Sappiamo che fa bene, ma fino a che punto è un bene assumerlo? Il magnesio non sempre ci fa stare bene: ecco perchè
Minerale fondamentale del nostro corpo, il magnesio ci viene in aiuto quando le nostre cellule non funzionano come dovrebbero. Capita però che la dose di cui abbiamo bisogno si abbassa, soprattutto nei periodi in cui siamo particolarmente sotto stress o magari perchè ci nutriamo con una dieta poco equilibrata.
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La mancanza del magnesio si fa sentire. Quando ciò accade potremmo sentirci stanchi, avere crampi, difficoltà a dormire, essere più irritabili e avere problemi di concentrazione. Sensazioni affatto piacevoli che ci portano a chiedere aiuto al nostro medico di fiducia.
Per reintegrare il magnesio nel nostro corpo basta mangiare cibi come cioccolato fondente, semi, verdure verdi, legumi, cereali integrali e alghe. In alternativa, si possono usare integratori, ma bisogna fare attenzione agli effetti collaterali.
Un fastidiosissimo effetto collaterale
Siamo abituati a sentire che il magnesio fa bene. Lo troviamo nelle pubblicità, nelle tisane, nelle farmacia, oltre che ovviamente nei cibi. Tuttavia non tutti sono a conoscenza del fatto che anche il magnesio può fare male. Quando?
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Il magnesio fa male nelle grosse quantità, ossia quando non ci serve e se ne assume più del dovuto. Un rischio che si pò facilmente correre se non si è seguiti in maniera professionale. Uno dei suoi problemi principali del magnesio è che se ce n’è troppo, non fa per niente bene. Cosa vuol dire in termini di sintomi? Che è poi è quello che potrebbe interessare di più? Succede che il corpo non riesce ad assorbirlo tutto. Questo fa sì che il magnesio rimanga nell’intestino, attirando acqua e causando un effetto lassativo (cioè diarrea e dolori addominali).
Per evitare questo problema, è meglio scegliere integratori di magnesio “liposomiali”, che hanno una protezione speciale per ridurre l’effetto lassativo. Un’altra buona opzione è il magnesio marino o alcuni integratori specifici che permettono un’assimilazione più graduale.
Se si sospetta una carenza sarebbe meglio non agire di testa propria, ma sottoporsi ad un esame del sangue per controllare i suoi livelli. Se sono troppo bassi, si può assumere un integratore da 300 mg al giorno per 1-3 mesi, preferibilmente durante i pasti. Questo trattamento può essere ripetuto più volte all’anno, se necessario.
Affidarsi al proprio medico è la cosa migliore da fare. E’ lo specialista infatti che potrà darci i consigli giusti sulla modalità e quantità di assunzione del magnesio, in modo da non andare incontro a spiacevoli inconvenienti come quelli descritti sopra.