Il carciofo è uno degli ortaggi più consumati dagli italiani, tipico dei periodi freddi dell’anno possiede un sapore gustoso e molto equilibrato, noto fin dai tempi più antichi per le immense proprietà benefiche che dona al nostro organismo. L’Italia è il primo produttore mondiale di carciofi, vantando decine e decine di varietà differenti, capaci anche di ottenere i prestigiosi riconoscimenti di prodotti IGP e DOP.
Tra le varietà più famose prodotte nel nostro paese si annoverano: il carciofo spinoso sardo, il carciofo spinoso di Liguria, il Carciofo violetto di Sant’Erasmo, il carciofo di Palermo, quello romanesco o di Ladispoli, il carciofo violetto di Toscana e della Val di Cornia, il carciofo di Chioggia, il carciofo violetto di Catania e il carciofo violetto di Provenza. La maggior parte della produzione commerciale di tali prodotti è destinata al consumo fresco, una parte minoritaria viene invece prodotta per essere venduta in buste che troveremo nel settore surgelati dei grandi supermercati.
I benefici dei carciofi e relative controindicazioni
I carciofi sono ortaggi particolarmente ricchi di sali minerali, fibre, potassio, calcio e fosforo, grazie anche alle poche calorie (indicativamente 40kcal ogni 100g) risultano utilissimi all’interno di diete sane e per tutti coloro i quali presentano dei valori di colesterolo “cattivo” elevati. Prendendo in considerazione 100 g di prodotto si osserva che circa 84 g sono di acqua, 2,7 g di proteine, 2,5 g di carboidrati, 1,1 g di fibra e 0.2 g di lipidi, oltre a minerali e vitamine (zinco, ferro, magnesio e fosforo in primis). I carciofi vengono distinti dagli orticoltori a seconda della presenza o meno di spine, o a seconda delle stagioni in cui vengono raccolti, i cosiddetti carciofi uniferi vengono raccolti in primavera, fino a giugno, quelli rifiorenti nel periodo autunnale/invernale.
Tale alimento è inoltre in grado di regolare la sensazione di appetito dell’essere umano, possiede effetti diuretici, ma controlla anche i livelli di diabete, combatte l’ipertensione, il sovrappeso e la cellulite. Gli estratti delle foglie del carciofo sono inoltre comunemente utilizzati nel settore cosmetico, tali estratti, infatti, sono particolarmente efficaci nel combattere le imperfezioni del nostro viso. Grazie alle capacità dermopurificanti che dona l’ortaggio ogni anno in Italia vengono vendute migliaia di creme che permettono il trattamento topico dell’acne.
Nonostante le molte proprietà benefiche, come per tutti gli alimenti, esistono alcune controindicazioni. Il carciofo è infatti caldamente sconsigliato per le donne in allattamento, l’ortaggio, infatti, influisce negativamente sulla produzione lattea della mamma, riducendone la produzione.
![carciofi e benefici - Foto di Polina Kovaleva/pexels.com](http://www.medicionline.it/wp-content/uploads/2023/04/pexels-polina-kovaleva-7511831-1.jpg)
Come conservarli al meglio
Prima di spiegare come conservare al meglio tale alimento bisognerà fare una netta differenziazione tra carciofi freschi e non. Quando infatti i carciofi sono molto freschi, presentano cioè il gambo lungo, si possono conservare immersi in acqua e poi consumati in 2/3 giorni. Se il gambo è stato invece reciso possono essere conservati tranquillamente in frigorifero per un massimo di 7 giorni. Si ricorda inoltre, che prima di tali operazioni, il carciofo va sempre lavato, asciugato, e poi va inserito in un contenitore di plastica.
Il prezzo dei carciofi è molto vario, ma potremmo dire che oscilla tra gli 0,40 e 0,60 € per il singolo pezzo di ortaggio, con un prezzo al chilo che tocca circa i 2,50 €. Si sottolinea che il prezzo indicato rappresenta una stima che vale per il carciofo comune, alcune varietà potrebbero infatti costare anche il doppio. I carciofi vengono comunemente venduti anche sott’olio, in questo caso il prezzo risulta essere di circa 10 € al chilo, cifra molto simile anche per il prodotto congelato.