Più nel dettaglio, il principio attivo del Destrometorfano, un derivato oppioide sintetico, può manifestare un buon contributo non solamente per la sua attività analgesica, quanto soprattutto per la sua più spiccata e intensa attività sedativa, che vinee diretta prevalentemente nei confronti dei neuroni che appartengono al centro della tosse, il nucleo che è presente al livello del nostro sistema nervoso centrale, e che viene coinvolto nel meccanismo di determinazione della tosse. In questo modo il paziente riesce a controllare meglio il proprio riflesso tussivo, e ottiene un concreto miglioramento della sintomatologia.
Il principio attivo del Diclorofenilcarbinolo è invece contraddistinto da una più vasta azione antisettica, e può dunque risultare particolarmente efficace nel caso in cui si debbano fronteggiare germi patogeni del cavo orale, potendo così bonificare la regione orofaringea, e contemporaneamente andando a diminuire il rischio di poter andare incontro a complicazioni di natura infettiva a carico delle alte vie respiratorie.
La Borocillina è efficace?
Diversi studi dimostrano che la terapia a base di Borocillina è efficace per poter contrastare i sintomi tipici della tosse, migliorando nel contempo le capacità dell’organismo di reagire all’infiammazione e, ulteriormente, andando a controllare più efficacemente la proliferazione batterica.
Modalità d’uso della Borocillina
Borocillina è disponibile in commercio in compresse a base di Destrometorfano e Diclorofenilcarbinolo.
Sebbene sia sempre consigliabile condividere con il proprio medico di riferimento le modalità d’uso, rammentiamo in queste righe come il farmaco non sia soggetto a prescrizione medica, e si possa seguire il dosaggio contenuto nel foglietto informativo, che suggerisce per gli adulti l’assunzione di una compressa ogni 2-3 ore per un massimo di otto compresse giornaliere, da scogliere lentamente in bocca.
In ogni caso, è bene non eccedere con la terapia per oltre i 5 senza la supervisione medica.
Avvertenze sull’uso di Borocillina
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Il farmaco – ribadiamo – è in libera vendita senza prescrizione medica. Tuttavia, è comunque consigliabile che il suo uso venga preceduto da un opportuno consulto medico, che sia finalizzato a permettere di avere un parere autorevole sull’origine della sintomatologia lamentata e sull’eventuale necessità di ulteriori rimedi terapeutici, alternativi o integrati con la fruizione di Borocillina.
Non bisogna infatti mai dimenticare come la tosse non sia una vera e propria malattia, ma sia un sintomo di una condizione di malessere.
Da ciò ne consegue che Borocillina non agisce sulle cause della tosse, ma solo su tale sintomo, senza dunque porre rimedio alla patologia di base. Inoltre, è consigliabile utilizzare Borocillina con particolare cautela in quei pazienti che risultano essere affetti da patologie epatiche e renali, considerato il metabolismo e l’eliminazione del Destrometorfano (principalmente, mediante le urine).
Ancora, sempre a titolo di principali accortezze, rammentiamo come tra gli eccipienti di Borocillina vi sia saccarosio e sorbitolo, risultando il medicinale poco indicato in quei pazienti che sono affetti da deficit enzimatico di saccarasi, intolleranza al fruttosio e malassorbimento glucosio-galattosio. Il contenuto di aspartame rende invece Borocillina poco indicato anche nei pazienti affetti da fenilchetonuria.
Per quanto concerne gli eventuali effetti pregiudizievoli determinati dall’uso di Destrometorfano, principio attivo di Borocillina, ricordiamo tra quelli segnati nel foglietto illustrativo la sonnolenza, rendendo pertanto pericolosa la guida di autoveicoli o l’utilizzo di macchinari.
Complessivamente, l’utilizzo di questo medicinale risulta dunque essere controindicato in quei pazienti che risultano essere ipersensibili al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, e ancora in quei pazienti che risultano essere affetti da patologie epatiche e renali, nei pazienti con patologie respiratorie di importante rilevanza clinica e ancora in quei pazienti che sono sottoposti a terapia farmacologica con antidepressivi.
Borocillina in gravidanza e allattamento
Come ogni medicinale, anche Borocillina non dovrebbe essere utilizzato durante la gravidanza e il successivo periodo di allattamento al seno. Non esistono infatti sufficienti studi in grado di testare il profilo di sicurezza dei suoi principi attivi sulla salute del feto e del lattante.
Effetti collaterali di Borocillina
Concludiamo infine il nostro approfondimento su Borocillina rammentando come tra i principali effetti collaterali non comuni determinati dall’utilizzo di questo medicinale potrebbero fare la loro comparsa nausea, vomito, vertigini, sonnolenza e disturbi gastroenterici.
Sono invece notevolmente rare le reazioni avverse clinicamente più gravi, come ad esempio i rilievi di natura neurologica o da ipersensibilità al principio attivo, rendendo così il medicinale piuttosto ben tollerato dalla generalità dei pazienti.
Per saperne di più vi consigliamo intuibilmente di parlarne con il vostro medico di riferimento, condividendo con lui la vostra sintomatologia e altre informazioni utili per poter arrivare all’individuazione di una migliore terapia.