L’atorvastatina è una statina utilizzata principalmente per abbassare il colesterolo nel sangue. Un altro utilizzo è nelle diete. La sua funzione principale resta quella della somministrazione nei pazienti cardiopatici.
È uno stabilizzatore della placca arterosclerotica ed è usato nella prevenzione. Infatti, combattendo il colesterolo, attraverso un’azione antinfiammatoria, può prevenire l’accumulo di grassi nel sistema circolatorio celebrale.
Storia
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L’atorvastatina è un farmaco molto diffuso, fin dal 1985 quando fu creati dalla Parke-Davis. Parte delle terapie post-infarto, il composto si utilizza anche per perdere peso combattendo il colesterolo alto. Viene usato anche durante le attività sportive, sempre allo stesso scopo.
Il prodotto viene commercializzato nel nostro paese dalla Pfizer attraverso i Laboratori Guidotti, ma subisce anche la concorrenza di altri farmaci equivalenti. Nonostante questo, gli utili derivati da questo farmaco sono ingenti, superiori ai 120 miliardi di dollari. Si tratta di uno dei migliori incassi degli ultimi dieci anni.
Come agisce
Come le altre statine della categoria, il farmaco è un inibitore selettivo di un enzima che agisce sul colesterolo. L’atorvastatina agisce sul fegato. Essendo un inibitore, la molecola agisce sulla sintesi in modo da abbassare le lipoproteine specifiche responsabili del colesterolo. In questo modo si abbassa dal 30% al 46%. Nello specifico l’LDL viene ridotto tra il 41% e il 61%. I trigliceridi tra il 14% e il 33%.
Il punto di assorbimento è lo stomaco e l’intestino, in un’arco di tempo che va dai 60 ai 120 minuti. L’assorbimento si realizza in circa il 30%. Una disponibilità piuttosto limitata.
Il farmaco viene poi eliminato dalla bile, e in seconda battuta dal fegato. Permane nel corpo fino a 14 ore. Può essere somministrato a pazienti con età superiore ai 10 anni per l’ipercolesterolemia primaria e familiare.
Nella prevenzione il farmaco viene usato per soggetti a rischio di ictus, infarto del miocardio e angina instabile, specialmente in recidiva.
I rischi di miopatia nell’assunzione
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L’assunzione di questo farmaco potrebbe indurre miopatia, come è comune per le statine. Con miopatia si intendono varie tipologie di problemi muscolari. Si intende la miosite o la lialgia, e altre patologia di alto rischio vitale. A seconda del dosaggio ci sono vari rischi di miopatia. Questi rischi possono aumentare da pochi centesimi di punto percentuale fino a cinque decimi di punto nei dosaggi più bassi. Aumentando le dosi si possono riscontrare forti rischi, fino a quattro volte la casistica “normale”.
L’interazione con alcuni farmaci potenzia questi rischi di miopatia. Anche alcune patologie, quali insufficienza renale ed epatica, sono dei potenziatori. A queste possiamo aggiungere anche i problemi alla tiroide e alcune infezioni.
Effetti collaterali e controindicazioni
L’atorvastatina è un farmaco che non va somministrato a pazienti che possano essere sensibili ai componenti. È altamente sconsigliato ai malati di porfiria, e a chi ha le transaminasi altre. Anche gli alcolisti non dovrebbero prendere il farmaco.
La gravidanza è una condizione, così come l’allattamento, in cui il farmaco non deve essere preso. Si consigliano, alle donne che devono assumere questo medicinale, anche l’uso di contraccettivi, per non rischiare una gravidanza. Un farmaco contro il colesterolo infatti, influisce sugli steroidi, fondamentali per la gravidanza e il feto. Nel caso si rimanesse incinte, va sospesa l’assunzione di atorvastatina.
Anche in allattamento va sospesa l’assunzione, in quanto il colesterolo serve al nutrimento del bambino.
Il farmaco non va preso in concomitanza con alcuni inibitori, anche delle proteine, che il vostro medico dovrà valutare. Anche alcuni farmaci induttori possono interagire e gli anticoagulanti. Tra i farmaci che interagiscono anche i contraccettivi per via orale.
I dosaggi e le indicazioni
La terapia con atorvastitina è personalizzata. Il dosaggio infatti dipende dal motivo dell’assunzione. Inizialmente si inizia con 10mg che possono essere aumentati fino a 80mg al giorno se la risposta del paziente non è soddisfacente. I 10mg giornalieri sono prescritti per l’percolesterolemia primaria e mista. Per quella famigliare, dopo un mese si aumentano le dosi a 40mg. In alcuni casi si può arrivare a 80 mg/die.
Quando si utilizza il farmaco, bisogna comunque fare molta attenzione alla dieta. Il fatto che si prenda una medicina contro il colesterolo, non significa infatti che possiate mangiare cibi grassi a piacimento.
La dieta deve essere ricca di fibre e altri elementi utili, e sempre povera di grassi. Inoltre dovrete sempre monitorare il fegato. Questo farmaco infatti può essere tossico per l’organo. La massima attenzione deve essere prestata se già soffrite di problemi al fegato.
Anche le insufficienze renali sono un rischio, se prendete il farmaco. Infine, per la presenza di lattosio nelle pillole, gli allergici dovranno cambiare farmaco.
Fonti e bibliografia
- High-Dose Atorvastatin after Stroke or Transient Ischemic Attack. The England New Journal of Medicine; 2006
- Association between the TIMD4-HAVCR1 variants and serum lipid levels, coronary heart disease and ischemic stroke risk and atorvastatin lipid-lowering efficacy. Qing-Hui Zhang, Rui-Xing Yin, Wu-Xian Chen, Xiao-Li Cao, Yu-Ming Chen; Bioscience Report; 2018
- Rugarli. Medicina interna sistematica. Estratto: Malattie del sistema circolatorio. Rugarli Claudio, Crea Filippo; Ed. EDRA ; 2016