, i capogiri, la nausea e il dolore addominale, mentre è più diffuso un effetto collaterale come la dispepsia.
Naturalmente, il rispetto delle indicazioni suggerite dal medico e delle istruzioni che sono contenute all’interno del foglio illustrativo, possono ridurre in modo significativo il rischio di effetti indesiderati.
Capillarema non necessita di particolari indicazioni in merito alla sua conservazione. È pertanto opportuno limitarsi a ricordare che il medicinale deve essere utilizzato entro la data di scadenza, e che il medicinale non deve essere gettato nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici (è sufficiente recarsi in farmacia per poter conferire correttamente la confezione contenente il medicinale).
Ogni capsula di Capillarema contiene:
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