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L’artrite reattiva di solito colpisce le ginocchia e le articolazioni di caviglie e piedi. L’infiammazione può tuttavia colpire anche gli occhi, la pelle e l’uretra. Si tratta di una condizione non comune e, nella maggior parte dei casi, i sintomi vanno e vengono, scomparendo entro 12 mesi.
I sintomi dell’artrite reattiva iniziano generalmente da una a quattro settimane dopo l’esposizione ad un’infezione scatenante:
L’artrite reattiva si sviluppa in reazione ad un’infezione nel corpo, spesso nell’intestino, nei genitali o nel tratto urinario. Tuttavia, in caso di sintomi lievi, il paziente potrebbe non essere a conoscenza dell’infezione scatenante.
Si tenga conto che numerosi batteri possono causare artrite reattiva. Alcuni sono trasmessi sessualmente, mentre altri sono di origine alimentare. I più comuni includono:
L’artrite reattiva non e’ contagiosa. Tuttavia, i batteri che la causano possono essere trasmessi sessualmente o in alimenti contaminati. Solo poche persone che sono esposte a questi batteri sviluppano un’artrite reattiva.
Alcuni fattori aumentano il rischio di artrite reattiva:
I fattori genetici sembrano giocare un ruolo importante nella probabilità di sviluppare un’artrite reattiva. Anche se non è possibile modificare il proprio corredo genetico, è comunque possibile ridurre l’esposizione ai batteri che possono portare all’artrite reattiva.
Durante l’esame medico, è probabile che il personale sanitario controlli le articolazioni per verificare la presenza di segni e sintomi di infiammazione, come gonfiore. Il medico potrebbe anche controllare gli occhi per cercare segni di infiammazione e la pelle per le eruzioni cutanee.
L’obiettivo del trattamento dell’artrite reattiva è quello di gestire i sintomi e trattare un’infezione che potrebbe essere ancora presente nell’organismo.
Se ad esempio l’artrite reattiva è stata scatenata da un’infezione batterica, il medico potrebbe prescrivere un antibiotico se ci sono prove di infezione persistente. Quale antibiotico si dovrà assumere, dipenderà dai batteri presenti.
Per i segni e i sintomi dell’artrite, il medico potrebbe consigliare farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi o steroidi topici, o ancora specifici farmaci per l’artrite reumatoide.
Può inoltre essere utile valutare della terapia fisica: un fisioterapista può fornire esercizi mirati per le articolazioni e i muscoli. Gli esercizi di rafforzamento sviluppano i muscoli intorno alle articolazioni interessate, aumentando il sostegno dell’articolazione. Gli esercizi di movimento possono aumentare la flessibilità delle articolazioni e ridurre la rigidità.
Bibliografia
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