Oggi si parla molto di più dislessia rispetto al passato, quando questo disturbo dell’apprendimento era sconosciuto. Quali sono i segnali?
Chi ha figli sa bene quanto sia difficile far mantenere loro i giusti ritmi dello studio, soprattutto se ci sono altri impegni come lo sport e il lavoro, quello dei genitori, che assorbe gran parte della giornata. Ciò non dovrebbe distrarci da alcuni segnali che i bambini in età scolastica inviano e che non sempre vengono percepiti a scuola.
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Le cosiddette classi pollaio poi, non aiutano affatto perchè non permettono agli insegnanti di captare chiaramente alcune difficoltà particolari dell’alunno, soprattutto se questi sono sottili e flebili e già difficili da cogliere. Come quelli della dislessia.
La dislessia è una difficoltà di apprendimento che rende complicato leggere e scrivere, anche se l’intelligenza del bambino è normale. Un bambino dislessico può fare fatica a riconoscere le lettere, leggere lentamente o confondere l’ordine delle parole. Spesso questa difficoltà viene notata solo alla fine della seconda elementare, ma in alcuni casi emerge più tardi, quando lo studio diventa più complesso.
I genitori dovrebbero fare attenzione a questi particolari
La dislessia è un fenomeno comune che emerge in tanti bambini e che si può risolvere solo con la giusta attenzione e ancora meglio se colta presto. Per presto si intende almeno entro i 10 anni di età quando lo studio comincia ad essere più impegnativo
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Ci sono però segnali precoci che i genitori possono osservare, già dalla scuola materna. Ad esempio, un bambino dislessico può avere difficoltà a memorizzare poesie o canzoncine, confondere l’ordine delle sillabe nelle parole o evitare giochi con le rime. Alcuni bambini iniziano a parlare più tardi e continuano a pronunciare male le parole anche dopo i 3-4 anni. Inoltre, possono avere problemi nel memorizzare l’alfabeto, nel distinguere la destra dalla sinistra o nel seguire più istruzioni contemporaneamente.
Individuare la dislessia presto è importante perché aiuta il bambino a ricevere il giusto supporto e a evitare problemi di autostima e ansia. La diagnosi viene fatta da specialisti come psicologi e logopedisti, che valutano le difficoltà di lettura e scrittura. I genitori possono aiutare i figli con metodi di studio specifici, come l’uso di immagini, mappe concettuali e attività pratiche che coinvolgono più sensi.
Ormai è chiaro che la dislessia non è una mancanza di intelligenza, ma una difficoltà nel processare il linguaggio scritto. Con il giusto supporto, i bambini dislessici possono imparare e avere successo a scuola i tutta tranquillità come i loro compagni non dislessici.