dottore - Foto di Karolina Grabowska/pexels.com
L’acufene, o gli acufeni, è una condizione medica che costringe l’individuo che ne soffre ad udire, costantemente o in maniera saltuaria, un suono simile ad un ronzio, che non proviene però dall’ambiente esterno. Lo sviluppo di tale condizione è spesso ricondotto ad una progressiva e lenta perdita dell’udito. L’acufene può presentarsi sin dalla più tenera età, sebbene, nella stragrande maggioranza dei casi, insorga nell’età adulta, soprattutto oltrepassati i 40 anni. Le cause all’origine di questo disturbo possono riguardare direttamente l’orecchio, oppure possono dipendere da fattori differenti. Gli studiosi hanno osservato che le principali cause di tale malattia sono: i disturbi neurologici, alcuni tipi di infezioni, terapie farmacologiche, alcolismo, alterazioni otologiche, aterosclerosi ed ipertensione.
Tale condizione negativa per la salute può manifestarsi sia in un solo orecchio sia in entrambi, e sia in contemporanea sia non. L’intensità del suono percepito è sempre variabile a seconda del soggetto preso in analisi, lo stesso dicasi per la durata di tali fastidi. Gli scienziati hanno osservato particolari connessioni tra i disturbi neurologici e l’acufene, cerchiamo dunque di spiegare brevemente il perché di ciò. Si ipotizza che le reti neurali che permettono le connessioni chimiche all’interno del nostro cervello, e che di norma regolano i segnali di rumore e di dolore, possano andare incontro ad alterazioni nel corso del tempo. Quando il sistema neurale viene insomma compromesso in maniera seria, l’acufene ha strada libera e può tranquillamente comparire.
Un altro fattore altamente impattante sulla nostra salute, e che può aiutare l’acufene ad “emergere”, è sicuramente lo stress. Quando i livelli di stress sono particolarmente alti si nota un corrispettivo innalzamento nell’organismo dei valori di alcuni amminoacidi, i cosiddetti “acidi glutammici”, che giocano un ruolo fondamentale nell’apparato uditivo umano. Anche lo stress, dunque, può causare la comparsa dell’acufene.
L’acufene può apparire anche a causa di lacerazioni che colpiscono le orecchie, spesso provocate da suoni particolarmente violenti, non è un caso, infatti, che tale condizione colpisca frequentemente i musicisti. Anche i sintomi di chi già soffre di tale patologia si acutizzano quando si ascoltano suoni troppo forti.
Come precedentemente affermato, gli acufeni sono fenomeni soggettivi, che variano da persona a persona, ed in quanto tali non possono essere misurati con test diagnostici, come una analisi sanguigna. Il medico potrà però effettuare alcuni esami, un esempio molto semplice è l’ esame dell’udito, oppure la risonanza magnetica. Risulta necessario inoltre contattare uno specialista e fissare una visita otorinolaringoiatrica, in tal modo infatti si potranno escludere problemi congeniti alle orecchie, patologie dell’orecchio, o possibili tumori ai nervi cranici o spinali.
L’alimentazione, ancora una volta, può giocare un ruolo cruciale nella risoluzione di problemi legati a tale condizione medica, quello che mangiamo determina, infatti, sempre, la nostra salute. Prima di mostrare gli alimenti da eliminare, ci preme sottolineare l’importanza di assumere la vitamina C, il betacarotene, e la vitamina B, particolarmente efficaci in una dieta sana ed equilibrata.
Fare pasti abbondanti, soprattutto nelle ore serali, ricchi cioè di grassi e carboidrati, è un qualcosa che viene assolutamente sconsigliato dai medici se si soffre di acufene. Stando agli esperti è preferibile consumare alimenti di facile digeribilità, come frutta e verdura, per favorire il riposo notturno, particolarmente importante nella vita dell’essere umano. Bisogna inoltre assolutamente evitare alimenti colmi di zucchero e sale: secondo alcune fonti, infatti, tali elementi possono accentuare i sintomi dell’acufene rovinando la qualità del sonno. Altro punto importante da sottolineare è il limitare il consumo di cibi pregni di caffeina, e di evitare il cioccolato, il cacao, il tè, il caffè, e le bibite gassate in generale.
Il problema relativo all’acufene colpisce milioni di persone in tutto il mondo, stando agli ultimi dati circa il 15% della popolazione mondiale ne è affetta, raggiungendo, per fortuna, solo in limitati casi livelli davvero invalidanti. Oltre alle terapie mediche sopracitate, spesso risultano molto utili le “cure della nonna”, soprattutto nei casi particolarmente lievi di tale disturbo. Presentiamo una serie di consigli utili, e di rimedi naturali, che possono aiutare a combattere i fastidi procurati dagli acufeni.
Il primo rimedio riguarda il ginkgo biloba, una pianta, che permette, grazie agli estratti ricavati dalle sue radici, di risolvere il problema degli acufeni. Una delle caratteristiche fondamentali di tali estratti è la capacità di ridurre il flusso di sangue all’orecchio, alleviando di molto i sintomi provocati dall’acufene. Il secondo rimedio riguarda invece l’ananas, il comunissimo frutto tropicale, grazie alla sua forte azione anti infiammatoria riesce infatti a lenire i dolori che caratterizzano la malattia.
Anche lo zenzero risulta un importante rimedio naturale a tale disagio, il tubero infatti, così come l’ananas, possiede qualità antinfiammatorie importanti.
Un’altra procedura spesso attuata è la digitopressione, che, come indica il nome, si pratica attraverso il semplice atto di pressione delle dita su alcune zone della testa. Come per ogni cosa in ambito medico è assolutamente consigliabile rivolgersi a uno specialista e di non procedere autonomamente, evitando in tal modo effetti indesiderati sulla salute. Altro utile rimedio è l’agopuntura, tale antica pratica è da secoli praticata nella zona orientale del globo, pietra miliare della medicina cinese. La pratica, attraverso la stimolazione di zone nevralgiche del nostro corpo, utilizza dei piccolissimi aghi, cuore pulsante della cura, che garantiscono al paziente un’immediata sensazione di calma e piacere che limita i fastidi procurati dai ronzii.
Si consiglia, in ultima analisi, la meditazione, soprattutto se seguiti da specialisti del settore, ad esempio dei coach di yoga. La meditazione infatti allontana lo stress, uno dei principali fattori che causa tale disturbo.
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