Un’indagine effettuata dai ricercatori universitari statunitensi della Bringham Young University ha rivelato che una camminata giornaliera fa bene alla salute, all’umore e al cuore, ma non serve per mantenersi in forma o per dimagrire.
Secondo lo studio anche se si superano i 10 mila passi al giorno non si raggiunge lo scopo della perdita di peso. La ricerca pubblicata sul Journal of Obesity spiega su cosa si fonda questa osservazione.
Per comprendere se la camminata può avere degli effetti sul peso del corpo, i ricercatori hanno deciso di coinvolgere 120 studenti universitari. Questi si sono sottoposti a una lunga camminata per sei giorni a settimana tra i 10 mila e i 15 passi al giorno per un periodo pari a sei mesi. Ogni partecipante, inoltre, è stato dotato di un pedometro, uno strumento che permetteva di verificare i passi fatti durante il corso di un giorno.
Dopo di ché, i ricercatori hanno monitorato sia l’apporto di calorie sia il peso di ogni studente per valutare al termine dello studio se superare o meno la soglia di 10 mila passi al giorno con un incremento del 25% al fine di valutare o meno l’aumento o la perdita di peso.
Al termine dello studio, i ricercatori hanno notato che a prescindere della quantità di passi giornalieri gli studenti hanno riportato in media un aumento di peso pari a 1,5 kg. Una situazione normale visto che gli studenti americani di solito durante i primi anni universitari di solito prendono qualche chilo durante gli anni universitari.
Lo studio ha dimostrato come non sempre l’esercizio fisico sia efficace nella perdita di peso, o almeno non la semplice camminata. Questa può essere vantaggiosa al fine d’aumentare la quantità d’attività fisica svolta. Ma non previene dall’aumento di peso.