Il bendaggio gastrico è un trattamento chirurgico utilizzato per cercare di ridurre l’obesità, attraverso la limitazione del consumo di cibo: sostanzialmente, il bendaggio gastrico viene effettuato riducendo chirurgicamente il volume dello stomaco e, quindi, abbassando il livello di sazietà. Grazie al bendaggio gastrico, dunque, il soggetto che è stato operato si sentirà sazio anche dopo l’ingestione di ridotte quantità di cibo, tanto che se continua a mangiare arriverà allo stadio del vomito.
Cerchiamo dunque di comprendere come avviene il bendaggio gastrico, quante tipologie di bendaggio gastrico esistono oggi in Italia, e quali sono i pro e i contro di questo trattamento.
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Bendaggio gastrico regolabile
Il bendaggio gastrico regolabile è la tipologia di bendaggio gastrico più diffusa in Italia. Si tratta di un intervento chirurgico abbastanza comune, che non effettua delle modifiche permanenti allo stomaco, lasciando intatta l’anatomia dell’apparato digerente. Il sistema è abbastanza semplice: si introduce un bendaggio gonfiabile (in silicone) nella parte superiore dello stomaco, fissando al fondo gastrico in maniera tale che non possa scivolare.
La superficie del bendaggio sarà regolabile, con dimensioni che dipendono dalla quantità di soluzione salina sterile che si trova all’interno del bendaggio, e che è modificabile attraverso un sottile catetere di collegamento a un serbatoio posto a livello sottocutaneo. Attraverso tale serbatoio sarà infatti possibile aggiungere o togliere la soluzione salina, permettendo quindi di modulare l’entità dello “strozzamento”.
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L’effetto della banda è quindi duplice: da una parte permette di limitare la quantità di cibo che è possibile ingerire in un unico pasto, e dall’altra incrementa il tempo di digestione degli alimenti introdotti. Generalmente questo tipo di bendaggio viene consigliato per tutti quei pazienti che hanno un indice BMI (indice di massa corporea) superiore a 40, e che hanno esperito – con esiti evidentemente nulli o insoddisfacenti – altre alternative non chirurgiche per perdere peso.
Stando a quanto sostengono alcuni studi clinici, il bendaggio gastrico regolabile è in grado di condurre alla perdita di circa il 40% del peso in eccesso, sebbene i risultati dipendano da soggetto a soggetto. Ricordiamo che essendo una procedura regolabile, gli effetti possono anche essere invertiti, e lo stomaco può essere ricondotto alle dimensioni “normali”. Rispetto ad altre operazioni chirurgiche i risultati sono ottenibili in maniera più lenta, ma minori sembrano essere i rischi legati all’intervento.
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Non mancano ad ogni modo dei problemi piuttosto frequenti: tra i principali la nausea, il vomito, e eventuali infezioni derivanti dall’innesto dell’impianto.
Gastroplastica verticale
La gastroplastica verticale è un’altra operazione chirurgica finalizzata a garantire un dimagrimento in tempi rapidi. Rispetto al bendaggio gastrico regolabile si tratta tuttavia di un intervento molto più invasivo, visto e considerato che la riduzione del volume dello stomaco è in questo caso garantita da un dispositivo che viene impiantato chirurgicamente.
In altri termini, il chirurgo procede a ridurre il volume dello stomaco creando una tasca gastrica separata dal resto dello stomaco, e andando a posizionare una fascetta che andrà ad alterare l’anatomia dello stomaco stesso (cosa che, invece, non avviene con il bendaggio gastrico regolabile).
Come viene effettuato il bendaggio gastrico
Il bendaggio gastrico viene effettuato attraverso una procedura chirurgica laparoscopia, eseguita mentre il paziente è addormentato in anestesia generale.
Il chirurgo effettua alcune piccole incisioni nell’addome, dove procederà a inserire un laparoscopio e altri strumenti chirurgici. Applicherà quindi una fascia di silicone intorno alla parte superiore dello stomaco e, quindi, il catetere con il serbatoio dal quale regolare la stretta o l’allenamento della banda. L’intervento non comporta né tagli né pinzature dello stomaco, divenendo quindi una procedura completamente reversibile.
Una volta che i dispositivi saranno in posizione, gli strumenti chirurgici vengono rimossi e le incisioni chiuse con punti di sutura. L’intervento dura circa un’ora, mentre il decorso post intervento è medio: generalmente i pazienti vengono trattenuti in ospedale per i successivi 2 giorni, prima di essere ricondotti a casa.
Ancora, per le prime due settimane successive all’intervento lo stomaco potrà gestire solo piccole quantità di liquidi. Gradualmente il paziente riuscirà ad aggiungere cibi solidi alla propria dieta. In ogni caso, il medico fornirà precise e dettagliate istruzioni su cosa e quando mangiare, suggerendo – naturalmente – di smettere di mangiare non appena si raggiunge il senso di sazietà.
Rischi del bendaggio gastrico
Le nuove procedure chirurgiche permettono di poter ridurre al minimo i rischi derivanti dall’intervento di bendaggio gastrico. Non mancano tuttavia possibili complicazioni che, in evidenza, varieranno da paziente a paziente. Tra le principali:
- nausea
- vomito
- difficoltà a deglutire
- malattia da reflusso gastroesofageo
- mal di stomaco
- dolore addominale
- stitichezza
- intolleranza al dispositivo
- dilatazione della tasca gastrica
- ernia della tasca gastrica
- eventuali danni allo stomaco
- allungamento dell’esofago
- ostruzione del passaggio di alimenti solidi e liquidi
- perdita di liquidi dal bendaggio gastrico
- problemi al serbatoio di iniezione
- spostamento della banda gastrica
Vantaggi del bendaggio gastrico
Se i rischi del bendaggio gastrico potrebbero scoraggiare i più ardimentosi nell’abbracciare questo genere di operazione chirurgica, è bene sottolineare che l’intervento contiene numerosi vantaggi che potrebbero convincere gli obesi a procedere lungo tale trattamento.
Cerchiamo di elencare i principali benefit:
- il calo del peso è discreto e graduale (più lento rispetto ad altre procedure, ma con minori complicazioni)
- il tasso di mortalità legato all’intervento è di 1 su 1000, molto inferiore rispetto ad altri interventi di chirurgia bariatrica
- lo stomaco non viene modificato nella sua anatomia, considerando che non vi è né taglio né pinzatura
- la degenza in ospedale è molto breve, e generalmente compressa in sole 48 ore prima del ritorno a casa
- il recupero è molto veloce e il rischio di complicazioni pericolose per la vita è estremamente contenuto
- il bendaggio è regolabile senza procedere a ulteriori interventi chirurgici
- l’assorbimento degli alimenti resta invariato e, pertanto, scongiurato è il rischio di malassorbimento
In ogni caso, l’intervento deve essere preceduto da un attento consulto con il proprio medico di fiducia, e una serie di analisi che possano supportare la reale convenenza a sottoporsi al bendaggio gastrico e l’assenza di rischi per la propria salute.