Il medicinale è dunque utilizzato per poter trattare la fase cefalalgica di un attacco o di una crisi di emicrania, con o senza aura. Di contro, il medicinale non deve essere assunto in termini preventivi.
Auradol non deve essere assunto da chi e allergico al frovatriptan o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (ne parleremo tra breve), se si ha avuto un infarto o se si soffre o si è sofferto di una malattia cardiovascolare accertata, come l’angina pectoris, o ancora di disturbi della circolazione sanguigna alle gambe o alle braccia.
Non dovrebbero inoltre assumere Auradol le persone che hanno avuto un ictus o un attacco ischemico transitorio. Ulteriormente, non si dovrebbe prendere questo farmaco se si ha la pressione sanguigna gravemente o moderatamente alta, o se non è controllata, se si ha una grave malattia del fegato, o se si stanno prendendo alcuni farmaci anch’essi usati per la cura dell’emicrania.
Uso nei bambini ed adolescenti
È bene non dare questo medicinale ai bambini e agli adolescenti di età inferiore ai 18 anni considerato che non sono stati effettuati sufficienti studi per testare la sicurezza e l’efficacia di Auradol per queste fasce d’età.
Interazioni
Come per ogni farmaco, è opportuno informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, anche da banco e, dunque, senza prescrizione medica.
In particolare, non bisogna assumere tale medicinale insieme ad altri farmaci per il trattamento dell’emicrania, come l’ergotamina e i derivati di ergotamina, altri triptani. Se non è diversamente indicato dal medico, non bisognerebbe assumere questo farmaco insieme a medicinali inibitori della mono-ammina ossidasi (IMAO) usati per il trattamento della depressione.
Uso in gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se si sospetta una gravidanza o se si sta pianificando una gravidanza, o ancora se si sta allattando con latte materno, bene domandare consiglio al proprio medico o al farmacista.
In linea di massima, è opportuno cercare di non assumere Auradol in gravidanza o durante l’allattamento al seno, se non su consiglio del medico. In ogni caso, non bisogna allattare al seno per almeno 24 ore dopo aver assunto Auradol.
Modi d’uso
Come per tutti i medicinali, anche Auradol deve essere assunto seguendo le istruzioni del medico. Il foglietto illustrativo ci suggerisce comunque di assumere il farmaco il prima possibile dopo l’inizio della crisi di emicrania con cefalalgia, inghiottendo la compressa intera con dell’acqua.
Se la prima dose non ha effetto, non bisogna prendere una seconda dose durante la stessa crisi. Nel caso in cui invece si abbia sollievo dopo la prima dose, ma l’emicrania ricompare entro le 24 ore, si può prendere una seconda dose ma solo se sono trascorse almeno 2 ore tra le 2 dosi. In ogni caso, non bisogna mai eccedere la dose massima di 5 mg (due compresse) nell’arco di 24 ore.
Effetti indesiderati
Anche Auradol può determinare degli effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. È dunque consigliabile smettere di prendere Auradol se si avverte uno qualsiasi dei seguenti sintomi:
- una sensazione di compressione o dolore al torace, difficoltà di respirazione e/o dolore o disagio a una o entrambe le braccia, alla schiena, alle spalle, al collo, alla mascella, o alla parte superiore dello stomaco;
- eruzioni cutanee o pruriti generalizzati, improvviso rigonfiamento, improvvisa difficoltà di respirazione e un battito cardiaco accelerato e palpitazioni.
Al di là di tali effetti indesiderati più gravi, quelli più comuni si limitano generalmente a nausea, secchezza della bocca, problemi di digestione, mal di stomaco, affaticamento, fastidio toracico. Potrebbero inoltre costituire altri effetti indesiderati mal di testa, capogiro, sensazione di formicolio e pizzicore, soprattutto alle braccia e alle gambe, riduzione o alterazione delle sensazioni tattili, forte sonnolenza, vampate di calore, costrizione alla gola, disturbi della vista, sudorazione aumentata;.
Sono sicuramente più rari altri effetti indesiderati come gusto alterato, tremore, scarsa capacità di concentrazione, letargia, sensazioni tattili accresciute, sonnolenza, contrazioni muscolari involontarie, diarrea, difficoltà di deglutizione, gas nello stomaco o nell’intestino, fastidio allo stomaco, ventre gonfio, palpitazioni, battito cardiaco accelerato, pressione sanguigna elevata, dolore al torace, sensazione di calore, ridotta tolleranza al calore e al freddo, dolore, debolezza, sete, fiacchezza, aumento delle forze, generale sensazione di malessere, sensazione di giramenti di testa, ansia, insonnia, confusione, nervosismo, agitazione, depressione, perdita del senso di identità personale, sensazione di freddo alle mani e ai piedi, irritazione al naso, sinusite, dolore alla gola e/o alle corde vocali, rigidità muscolare, dolore muscolare e osseo, dolore alle mani e ai piedi, mal di schiena, dolori alle articolazioni, dolore all’occhio o irritazione, sensazioni di prurito, ronzio nelle orecchie, mal d’orecchi, disidratazione, bisogno frequente di urinare, aumento della quantità di urine prodotte.
In caso di tali effetti indesiderati, o pregiudizi anche più gravi, è bene contattare subito il proprio medico di riferimento.
Conservazione
Il medicinale deve essere utilizzato entro la data di scadenza e deve essere conservato a temperatura superiore ai 30°C.
Cosa contiene
Auradol contiene il principio attivo di frovatriptan come succinato monoidrato (ogni compressa contiene 2.5 mg di frovatriptan). Tra gli altri componenti segnaliamo lattosio anidro, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, sodio amido glicolato (tipo A), silice colloidale anidra nel nucleo della compressa.
Il rivestimento della compressa è invece composto da biossido di titanio (E171), lattosio anidro, ipromellosa (E464), macrogol 3000, triacetina.