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La betulla è un albero diffuso sul territorio italiano. È utilizzato come rimedio naturale per le proprietà curative di molti malanni.
La betulla è un albero legato a diverse leggende, in particolare a quelle delle ninfe degli stagni e dei laghi nell’Europa orientale. Secondo i racconti, in primavera quando la neve si scioglieva, le ninfee uscivano dalle acque vestite con lunghi abiti canditi e ammaliavano chiunque passasse tra i bellissimi boschi di tronchi bianchi. Chi non riusciva a resistere veniva ucciso. Così la popolazione per combattere le ninfe ogni anno aveva l’usanza di abbattere un grosso albero di betulla, posizionarlo nella piazza del paese e danzarci intorno in modo propiziatorio. Il tronco a fine festa veniva poi incendiato e le ceneri disperse nei campi. La betulla è anche l’albero sacro per le popolazioni siberiane, i quali lo considerano un pilastro cosmico.
Già Plinio, pensava che la betulla fosse di origine celtica. Con essa diceva che si creavano cesti e panieri e delle torce nuziali, dei porta fortuna per chi si sposava.
Nel medioevo l’acqua di betulla si utilizzava per sciogliere i calcoli renali, per questo fu definita la “pianta renale d’Europa”. Anche la linfa era efficace per combattere i calcoli renali e quelli alla vescica.
La betulla è originaria dell’Europa e dell’Asia settentrionale. In Italia la troviamo sulle alpi, a formare grossi boschi puri. La regione in cui è maggiormente concentrata è il Piemonte dove si contano più di ventimila esemplari. La ritroviamo anche nell’appennino settentrionale, in Abruzzo, appennino campano e sull’Etna.
Parliamo di una pianta arborea, con cima rada e leggera, la quale può raggiungere altezze importanti. Il tronco è snello ed è caratterizzato da una scorza bianca e sottile, fattore che la rende facilmente distinguibile dal resto della vegetazione.
Oltre all’utilizzo del legno di betulla, esternamente solido e robusto per la creazione di mobili d’arredo, quest’albero viene sfruttato a scopo terapeutico utilizzando ogni parte che lo compone quali gemme, foglie e corteccia. Tutti questi elementi hanno proprietà uniche:
Viste le concentrazioni di queste sostanze, la betulla si rileva un’ottima soluzione per la depurazione in modo naturale e per la diuresi. Si assume solitamente tramite infusi, decotti e integratori, sia delle parti secche che fresche della pianta. La si può acquistare facilmente in erboristeria o nei negozi specializzati, dove potrete acquistare anche il the matcha, un potente anticancro.
L’uso della betulla per beneficiare delle proprietà curative ne vede l’utilizzo in modo veramente disparato. Si consiglia però di parlarne con il medico quando si assume in concomitanza con i farmaci tradizionali.
La betulla fa benissimo all’apparato urinario. Agisce sulla diuresi e sulla depurazione, stimolando e accelerando il processo della minzione. Favorisce inoltre la pulizia dei reni, aiutando a smaltire più velocemente gli scarti tossici disciolti nel sangue come il colesterolo cattivo, riducendo così la possibilità d’incorrere in ipertensione e calcoli renali.
Grazie alla proprietà antisettica e antinfiammatoria, quest’albero dalla corteccia bianca può essere usato per contenere le infezioni comuni e superficiali del corpo. Viene utilizzato in inverno come coadiuvante nel trattamento per il mal di gola e per la tosse, aiuta ad eliminare gli arrossamenti e facilita l’espulsione del catarro che ostruisce naso-gola.
Di recente si è scoperto che la betulla contribuisce alla riduzione della cellulite, un inestetismo cutaneo che colpisce la maggior parte della popolazione. Grazie all’attività diuretica, aiuta ad eliminare i lipidi in eccesso che si accumulano a causa della ritenzione idrica, diminuendo o eliminando così l’effetto a buccia d’arancia.
Come dicevamo prima, la linfa contiene due sostanze da cui si estrae il gemmoderivato, capace di liberare via enzimatica salicilato di metile ad attività analgesica e antiinfiammatoria. La linfa viene raccolta in un modo molto particolare, seguendo tempi e un procedimento ben preciso.
Ad inizio marzo, prima dell’arrivo della primavera, si praticano nell’albero, con precisione nei soggetti adulti a circa un metro d’altezza da terra, dei fori profondi da 1 a 5 cm. All’interno s’introducono dei tubi da cui defluirà la linfa in dei secchi posti a terra. Mediamente, un tronco di 50 cm di diametro, produce in 4 giorni 3-4 litri di linfa.
L’assunzione d’integratori, tintura madre e decotti a base di betulla, può causare delle controindicazioni o effetti collaterali. Se ne sconsiglia l’assunzione ai soggetti allergici all’Aspirina poiché potrebbe provocare nei soggetti ipersensibili o allergici ai salicilati, orticarica, dermatiti e anche shock anafilattico nei casi gravi.
Inoltre la betulla interagisce anche con alcuni farmaci come i diuretici, gli ipotensivi, gli anticoagulanti, gli antiaggreganti piastrinici, i FANS per la lesività dello stomaco, a cui si aggiunge alcol, barbiturici e altre sostanze psicoattive.
In fine le foglie posso causare dermatite da contatto nei soggetti ipersensibili.
Per combattere la cellulite, invece consigliamo Koivu Integratore
In alternativa c’è Weleda bio decotto di betulla. Si tratta di un integratore alimentare a base di estratto acquoso di foglie di betulla. Non ha zucchero aggiunto. Viene utilizzato per drenare i liquidi accumulati nel corpo. Se ne utilizza un cucchiaio due volte al giorno diluito in un bicchiere d’acqua, tisana o in succo di frutta.
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