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Buscofen contiene il principio attivo ibuprofene e si utilizza, tanto negli adulti quanto negli adolescenti per il trattamento dei dolori di natura e origine diverse, a partire dai dolori mestruali fino ad arrivare al dolore di testa, dolore di denti, nevralgie e dolori muscolari ed osteoarticolari.
Occorre evitare di assumere Buscofen:
I farmaci come Buscofen potrebbero mascherare dolori e febbri (segni di processi infettivi). Inoltre potrebbero causare ad alterazioni all’occhio. Questo rischio è più alto in caso di trattamento prolungato. Perciò il medico potrebbe prescrivere visite oculistiche periodiche.
I medicinali antidolorifici e antinfiammatori come ibuprofene possono essere associati a un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus (mancato afflusso di sangue al cervello), specialmente se somministrati in dosi elevate. Non superare la dose raccomandata o la durata del trattamento (3 giorni).
Sebbene ben sostenuto e tollerato dalla maggioranza dei pazienti, Buscofen non deve essere usato né in condizioni di accertata o sospettata ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, né nei bambini al di sotto dei 12 anni di età, né ancora nei pazienti con condizioni cliniche che determinino un aumento della tendenza al sanguinamento.
Sono inoltre controindicate le somministrazioni in pazienti che soffrono di asma e poliposi nasale o angioedema, dopo assunzione di acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei, con emorragia gastrointestinale, emorragia / ulcera peptica ricorrente, grave insufficienza epatica o renale o cardiaca.
Come vedremo, è inoltre non indicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Buscofen è un medicinale a base di ibuprofene e, come tale e come abbiamo già rammentato, deve essere assunto con cautela dagli asmatici. La sua fruizione deve essere evitata in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Devono inoltre fare riferimento specifico al proprio medico alcuni soggetti come gli anziani e i pazienti con storia di ulcera o di tossicità gastrointestinale, e ancora i pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come i corticosteroidi orali, o gli anticoagulanti come warfarin.
Come ogni medicinale, anche Buscofen potrebbe interagire con farmaci e alimenti che potrebbero modificare l’effetto atteso. In particolare, è bene informare il medico o il farmacista in caso di concomitante o recente assunzione di corticosteroidi, anticoagulanti, litio, metotrexato, aminoglicosidi, glicosidi cardiaci, fenitoina, colestiramina, ciclosporine, inibitori della Cox-2 e altri FANS, estratti vegetali, mifepristone, antibiotici chinolonici, solfaniluree, tacrolimus, zidovudina, ritonavir, probenecid, sulfinpirazone, inibitori del CYP2C9.
Se è in corso una gravidanza, se si sospetta o se si sta pianificando una gravidanza, o ancora se si sta allattando con latte materno, è fondamentale domandare uno specifico consiglio al proprio medico o al proprio farmacista di riferimento prima di prendere qualsiasi medicinale.
In particolare, è certamente controindicato assumere questo medicinale durante gli ultimi 3 mesi di gravidanza, e altresì durante i primi 6 mesi di gravidanza se non è prescritto dal medico.
Il produttore suggerisce, per adulti e adolescenti oltre i 12 anni, l’assunzione di 1-2 capsule molli, due – tre volte al giorno, e comunque di non superare la dose massima di 6 capsule molli al giorno senza il consiglio del medico.
Il farmaco dovrebbe essere assunto a stomaco pieno, preferibilmente dopo colazione, pranzo o cena. Dopo tre giorni di trattamento, senza che il paziente sia in grado di ottenere risultati apprezzabili, è bene consultare il medico.
Ricordiamo infine che le capsule molli devono essere inghiottite intere, senza masticare, preferibilmente con un po’ di acqua.
Come per ogni medicinale, anche Buscofen può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Le reazioni avverse possono interessare l’apparato cardiaco e vascolare (edema ed affaticamento, ipertensione e insufficienza cardiaca), infezioni ed infestazioni (come rinite e meningite asettica), patologie del sistema emolinfopoietico (come la riduzione del numero delle cellule del sangue) e ancora disturbi psichiatrici (come insonnia, ansia).
Per l’elenco completo dei possibili effetti collaterali suggeriamo di consultare il foglietto illustrativo.
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